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La rincorsa di Vincenzo Nibali verso il successo al 99° Giro d'Italia

Fabio Disingrini

Aggiornato 30/05/2016 alle 21:12 GMT+2

La spia di Roccaraso, le punture di Valverde, l'inferno delle Dolomiti, il baratro di Andalo: è con due capolavori alpini - fra la Cima Coppi e il Santuario di Vinadio - che Vincenzo Nibali rovescia il Giro d'Italia, tessendo una maglia rosa conservata nelle pagine di storia del ciclismo.

Giro d'Italia 2016, Cuneo: Vincenzo Nibali è finalmente in maglia rosa alla partenza dell'ultima tappa

Credit Foto LaPresse

Guardatelo mentre pedala. Sulle rampe è il più calmo di tutti. Ma nella fatica la plastica del suo viso perde ogni frivolezza da giovanotto di sobborgo siciliano. È un viso rude che si affina e si incide. Volto da eroe quello di Vincenzo Nibali come li modellavano gli scultori antichi, con i capelli chiusi dalla calottina rigida e l’occhio tra scontento e minaccioso. (Domenico Quirico)

Le buone sensazioni della tregiorni olandese

Apeldoorn, 6 maggio. Vincenzo Nibali sale in pedana da grande favorito del Giro d'Italia e fa meglio dei rivali diretti nella cronoprologo. Questione di secondi, ma tolto il casco si trattiene coi giornalisti spiegando sorridente l'essenza di certe "vibrazioni". La strada del Gelderland fra Arnhem e Nimega è offerta a cronoman e velocisti (Dumoulin prima maglia rosa e Kittel re veloce d'Olanda): sorrisi durban e mascelle volitive al riparo dalle feroci salite della Corsa Rosa; uomini di classifica baciati dal caldo che, nel cuore della terra strappata al mare, calma la logica dei venti del Nord.

Roccaraso: la spia s'accende subito in salita

Praia a Mare. Il Giro sbarca in Italia e i top-riders si scaldano sullo strappo di Via del Fortino, che consacra Diego Ulissi formidabile cacciatore di traguardi. Il giorno dopo, a Benevento, Valverde guadagna 4 secondi per la caduta di Rein Taaramäe in uscita dall'ultima curva: poco importa alla vigilia del primo arrivo in salita a Roccaraso (sesta tappa) traguardo d'autore della Corsa Rosa. Nibali sceglie gli ultimi tremila metri per chiedere il fondo ai suoi rivali con uno scatto netto, ma Dumoulin gli risponde sui pedali e lo stacca di rilancio con un vantaggio all'arrivo di 21 secondi... E anche Chaves, Kruijswijk e Valverde lo precedono più reattivi sul cambio di ritmo della maglia rosa.
La classifica generale dopo il primo arrivo in salita Roccaraso, 6a tappa
1. Tom Dumoulin
5. Steven Kruijswijk+0'38
6. Alejandro Valverde +0'41
8. Esteban Chaves+0'44
9. Vincenzo Nibali+0'47
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L’impresa di Tim Wellens nel primo arrivo in salita del Giro

Chianti: "fortuna" che Chaves crolla a cronometro

Dopo Foligno, Gianluca Brambilla vince la spettacolare tappa "bianca" di Arezzo mentre la guardia Astana si mangia il fondo sterrato dell'Alpe di Poti, ma Nibali cede infine altri 3 secondi a Valverde&Company, ancora un po' "fermo" sul secondo arrivo in salita. Di questi tempi sarà meglio pensare al cronometro che premia ancora Vincenzo migliore dei rivali (escluso Dumoulin) sul bagnato del Chianti Classico... E fortuna che, col senno di poi, qui Chaves perde quasi un minuto e mezzo
La classifica generale al termine della prima settimana Greve in Chianti, 9a tappa
1. Gianluca Brambilla
4. Steven Kruijswijk+51
5. Vincenzo Nibali+53
6. Alejandro Valverde +55
7. Esteban Chaves+2'31

Sestola, Bibione e la prealpina: è guerra fredda con Valverde

Sestola, è il giorno di Giulio Ciccone, che a 21 anni diventa il terzo più giovane vincitore di tappa dopo Fausto Coppi e Alfredo Martini. Valverde invece, dall'alto dei suoi 36 anni, continua coi suoi (inutili) scattini cerebrali a ridosso dell'arrivo per precedere Nibali di 4 secondi e scavalcarlo di 2" in classifica generale. Ecco perché a Bibione - dopo l'Ulissi bis di Asolo, l'attacco Astana/Movistar in discesa dalla Forcella Mostaccin e il ritiro di Tom Dumoulin - Nibali scatta in faccia a Valverde nella "volata" per il 39° posto. Uno sprint a due che si ripete il giorno dopo a Cividale del Friuli, ma stavolta c'è di mezzo l'abbuono per il terzo posto della tappa prealpina (vinta da Nieve davanti a Visconti) con cui Nibali rende il favore a Valverde in classifica generale: una guerra di nervi completata da Andrey Amador, il pretoriano dell'Embatido, in maglia rosa per un giorno, subentrante a Bob Jungels.
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Giro d'Italia 2016, 14a tappa: Alejandro Valverde e Vincenzo Nibali fra i Passi delle Dolomiti

Credit Foto Eurosport

Dolomiti controluce: Chaves/Kruijswijk dominanti

Corvara, la tappa regina delle Dolomiti. Nibali, scortato dalla guardia Astana sui 6 passi, pensa solo a Valverde e ha il grande merito di farlo saltare scattando a 27 minuti dall'arrivo (lo spagnolo arriverà sul traguardo a 3 minuti) ma ancora una volta gli è fatale il cambio di ritmo, perché Kruijswijk lo rimonta d'andatura per la maglia rosa e Chaves s'alza sui pedali vincendo la maratona delle Dolomiti che delinea la classifica generale.
La classifica generale dopo la maratona delle DolomitiCorvara, 14a tappa
1. Steven Kruijswijk
2. Vincenzo Nibali+41"
3. Esteban Chaves+1'32
4. Alejandro Valverde +3'06
5. Andrey Amador+3'15

Alpe di Siusi: che tu sia per me il coltello

Quindicesima tappa. Il Giro d'Italia di Vincenzo Nibali si copre d'azzurro tenebra al termine di una cronoscalata che mette le ali a Steven Kruijswijk (secondo per questione di centesimi) e fa rientrare Valverde in classifica. Nibali invece ha un ritardo di mezzo minuto dalla maglia rosa all'intermedio e crolla sull'Alpe di Siusi spingendo un rapporto statico che gli salta dal cambio negli ultimi tremila metri: la catena s'avvolge e la bici va cambiata. Al netto dell'incidente sulle pendenze massime, Nibali stava perdendo circa un minuto e mezzo da Kruijswijk: arriverà sul traguardo con un ritardo di 2'51. Maledette Dolomiti.
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La domenica nera di Nibali: perde la catena ed è costretto a cambiare bici

La disfatta di Andalo, la crisi della normalità

Bisogna resettare, inventarsi qualcosa nell'ultima settimana ed ecco che Andalo offre subito l'occasione: Nibali invece si stacca sulla Paganella e il suo Giro sembra finito nel giorno di Valverde (primo successo di tappa) e di Steven Kruijswijk padrone della Corsa Rosa. Vincenzo ha un distacco sul traguardo di 1'47 e di 4'43 in classifica generale. Cassano d'Adda e Pinerolo sono i giorni del processo a Nibali tra sfoghi televisivi ("Qualcosa non va, sono umano anch'io"), ricerca delle cause di una crisi - il cambio di pedivelle? La preparazione sbagliata in scadenza di contratto? Il Tour "promozionale" dell'Oman? L'età? Le Olimpiadi? - controlli clinici e perfino ipotesi (esterne) di ritiro.
La classifica generale dopo la disfatta di Andalo16a tappa
1. Steven Kruijswijk-
2. Esteban Chaves+3'00
3. Alejandro Valverde+3'23
4. Vincenzo Nibali+4'43
5. Ilnur Zakarin+4'50

Le ali per la tempesta e per l'azzurro

Dalla Cima Coppi al tappone alpino, ci sono 5 salite che decidono il Giro d'Italia: gli ampi distacchi fra Kruijswijk e i grandi pretendenti alla maglia rosa tarpano certi voli pindarici, ma Vincenzo ha ali per le tempesta e per l'azzurro. C'è una frase nella biografia di Nibali, Di furore in lealtà, che spiega l'essenza di questo magnifico campione: "Il mio unico pensiero durante una gara è non aver paura di fare mosse decisive. Se si pensa troppo, se si inizia a giocare con il tempo, allora è finita. Bisogna non aver paura e seguire il proprio istinto. Ecco come ho costruito tutte le mie vittorie più belle". Allacciate le cinture che si sta per decollare.
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Vincenzo Nibali (Astana) lors de la 19e étape du Giro 2016

Credit Foto AFP

Di Steven Kruijswijk e del suo veloce volo

La salita monstre di quest'anno si chiama Colle dell'Agnello e in testa alla Cima Coppi c'è un uomo solo al comando, il monumentale Michele Scarponi, mentre Nibali, a sessanta dall'arrivo, si stacca dalle ruote di Chaves, Kruijswijk e Alejandro Valverde. Vincenzo sta crollando... No, Vincenzo sta ribaltando il Giro d'Italia. Nibali rientra e in vetta sente odore di Tour de France, fissa gli occhi stanchi dei rivali e fiuta l'odore del sangue. La discesa è una picchiata e la maglia rosa rovina nella neve, Scarponi si trasforma in una specie di angelo custode, scortando Nibali in salita verso Risoul. Meno sette: Esteban Chaves è maglia rosa virtuale. Meno sei: Nibali s'alza sui pedali e il colombiano fatica a ruota. Meno cinque: Vincenzo attacca ancora e fa il vuoto. É una virage che stravolge la corsa dal suo epicentro transalpino, alla vigilia del suo bellissimo compimento.
La classifica generale rovesciata dalla FranciaRisoul, 19a Tappa
1. Esteban Chaves -
2. Vincenzo Nibali+44"
3. Steven Kruijswijk+1'05
4. Alejandro Valverde +1'48
5. Rafal Majka +3'59

Sant'Anna di Vinadio: la materia dei sogni

Sant'Anna di Vinadio. É nell'incantevole anfiteatro delle Alpi Marittime che Vincenzo Nibali scrive un'altra mitica, straordinaria, indimenticabile pagina di storia del ciclismo. Dicono che abbia tutto sul traguardo di Risoul, e invece il Colle della Lombarda è il terreno dell'impresa più grande. Undici chilometri di rotta verso il cielo, di poesia in movimento, di minima moralia, di rifiuto della normalità. Non è una rivoluzione, ma il ritorno di Roi Nibalì dal santuario. Così che a Cuneo cessì l'assedio e il suo regno risplenda di rosa dal trono di Torino capitale.
LA CLASSIFICA FINALE DEL 99° GIRO D'ITALIATorino, 21a Tappa
Vincenzo Nibali86:32'49
Esteban Chaves+52"
Alejandro Valverde+1'17
Steven Kruijswijk+1'50
Rafal Majka+4'37
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