Tappa a Intxausti; Contador guadagna 2" su Aru

Da Ivrea 2013 a Campitello Matese, Beñat Intxausti vince la sua seconda tappa al Giro d'Italia e si prende la maglia azzurra della leadership scalatori sull'arrivo in salita di Campitello Matese. Il basco della Movistar faceva parte di un gruppetto di contrattaccanti dalla seconda ora di corsa e quando, a 3 chilometri dal traguardo, le gambe del terzetto battistrada s'erano già sgretolate, è scattato in solitaria per le braccia al cielo.

Dietro a Intxausti, Mikel Landa "liberato" da Aru e lo svizzero Sebastien Reichenbach, poi appaiati al traguardo Aru, Contador, Porte e Rigoberto Uran. Un piccolo cambiamento in classifica generale però c'è e sono i 2 secondi guadagnati dalla maglia rosa sui rivali diretti. Dove? Su un traguardo, ma lontanissimo dall'arrivo, ovvero su quello volante di Sora, con un mini-sprint da secondo posto. Tempra da Campéon.

Infine, Damiano Cunego con i migliori in salita: il nuovo capitano della Nippo Fantini scatta in piedi sui pedali negli ultimi mille metri e sarà nono finale. Chi invece non è ancora pronto a tornare protagonista dopo un grande 2013 (quinto al Giro d'Italia in maglia bianca) è Carlos Alberto Betancur, che prima della sua battuta d'arresto in termine di grandi giri era considerato - insieme a Uran, Henao e Nairo Quintana - il nuovo alfiere del ciclismo colombiano. E anche oggi, in fuga fino ai meno dieci, il corridore della AG2R LaMondiale è finito al gancio.