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Bis d'autore! Gilbert trionfa; Contador attacca e chiude i conti

Fabio Disingrini

Aggiornato 28/05/2015 alle 18:26 GMT+2

Philippe Gilbert vince la 18esima tappa del Giro d'Italia bissando a Verbania, e alla maniera del Nord, il successo di Vicenza. La maglia rosa invece fa un'altra cronoscalata in solitaria sul Monte Ologno staccando di oltre un minuto Aru e Landa, con il basco coinvolto in una maxi-caduta prima del Gpm. Nota dolente: Damiano Cunego, nella fuga iniziale con Gilbert, cade e si frattura la clavicola

Le Belge Philippe Gilbert (BMC), vainqueur de la 18e étape du Tour d'Italie - 2015

Credit Foto AFP

A scuola abbiamo imparato che, per la legge della dinamica, "ad ogni azione corrisponde una reazione pari e contraria". L'ora dopo, a lezione d'inglese, abbiamo invece sciolto la lingua in motto "what goes around comes around". Il concetto è chiaro: Alberto Contador, ferito nell'orgoglio da Mikel Landa prima del Mortirolo, "rende il favore" al basco bissando la cronoscalata della Montagna Pantani sull'inedita salita di Monte Ologno. Un'altra straordinaria escalation in solitaria: stavolta non di rimonta su Landa, ma per il sigillo finale sul suo Giro d'Italia. "Ho aspettato Fabio (Aru, ndr.) ma lui non c'era": il Campéon rilancia l'azione ed è sempre in piedi sui pedali, scollina sul Gpm1 e aspetta Hesjedal per gli ultimi due denti, scende in picchiata e arriva a Verbania con un minuto e 13 secondi di vantaggio sulla diarchia Astana e Andrey Amador. Il torero ha tagliato le orecchie. Nessuna grazia: è la legge del taglione.
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Giro d'Italia, Tappa 18 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

La leadership della maglia rosa non si discute, e così i carati di Philippe Gilbert: l'iride è sulle maniche e la sua classe non si misura, il vallone aveva fatto il segno sul garibaldi e a Verbania mette il circoletto rosso. In fuga dal chilometro 40 con un compagno di squadra, Amael Moinard della BMC, e un'altra decina di battistrada - Kanstantsin Siutsou (Sky) Maxim Belkov (Katusha) Chad Haga (Giant) Pieter Weening (Orica GreenEdge) David De La Cruz (Etixx Quickstep) e Sylvain Chavanel (IAM Cycling) oltre agli italiani Davide Villella (Cannondale) Rinaldo Nocentini (AG2R La Mondiale) Matteo Busato (Southeast) e Francesco Bongiorno della Bardiani CSF - Gilbert accumula un vantaggio massimo di 13 minuti, si stacca sul Monte Ologno per non superare i watt (400), rientra a ruota di Chavanel sull'Alpe Segletta, scende con Moinard e spara sull'ultimo dente di Bee che sembra il Cauberg. Una fucilata ai giovani De La Cruz e Bongiorno, che sarà ottimo secondo in allungo, e su Chavanel, che regola sul traguardo la volata dei fuggitivi per il terzo posto. Mancano 20 chilometri, 15 sono in discesa parzialmente tecnica e Gilbert non si prende più, fiamma rossa e bis rosa, una griffe alla maniera del Nord.
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