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Noè, il Brontolo, si ferma

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Pubblicato 28/04/2009 alle 16:13 GMT+2

Non c'è più spazio per lui nella Liquigas: Andrea Noè lascia il ciclismo. "Se non cambierà niente entro il 6 maggio, farò il pensionato...", ci racconta durante una breve chiacchierata...

La Liquigas che ufficializza la lista di corridori che prenderà parte al Giro d'Italia del Centenario rappresenta certamente una notizia, ma solo fino a un certo punto. Perchè, ovviamente, Ivan Basso e Franco Pellizotti faranno parte della rosa e, a sentire il team manager della squadra, Roberto Amodio, "si giocheranno i gradi di capitano durante la cronometro delle Cinque Terre". Delle possibilità di vittoria di Basso e/o Pellizotti, però, parleremo - ampiamente - nei prossimi giorni.
In questo momento vogliamo concentrarci su un corridore in particolare, 'Pro dal lontano 1993, la più vecchia Maglia Rosa in attività con il simbolo del primato indossato per l'ultima delle sue tre volte nel Giro d'Italia 2007 a 38 anni e 127 giorni . Stiamo parlando di Andrea Noè, una vita da gregario, ma di certo non un gregario nella vita. Uno di quei corridori che il ciclismo ha sempre amato, sempre divertente nelle sue interviste del dopo-corsa, assolutamente affidabile quando c'era da farsi in quattro per il capitano di turno. Soprannominato "Brontolo" per via del suo buffo, ma infinito lamentarsi, Noè è considerato uno dei migliori esempi per i giovani che si approcciano a questo sport. Il corridore milanese aveva deciso di ritirarsi al termine della scorsa stagione: poi il cambio di programma, e il rinnovo per un altro anno con l'obiettivo dichiarato di chiudere la carriera a 40 anni partecipando al Giro d'Italia del Centenario, la sua corsa, quella che l'aveva visto protagonista 15 volte negli ultimi 16 anni.
La Liquigas, però, squadra cui Noè è legato dal 2005, ha deciso di negare al "Vecchio" del Giro l'ultima possibilità di partecipare alla Corsa Rosa. Amodio, che ha spiegato la sua esclusione con un rapido "scelta tecnica", ha optato invece per Basso, Pellizotti, Agnoli, Carlstrom, Miholjevic, Smyd, Stangelj, Quinziato e Vanotti. Lui, Noè, che aveva rinnovato il contratto fino al 31 dicembre 2009 con l'obiettivo primario di partecipare al Giro del Centenario, potrebbe a questo punto ritirarsi immediatamente dal ciclismo. Ma siccome ipotizzare ci piace poco, glielo siamo andati a chiedere. "Sì - ci dice Andrea - credo che mi godrò la pensione fino alla scadenza regolare del mio contratto , poi vedrò cosa fare. Certo, mi piacerebbe rimanere nel mondo del ciclismo, ma di sicuro non farò il direttore sportivo. Non mi piace la vita sull'ammiraglia".
Per il momento, però, almeno fino al 6 maggio - giorno in cui la Liquigas partirà ufficialmente per il Giro del Centenario - Noè è ancora un corridore. Vanotti infatti ha avuto una colica e non sembra al momento in grado di poter prendere parte alla Corsa Rosa. "Auguro a Vanotti di stare bene. Io sono la prima riserva e se lui non dovesse farcela sarò chiamato a partecipare al Giro, anche se presentarmi al via solo perchè un compagno non sta bene non è che mi piaccia molto. Laddove invece Vanotti ce la dovesse fare, beh...la mia bici finirà in cantina. E con lei la mia carriera da ciclista". Un epilogo che noi, come lui, non avremmo mai voluto vivere...
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