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Ciclismo, Giro d'Italia 2021: percorso, tappe, altimetrie e dove vederlo in tv. La guida completa

Luca Stamerra

Aggiornato 31/05/2021 alle 19:11 GMT+2

GIRO D'ITALIA - Dall'8 al 30 maggio, le strade italiane ospiteranno la 104a edizione del Giro. Ecco il percorso e il calendario completo delle 21 tappe della Corsa Rosa, che potrete seguire in Diretta su Eurosport e in streaming su Eurosport Player, Eurosport.it e sull'App Discovery+.

Team Ineos rider Colombia's Egan Bernal celebrates with the race's Trofeo Senza Fine (Endless Trophy) on the podium after winning the Giro d'Italia 2021 cycling race following the 21st and last stage on May 30, 2021 in Milan

Credit Foto Getty Images

Cala il sipario sul Giro d'Italia 104. È stato il Giro della rinascita per Egan Bernal che, dopo i problemi fisici del 2020, torna più forte che mai e conquista la sua prima maglia rosa. Simon Yates finisce ko, ma c'è un grande Damiano Caruso che raccoglie l'eredità di Landa e trova un 2° insperato nella classifica generale. È grande Italia: sono 7 le vittorie di tappa a tinte azzurre, con i successi di Filippo Ganna (le due crono), Vendrame, Nizzolo, Fortunato (sullo Zoncolan), Bettiol e Damiano Caruso.
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Damiano Caruso conquista l’Alpe Motta: l’impresa in 200"

Chi è il più forte per i Grandi Giri?

Il dettaglio delle tappe

8 maggio, Tappa 1: Torino-Torino, crono individuale di 8,6 km

3° alla cronometro della Tirreno-Adriatico, 9° al prologo del Romandia, 10° alla cronometro del Romandia. Risultati che avevano fatto storcere il naso a tanti, ma Filippo Ganna l'aveva detto: arriverò per il Giro. E così è stato, con il campione del mondo in carica che ha stradominato la crono di Torino, indossando così la prima maglia rosa. E che derby, tutto italiano, con Edoardo Affini che era stato il primo a scendere sotto i 9 minuti per completare gli 8,6 km della crono di Torino. C'era grande attesa per Remco Evenepoel, ma il belga resta dietro - e ci stava considerando che non correva dal 15 agosto scorso - giungendo a 19'' da Ganna. Esulta comunque João Almeida, quarto miglior tempo di giornata e, soprattutto, il migliore di tutti i big con distacchi già interessanti (la classifica dei big). C'è stato anche il ritorno di Vincenzo Nibali a 24 giorni dalla frattura del radio del polso destro. Un più che onorevole 9'28'' a cronometro per lo Squalo, che ha fatto meglio di tanti altri.
Vincitore: Filippo GANNA (Ineos Grenadiers) | Leader: Filippo GANNA (Ineos Grenadiers)
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Ganna spazza via tutti: è maglia rosa. Rivivi la cavalcata vincente

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Giro 360, tappa 1: Ganna in rosa, festa Italia a Torino

9 maggio, Tappa 2: Stupinigi-Novara di 179 km

Era la prima volata del Giro e non conoscevamo ancora le condizioni degli sprinter presenti alla Corsa Rosa. Elia Viviani e Giacomo Nizzolo hanno comunque risposto presente, anche se il più forte di tutti è stato Tim Merlier che ai 200 metri è partito, al buio, senza essere più ripreso. L'arrivo di Novara era un po' nascosto, con i corridori che avrebbero visto il traguardo solo ai 100 metri. Merlier aveva però una gamba eccezionale e lo ha dimostrato, nonostante i successi in stagione in corse sicuramente minori. Come detto, però, i nostri ci sono con Nizzolo (con un casco speciale) che si prende il 2° posto, Viviani il 3° davanti ad un ottimo Groenewegen. Sì, perché l'ultima volata affrontata dall'olandese era quella del 5 agosto scorso, quella dell'incidente con Jakobsen. Non era facile ritrovare lo spunto giusto e il 4° posto di Novara può essere incoraggiante in vista dei prossimi sprint. Malissimo invece Gaviria che finisce contro le transenne, senza cadere per fortuna, dopo aver tamponato il suo stesso compagno di squadra Molano. Pazzesco.
Vincitore: Tim MERLIER (Alpecin Fenix) | Leader: Filippo GANNA (Ineos Grenadiers)
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Merlier brucia Nizzolo e Viviani a Novara: rivivi la volata

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Giro 360, tappa 2: Mago Merlier nel nome di Weylandt

10 maggio, Tappa 3: Biella-Canale di 190 km

Era un'occasione ghiotta ghiottissima per corridori come Peter Sagan e lo slovacco, giusto sottolinearlo, ci ha provato in tutti i modi. La sua Bora Hansgrohe ha fatto un lavoro clamoroso per tre quarti di tappa, teso ad eliminare uno dopo l'altro i velocisti presenti in gruppo. Groenewegen, Merlier, vincitore a Novara, Dekker, Caleb Ewan, Nizzolo. Cadono tutti come mosche, mentre sono performanti Viviani e Gaviria che restano attaccati al team tedesco. È tutto inutile però: la fuga di 8 si assottiglia sempre di più, Albanese allunga in classifica scalatori, ma Pellaud e van der Hoorn non sembravano volerne sapere di rientrare. Poi l'azione del duo Gallopin-Ciccone che scombina i piani della Bora Hansgrohe e del gruppo: proprio in attesa di riorganizzarsi, ecco che Taco van der Hoorn riparte decisivo a 8 km dal traguardo. Tocca a UAE Emirates e Cofidis fare il forcing, ma l'olandese dell'Intermarché-Wanty-Gobert è ormai andato a va a prendersi la prima vittoria di prestigio della propria carriera, a 27 anni.
Vincitore: Taco VAN DER HOORN (Intermarché-Wanty-Gobert) | Leader: Filippo GANNA (Ineos Grenadiers)
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Van der Hoorn beffa il gruppo! Fuga vincente, rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 3: Colpo di Taco, van der Hoorn fuga e vittoria

11 maggio, tappa 4: Piacenza-Sestola di 187 km

Doveva esserci il primo scossone in classifica generale e siamo stati ripagati. Certo, non sono distacchi pesantissimi, ma si muove qualcosa di importante. Abbiamo innanzitutto risposte importanti: Egan Bernal c'è! Il colombiano prima lascia partire Landa e Vlasov, poi si mette in prima persona e guida il gruppetto dei big all'arrivo di Sestola. Gruppetto dove non figura gente come Evenepoel, Bardet, Simon Yates che perde 11''. Ripetiamo, non sono tantissimi, ma il corridore della Ineos lancia già un segnale in vista del prosieguo del Giro. Ancora più indietro Pozzovivo, Nibali (ma ce lo aspettavamo visto le condizioni nelle quali si è presentato al Giro), Buchmann, Bennett, mentre è già fuori dei giochi João Almeida che prende più di 5 minuti. Pimpante invece Giulio Ciccone che era stato il primo dei big a partire e ha rosicchiato qualcosa dopo la cronometro da dimenticare di qualche giorno fa.

La cronaca
Vincitore: Joe DOMBROWSKI (UAE Emirates) | Leader: Alessandro DE MARCHI (Israel)
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De Marchi in lacrime: il Rosso di Buja veste la maglia rosa

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Giro 360, tappa 4: Rosa di Buja, De Marchi leader a Sestola

12 maggio, tappa 5: Modena-Cattolica di 177 km

Niente da fare. Non vuole arrivare la vittoria italiana in volata, nonostante il grande lavoro di Elia Viviani e Giacomo Nizzolo e delle rispettive squadre. Dopo il successo di Merlier a Novara, tocca a Caleb Ewan prendersi lo sprint di Cattolica. L'australiano aveva fatto lavorare tutta la squadra già a 100 km dal traguardo, rimanendo con un solo compagno di squadra a 2 km dall'arrivo. Poco male visto lo spunto dell'australiano, che negli ultimi metri è riuscito nella rimonta su Viviani prima e Nizzolo poi. 4° posto ed ennesimo piazzamento per Peter Sagan. Occhio alle tante cadute: a terra Pavel Sivakov e Mikel Landa che si ritirano dal Giro.
Vincitore: Caleb EWAN (Lotto Soudal) | Leader: Alessandro DE MARCHI (Israel)
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Nizzolo, ennesimo 2° posto: vince Ewan: rivivi la volata

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Giro 360, tappa 5: Ewan beffa gli italiani, Landa Out

13 maggio, tappa 6: Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno di 160 km

Primo vero arrivo in salita di questo Giro d'Italia, ma non mancano le sorprese come a Sestola. Anche questa volta arriva la fuga, con la vittoria di Gino Mäder che può alzare le braccia al cielo senza che i big riescano a rimontare nel finale, come gli capitò alla Parigi-Nizza con Roglic. Una bella risposta da parte della Bahrain Victorious che reagisce così al ritiro di Mikel Landa, vittima a Cattolica di una frattura della clavicola sinistra più la rottura di tre costole. Quelli della Bahrain hanno provato in ogni modo ad entrare nella fuga, poi è stato bravissimo Mohoric a trainare Mäder fino all'ultima salita. Capolavoro tattico. C'è un po' di strategia anche dietro, con le grandi manovre di Bernal che mette alla frusta prima Ganna e Castroviejo, poi lancia in avanscoperta Daniel Martínez. Il colombiano vuole partire e ce la fa, lasciandosi alle spalle un Simon Yates molto deludente in queste prime uscite. Restano alla sua ruota, invece, Evenepoel e soprattutto Giulio Ciccone che non molla il corridore della Ineos. Altro squillo di Bernal, ma il belga e l'abruzzese tengono botta. A prendersi la maglia rosa, invece, è l'ungherese Attila Valter che resta con i migliori e si prende la vetta della generale dopo il crollo a metà tappa di Alessandro De Marchi.
Vincitore: Gino MÄDER (Bahrain Victorious) | Leader: Attila VALTER (Groupama-FDJ)
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Mäder per sempre: la sua splendida vittoria al Giro 2021

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Giro 360, tappa 6: Mader e Valter giovani MVP

14 maggio, tappa 7: Notaresco-Termoli di 181 km

Ancora Caleb Ewan. Era il favorito e ha dimostrato il perché, andando a doppia velocità anche oggi nonostante lo strappo finale al 12%. E dire che Fernando Gaviria aveva giocato d'anticipo, ma forse è partito troppo presto per impensierire uno come Ewan che aggiorna i suoi numeri: 49 vittorie in carriera, 5 al Giro, 11 nei Grandi Giri (ci sono anche 5 al Tour e 1 alla Vuelta). E doppietta in questa edizione dopo il successo di Cattolica. Niente da fare per Sagan che si scontra con Pasqualon e rischia di finire per terra, niente da fare per Nizzolo e Viviani che pagano la strada in salita negli ultimi 1800. Nella top 5 di giornata Moschetti, Pasqualon e Davide Cimolai che batte per il 2° posto Merlier. Attila Valter, una delle sorprese di questo Giro, resta maglia rosa; si salva invece Hugh Carthy che arriva con 2 minuti di ritardo a causa di un problema meccanico. Problema avuto negli ultimi 3 km, con la neutralizzazione del tempo per sua fortuna.
Vincitore: Caleb EWAN (Lotto Soudal) | Leader: Attila VALTER (Groupama-FDJ)
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Contatto Sagan-Pasqualon, poi vince Ewan: rivivi la volata

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Giro 360, tappa 7: bis di Ewan, bell’Italia in Top 10

15 maggio, tappa 8: Foggia-Guardia Sanframondi di 170 km

Fuga doveva essere e fuga è stata, tanto che gli stessi big di classifica speravano in questa situazione per risparmiare qualche energia in vista della tappa di Campo Felice. 9 corridori si sono lanciati all'attacco, tra questi anche i nostri Carboni e Gavazzi e un sorprendente Gaviria a caccia di punti per la maglia ciclamino. A vincere alla fine è Lafay, prospetto della Cofidis, che ottiene il suo primo successo in carriera dopo il 1° posto nella classifica giovani alla Volta Valenciana. Dietro c'è bagarre solo nella salitella finale, ma perde le ruote del gruppo comunque Jai Hindley che dimostra di essere arrivato al Giro non con la migliore condizione possibile. Attardato anche Pello Bilbao a causa di una caduta. Giro che perde invece Caleb Ewan che ha abbandonato dopo pochi km per un problema al ginocchio; aveva appena vinto la sua seconda tappa in questo Giro. Caduta per Vincenzo Nibali, che però è riuscito comunque ad arrivare con i migliori.
Infortunio di Caleb Ewan: tutto vero?
Vincitore: Victor LAFAY (Cofids) | Leader: Attila VALTER (Groupama-FDJ)
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Carboni e Gavazzi ci provano, vince Lafay! Rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 8: Victor vittoria, ce la fa Lafay

16 maggio, tappa 9: Castel di Sangro-Campo Felice di 158 km

Eravamo abituati a vedere le frullate di Christopher Froome in maglia Sky, ma oggi abbiamo vista una frullata clamorosa da parte di Egan Bernal. Era il favorito numero 1 di questo Giro d'Italia, ma quel mal di schiena - come ammesso da lui stesso - resta un bel punto di domanda. Le salite della prima settimana, però, ci hanno consegnato un Bernal formato Tour 2019: il più pimpante in salita, con la squadra più forte, e con una sparata clamorosa con il GPM in sterrato. Non sono distacchi da far perdere la testa, ma 10'' oggi, 10'' domani, e il colombiano si è preso la sua prima maglia rosa oltre alla sua prima vittoria in un Grande Giro. Che fenomeno sulla ghiaia, con Bernal che si era testato alle Strade Bianche (arrivò 3° dietro van der Poel e Alaphilippe), su percorsi di questo tipo, proprio per essere pronto al Giro. Bravo comunque Giulio Ciccone che è stato l'unico, almeno inizialmente, a tenere la ruota di Bernal. Il corridore abruzzese arriva 2° e si issa al 4° posto della generale: anche lui è in corsa per la maglia rosa. Niente da fare questa volta per la fuga, nonostante Bouwman e Bouchard (nuova maglia azzurra) siano stati ripresi a 300 metri dal traguardo.
Vincitore: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Bernal fa il fenomeno! Tappa e maglia, Ciccone secondo: rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 9: Bernal felice in rosa, a ritmo rap

17 maggio, tappa 10: L'Aquila-Foligno di 139 km

Si chiude questa prima, lunga, settimana del Giro d'Italia con la vittoria di Peter Sagan e con Egan Bernal in maglia rosa. Finalmente il corridore della Bora Hansgrohe ce l'ha fatta a vincere una volata al Giro, considerando che lo scorso anno dovette andare in fuga per trionfare sulle strade della Corsa Rosa (nella tappa di Tortoreto). Questa volta è stata perfetta la strategia di squadra, con le trainate di Fabbro e Buchmann, addirittura, in salita per far male agli altri velocisti presenti in corsa. Via via si sono staccati quasi tutti: da Groenewegen a Nizzolo, da Merlier a Dekker, con Viviani che è rimasto aggrappato al gruppo, ma affaticato per lo sforzo. E così è stato in volata con Gaviria l'unico a contendere il successo di tappa, non riuscendo però a scavalcare un Sagan troppo deciso (che si prende anche la ciclamino). Ci sarà ancora da chiedersi se la strategia dell'UAE sia stata ben studiata, con Molano che ha di fatto tirato la volata a Sagan e non al compagno di squadra. Cimolai ancora piazzato, Viviani solo 9°.
Vincitore: Peter SAGAN (Bora Hansgrohe) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Sagan perfetto, 18 vittorie nei Grandi Giri: rivivi la volata

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Giro 360, tappa 10: il ruggito di Sagan, l’uomo della dieci

-18 maggio, primo giorno di riposo

-19 maggio, tappa 11: Perugia-Montalcino di 162 km

Era la tappa più difficile del Giro. Non per via delle salite, ma per i quattro settori di sterrato che hanno tagliato le gambe ai capitani. Una roba del genere l'avevamo già vista, col pavé, al Tour de France 2014. Quello vinto da Vincenzo Nibali che sul pavé di Arenberg mise in fila tutti, dando distacchi paurosi ai rivali di classifica, Contador compreso. Siamo sulla falsa riga di quella tappa, ed esce di scena (definitivamente?) Evenepoel che già nel primo settore era in difficoltà. Rientra, si ristacca e poi al terzo saluta la compagnia, con Almeida che neanche si ferma ad aspettarlo. Il portoghese viene richiamato in un secondo momento, ma è troppo tardi per il belga che finisce a più di 2 minuti di ritardo. Fosse solo Evenepoel però il problema, visto che Bernal stacca tutti. Sull'ultima salita, una volta finito lo sterrato, fa cadere Soler, Ciccone, Bardet, Simon Yates, Hugh Carthy e Caruso. Solo Vlasov prova a inseguirlo, ma anche il russo si deve arrendere. Bernal va a doppia velocità e si dimentica del mal di schiena: ora il più vicino in classifica è Vlasov che paga 45'', tutti gli altri sono ad oltre 1'. Giro d'Italia già finito? Ah, per la cronaca: c'erano Gavazzi, Battaglin e Covi in fuga. Il corridore dell'UAE se la gioca fino alla fine, ma viene battuto in volata dal giovane Schmid.
Vincitore: Mauro SCHMID (Qhubeka Assos) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Bernal scatenato! Tre attacchi, Evenepoel e gli altri cedono

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Giro 360, tappa 11: Bernal show sullo sterrato, Evenepoel ko

-20 maggio, tappa 12: Siena-Bagno di Romagna di 212 km

Dopo una collezione infinita di secondi posti, 9 in 11 tappe, l'Italia finalmente si riscatta e trova una grande vittoria con Andrea Vendrame. Il corridore dell'AG2R Citroën riesce a resistere sulle salite, anche contro corridori come George Bennett, Edet, Visconti e Brambilla, e si va a giocare la vittoria contro Chris Hamilton. In volata il veneto non si batte e conquista, finalmente, il suo primo successo in carriera al Giro. E dire che aveva lavorato per tutta la tappa in supporto di Bouchard che era entrato nella fuga per incrementare il suo vantaggio nella classifica scalatori. Bernal ha lasciato andare ancora una volta la fuga, per meglio gestire la situazione dietro. L'unico ad attaccarlo è Ciccone che viene stoppato da Moscon, mentre Nibali si muove guadagnando 7'' grazie alla discesa. Classifica che resta quindi invariata rispetto alla tappa dello sterrato, si ritirano però corridori importanti come Soler, De Marchi e Mäder.
Vincitore: Andre VENDRAME (AG2R Citroën) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Il graffio di Vendrame! Hamilton cede in volata, rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 12: Vendrame esulta, De Marchi saluta

-21 maggio, tappa 13: Ravenna-Verona di 198 km

È il campione europeo in carica, il campione nazionale italiano in carica e non poteva lasciare questo Giro senza vittorie. Soprattutto uno come lui che, nonostante due classifiche a punti vinte al Giro, non aveva mai conquistato una tappa alla Corsa Rosa. Dopo 11 secondi posti (2° anche Novara e a Cattolica), finalmente la maledizione è rotta con Giacomo Nizzolo che batte tutti sul traguardo di Verona. Una volata molto strana, resa tale dall'azione di Affini che inizialmente avrebbe dovuto tirare la strada per Groenewegen, ma si è ritrovato a forzare talmente il ritmo da creare un buco potenzialmente letale. L'unico a seguirlo è stato Nizzolo e lo sprinter della Qhubeka Assos è riuscito a passarlo proprio a 20 metri dal traguardo. Tutti beffati gli altri velocisti, con Sagan 3° davanti a Cimolai e Gaviria. Niente da fare invece per Elia Viviani che arrivava nella sua Verona e che voleva festeggiare con una vittoria la nomina a portabandiera italiano per le prossime Olimpiadi. Il corridore della Cofidis si deve infatti accontentare del 9° posto davanti a Groenewegen.
Vincitore: Giacomo NIZZOLO (Qhubeka Assos) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Finalmente Nizzolo! Volata strepitosa, rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 13: Nizzolo vola a Verona, sprint dantesco

-22 maggio, tappa 14: Cittadella-Monte Zoncolan di 205 km

È la giornata di Lorenzo Fortunato, è la giornata della Eolo Kometa. Il ragazzo bolognese, al terzo anno di professionismo, ottiene la sua prima vittoria in carriera. E che vittoria. Il classe '95 entra in fuga con altri 10 corridori, tra questi anche il compagno di squadra Vincenzo Albanese e ci prova, sai mai che il gruppo lascia andare ancora la fuga? Il corridore della Eolo prima battezza la ruota di George Bennett, poi si accoda a Tratnik capendo che è il momento clou della salita. I due vanno di buon passo, fin quando lo sloveno non sventola bandiera bianca. Da dietro provano a rimontare, ma Fortunato sente il profumo dell'impresa e va a trionfare, in solitaria, sullo Zoncolan. Che colpo! Emulando, un po', quanto fatto dal suo direttore sportivo Ivan Basso nel 2010. Che successo per la squadra di Contador, Basso, Sean Yates e Zanatta. Il protagonista di giornata è anche Egan Bernal che prima viene attaccato da Simon Yates, resiste e poi fa lui una passata difficile da digerire per chiunque. Il colombiano spazza via tutti, Vlasov compreso che scivola a quasi due minuti di ritardo. Ora l'avversario più credibile è proprio Simon Yates che ha già un ritardo di 1'33''. Ottimo Caruso che resiste al 3° posto, Ciccone sale al 7° visto il crollo di Evenepoel.
Vincitore: Lorenzo FORTUNATO (Eolo Kometa) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Fortunato fa l'impresa! Trionfo sullo Zoncolan, rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 14: ragazzo Fortunato doma lo Zoncolan

-23 maggio, tappa 15: Grado-Gorizia di 147 km

8 su 15. È un Giro d'Italia per fuggitivi, con la vittoria che nasce ancora grazie ad un'azione in fuga partita sin dai primi km. Il più deciso di giornata è stato Victor Campenaerts, scattato al km 0, poi fermato a causa della neutralizzazione dell'avvio a seguito delle molteplici cadute che hanno tagliato fuori corridori come Buchmann (6° nella generale) e Ruben Guerreiro. Si riparte e va via la fuga, ancora con Campenaerts, con il gruppo che lascia fare. Inutile disperdere energie alla vigilia della tappa regina con Passo Pordoi (la Cima Coppi di questo Giro) e Passo Giau. Tre italiani all'attacco: Oldani, Cataldo e Consonni, ma a vincere è proprio Campenaerts che ha la meglio su Riesebeek sul pavé di Gorizia. E la Qhubeka Assos fa tris dopo i successi di Schmid (a Montalcino) e Nizzolo (a Verona). La squadra sudafricana ha risposto subito presente proprio dopo l'abbandono di Nizzolo che aveva preferito non ripartire visto le fatiche dello Zoncolan.
Vincitore: Victor CAMPENAERTS (Qhubeka Assos) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Festa Campenaerts a Gorizia! Altra fuga in porto, rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 15: Ubuntu Campenaerts tra Italia e Slovenia

-24 maggio, tappa 16: Sacile-Cortina d'Ampezzo di 153 km

Un solo padrone. Qualcuno ce l'aveva detto, se Bernal starà bene, "non ci sarà partita”. E chi l'ha detto aveva ragione, considerando i distacchi spaventosi che ha inflitto il colombiano quando siamo appena entrati nella terza settimana. Anche nella tappa regina, comunque accorciata causa la cancellazione di Fedaia e Pordoi, Bernal stacca tutti. A 22 km dal traguardo, facendo il vuoto sul Giau, addirittura anticipando Carthy che aveva mostrato intenzioni bellicose facendo tirare tutta la squadra. Non ce n'è per nessuno, con Simon Yates che crolla e Vlasov che perde altro terreno. Prova a resistere Ciccone, anche se l'abruzzese resta comunque fuori dal podio. Chi c'è sul podio, invece, è un ottimo Damiano Caruso che resiste sul Giau ed è l'unico che si salva in questa giornata infernale, insieme ad un redivivo Romain Bardet. Da segnalare la fuga di Formolo e Nibali che avevano provato a riscattare il loro Giro con una bella azione, con i due però rimbalzati sul Giau. Si era fatto vedere anche il vincitore dello Zoncolan, Lorenzo Fortunato. Evenepoel arriva al traguardo con un ritardo di 24'05''.
Vincitore: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Bernal onnipotente! Trionfo a Cortina, Caruso terzo: rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 16: frazione regina a metà, Bernal Re

-25 maggio, secondo giorno di riposo

-26 maggio, tappa 17: Canazei-Sega di Ala di 193 km

Giro d'Italia riaperto? I distacchi sono ancora importanti e le tappe verso Milano sono sempre di meno, ma Bernal patisce la prima giornata no del suo Giro. Il colombiano aveva risposto immediatamente allo scatto di Simon Yates sulla salita finale di Sega di Ala, ma alla 3a accelerazione finisce ko, staccandosi anche dalle ruote del suo compagno di squadra. Si è spenta completamente la luce visto che, sulle pendenze del GPM, Bernal non saliva più su, rimontato da Damiano Caruso, Pello Bilbao e anche da un Diego Ulissi stoico. Tra ritardo e abbuoni, il corridore della Ineos lascia sul piatto 57''. Ha ancora 3'23'' di margine su Simon Yates, giusto ricordarlo, ma mancano ancora due tappe di montagna dura più la cronometro di Milano. Chissà. E poi c'è Damiano Caruso che è ancora lì, visto che il ragusano è a 2'21'' da Bernal. Il corridore della Bahrain non molla e spera anche lui di dire la propria in questo finale di Giro. Crolla definitivamente Ciccone che, vittima di una caduta, ha perso 7 minuti e scivola al 10° posto della generale. È stata però la giornata di Daniel Martin, l'irlandese, che riesce ad entrare nella fuga e a farsi l'ultima salita come una cronoscalata. Il corridore della Israel perde pochissimo e ha il margine necessario per trionfare in cima. Per lui è la prima vittoria al Giro, completando la sua personalissima Tripla Corona. È il 102° corridore nella storia a vincere almeno una tappa al Giro, Tour e Vuelta.
Vincitore: Daniel MARTIN (Israel) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Impresa di Dan Martin! Tutto solo a Sega di Ala, rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 17: crisi Bernal, scienziato Yates c’è

-27 maggio, tappa 18: Rovereto-Stradella di 231 km

Ancora una volta arriva la fuga: la 10a in 18 tappe. Tanti italiani all'attacco, tra questi anche Bettiol e Ulissi, due che erano andati forte anche sulla salita di Sega di Ala nel giorno precedente. Uno ha già vinto 8 tappe al Giro, l'altro 'solo' il Giro delle Fiandre. Bettiol, però, ha voglia di riscatto dopo due anni non proprio fortunati e si va a prendere uno splendido successo a Stradella dopo aver fatto schiantare Cavagna e battuto Roche. Una vittoria di 'rinascita' per il corridore toscano che corona al meglio un Giro molto bello, dove è stato addirittura l'ultimo uomo in salita per Hugh Carthy. Niente da fare per gli altri della fuga, con Simone Consonni che si piazza poi al 2° posto. Parlando di volate, Sagan lascia fare. È proprio lui a lasciare andare la fuga, non provando neanche a centrare il bis così come fatto a Gorizia. Allo slovacco interessa solo la classifica a punti e non fare niente, a questo punto, è efficace per portarsi a casa la maglia ciclamino. In gruppo ci si 'riposa' in vista della tappa di Alpe di Mera, nella prima della due-giorni decisiva di questo Giro.
Vincitore: Alberto BETTIOL (Education Nippo) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Bettiol spettacolo! Tutto solo a Stradella, rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 18: Alberto Bettiol alza le braccia al cielo

-28 maggio, tappa 19: Abbiategrasso-Alpe di Mera di 166 km

Non ha riaperto il Giro, ma è stato protagonista. Si è un po' nascosto nelle prime due settimane, forse un po' troppo, ma è stato molto attivo in queste ultime tappe. Parliamo di Simon Yates che ha comunque ritrovato la gamba dei giorni migliori e ha conquistato un bellissimo successo ad Alpe di Mera. Ha sì messo in difficoltà Egan Bernal, ma il colombiano ha resistito, si è difeso grazie alla squadra, e ha limitato i danni. Il corridore della Ineos Grenadiers, infatti, mantiene un vantaggio di 2'49'' sul britannico con due tappe ancora da disputare. C'è ancora tanta salita e la cronometro, mai dire mai; ma Yates ha comunque riaperto la lotta per il 2° posto. Perché, oltre a Bernal, anche Damiano Caruso ha pagato in un secondo momento la giornata buona del corridore della BikeExchange. Ora il ragusano dovrà difendersi per mantenere la seconda posizione della generale, avendo un bottino di 20''. Distanti tutti gli altri, anche se Vlasov è riapparso in condizione. Un'altra beffa invece per João Almeida che dopo il 2° posto di Sega di Ala, fa 2° anche a Alpe di Mera. Intanto Sagan ipoteca la classifica a punti e De Bondt ipoteca la classifica dei traguardi volanti.
Vincitore: Simon YATES (BikeExchange) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Yates si prende Alpe di Mera! Bernal resiste, rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 19: yeah yeah scienziato Yates

-29 maggio, tappa 20: Verbania-Alpe Motta di 164 km

Era un Giro d'Italia partito male per Damiano Caruso e la Bahrain Victorious. Le gambe giravano bene, ma con la perdita di Mikel Landa si sono persi mesi e mesi di preparazione. Col passare delle tappe Caruso resta lì, ma perde anche Mohoric e Mäder, due che stavano andando parecchio forte. Tanta sfortuna, ma il corridore siciliano non molla, pedala con i migliori e, tolto Bernal, è il migliore grazie alla sua continuità. All'ultima tappa di montagna si trova al 2° posto della generale e, quindi, perché non provarci? Pilotato da Pello Bilbao attacca in discesa, seguendo Bardet, e si lascia alle spalle Bernal e Simon Yates. Caruso non è riuscito poi a riaprire il Giro, ma ha trovato una vittoria di tappa stellare, perché faceva gola a tanti. Anche allo stesso Bernal che ad un certo punto si è messo sui pedali per cercare di vincere il Giro con un altro successo di tappa. Classifica che resta uguale in top 3, ma con distacchi meglio definiti. Impossibile per Caruso rimontare su Bernal con la crono di Milano, altrettanto improbabile che il ragusano possa perdere il 2° posto davanti a Yates. Finisce così il Giro con tanta Italia (6 successi azzurri in questa edizione) e con un Caruso semplicemente da applausi!
Vincitore: Damiano CARUSO (Bahrain Victorious) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Caruso da impazzire! Trionfo ad Alpe Motta, rivivi l'arrivo

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Giro 360, tappa 20: Caruso al bacio, campione d'umiltà

30 maggio, tappa 21: Senago-Milano, crono individuale di 30,3 km

È il giorno del giudizio al Giro, ma non per la vittoria della maglia rosa. Abbastanza bloccate le prime tre posizioni, con Bernal che conquista il suo secondo Grande Giro dopo la vittoria del Tour nel 2019. È il secondo colombiano a trionfare sulle nostre strade dopo il successo di Nairo Quintana del 2014. Applausi a scena aperta, però, anche per Damiano Caruso che giunge al 2° posto, con tanto di successo di tappa a Alpe Motta, pur partendo da Torino con il compito di gregario per Landa, poi ritirato. Poi Yates, Vlasov e Daniel Martínez che supera Bardet, grazie alla crono, e tiene a distanza Almeida. Crono clamorosa del portoghese che manca però la rimonta dall'8° al 5° posto per 0.53 secondi, mentre vanno male Bardet e Hugh Carthy (guarda la classifica completa). A proposito di crono, il vincitore di giornata è un eroico Filippo Ganna che, dopo aver fatto tempi spaziali, è costretto a fermarsi, cambiare bici e ripartire a causa di una foratura. Lui l'ha comunque vinta, realizzando il 5° successo consecutivo in una cronometro del Giro: record assoluto, battuto anche Francesco Moser. Battuto oggi Cavagna, che invece va a sbattere contro le transenne quando aveva odorato di poter vincere la cronometro. Che errore!
Vincitore: Filippo GANNA (Ineos Grenadiers) | Leader: Egan BERNAL (Ineos Grenadiers)
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Ganna immenso! Fora, riparte e vince a Milano: rivivi la crono

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Giro 360, tappa 21: Bernal rosa, Ganna top, Caruso wow

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