Ciclismo, Giro d'Italia - Vincenzo Nibali: "Sono arrivato fin qui. Stiamo proteggendo Ciccone"

DaLuca Stamerra

Pubblicato 17/05/2021 alle 22:45 GMT+2

GIRO D'ITALIA - Nibali fa il bilancio di questi primi 10 giorni di Giro, dove ha rimediato una caduta e un 16° posto in classifica generale. La condizione sta però migliorando dopo l'infortunio al polso destro prima della Corsa Rosa. L'obiettivo? Aiutare Ciccone e cominciare a preparare il terreno per un eventuale attacco nei prossimi giorni.

Vincenzo Nibali sullo sterrato di Campo Felice - Giro d'Italia 2021

Credit Foto Getty Images

Si chiude la prima settimana di Giro d'Italia anche per Vincenzo Nibali che, quasi con un miracolo, era riuscito a presentarsi a Torino dopo essersi fratturato il radio del polso destro 24 giorni prima. Tutto bene o quasi per il corridore siciliano che ha sì rimediato una caduta, ma per fortuna senza conseguenze in questi primi 10 giorni. In classifica si trova al 16° posto, ma non era la generale l'obiettivo del corridore della Trek Segafredo che è venuto a questo Giro per trovare un successo di tappa e preparare l'obiettivo olimpico. Anche se Ciccone potrebbe aver bisogno proprio di Nibali per provare l'assalto alla classifica...

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"Sono arrivato fino a qui"

Abbiamo passato questi primi 10 giorni abbastanza bene. Stiamo vivendo un bel Giro d’Italia fino a questo momento anche grazie a Giulio Ciccone, quindi andiamo avanti così. È stata una prima settimana con un po’ di incertezze, capire come stavo, come andavo, se riuscivo a guidare bene la bici. Però alla fine sono arrivato fino a qui e le cose stanno migliorando pian piano

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"Normale pagare quando si accelera negli ultimi km"

Ho lavorato tantissimo, stare 10 giorni fermo mi è costato tanto. Ho perso una parte di condizione, però il fondo c’è. Normale che, quando ci sono quelle accelerazioni micidiali negli ultimi 2 km, io perda, sapevo che questo Giro sarebbe stato molto difficile per me

"Do consigli a Giulio Ciccone"

Sta dimostrando di avere una grande condizione e di saper rispondere all’esplosività degli arrivi più difficili. Nei giorni scorsi, anche a Campo Felice specialmente, ho sempre cercato di tenerlo lì davanti, però vale sia per lui che per me. In questi giorni gli abbiano detto ‘Giulio, corri più con la testa in finali così perché puoi andare lontano’. È giusto proteggere anche lui in questi finali di gara difficili e pericolosi. La squadra sta cercando di correre molto unita per lui, ma anche per me