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Giro d'Italia - Lo sciopero dei corridori, il compromesso e l'arrivo col sole: tappa Crans-Montana, cosa è successo

Luca Stamerra

Aggiornato 19/05/2023 alle 22:45 GMT+2

GIRO D'ITALIA - Andiamo a ricostruire le ultime 24 ore. Dalla riunione dopo la frazione di Rivoli, con lo spettro del maltempo in vista della tappa 13, alla richiesta del CPA di applicare il "Protocollo condizione meteo estreme". I corridori chiedevano la cancellazione del passaggio sul Croix de Coeur, ma poi hanno trovato un compromesso alternativo con la Direzione di corsa. Chi ci ha perso?

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Venerdì 19 maggio 2023. Il Giro si sarebbe dovuto infiammare con la tappa di Crans-Montana, uno dei tapponi di questa edizione della corsa rosa. Non era la tappa regina, ma era la tappa con la Cima Coppi (la vetta più alta) con i 2469 metri del Passo del Gran San Bernardo. Che la tappa fosse nata sotto una cattiva stella, però, lo si era capito subito col maltempo a minacciare il regolare passaggio su queste salite. E così è stato, con la cancellazione del transito sul Gran San Bernardo per neve e rischio slavine. Saltata la Cima Coppi, era comunque la tappa del Croix de Coeur e di Crans-Montana. Insomma, il terreno fertile per piazzare un attacco e ribaltare il Giro c'era tutto. Ancora maltempo, la pioggia, le strade ghiacciate e l'umore dei corridori tra covid e cadute. Alla fine il sindacato dei corridori ha bussato alla porta di RCS Sport per chiedere un intervento deciso sulla tappa 13. L'intervento c'è stato e la tappa è stata accorciata: dai 199 km inizialmente previsti, si è passati a 74,6 km. Ma è servito davvero a qualcosa? Tutti sono rimasti contenti o scontenti? È stata rispettata l'istituzione della maglia rosa o si è solo deluso tifosi e sponsor? Proviamo a ricostruire quanto è successo nella giornata di Crans-Montana, dalle riunioni in albergo del giovedì sera al 'compromesso', come definito da Vegni, trovato nella mattinata prima della partenza da Borgofranco d'Ivrea.

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Lo spettro del maltempo: le riunioni del giovedì sera

Che ci fosse maltempo era risaputo, ma già da giorni... Non a caso lunedì 15 maggio, durante il giorno di riposo, la tappa 13 aveva già subito una modifica cancellando il passaggio dal Passo Gran San Bernardo. Ma la pioggia e le strade ghiacciate facevano paura a tanti corridori e, nella serata di giovedì, dopo la tappa di Rivoli, i rappresentati di ciascuna squadra si sono riuniti in albergo per studiare qualcosa. Le previsioni davano ancora maltempo e c'era da pensare alla sicurezza dei corridori...
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Cosa chiedevano realmente i corridori

Il passaggio del Passo Gran San Bernardo era stato cancellato per neve e rischio slavine e, quindi, si poteva pensare che le stesse condizioni i corridori le avrebbero trovate anche sul Croix de Coeur e, soprattutto, nell'immediata discesa. La richiesta dei corridori, dunque, era quella di neutralizzare parte della tappa e, nello specifico, di non effettuare la salita e la discesa del primo GPM in terra svizzera. Dalle immagini che abbiamo visto prima e durante la tappa, l'asfalto della discesa era tutt'altro che praticabile con alcuni tratti ancora ghiacciati. Molti ds e corridori ci hanno confermato la pericolosità di scendere dalla discesa di Croix de Coeur e di come si è deciso di farla tutti senza prendersi rischi.

La votazione del venerdì mattina. Salvato: Il 90% favorevole alla riduzione

Dopo le parole spese durante il giovedì sera, si è passati all'azione. Troppo tardi? Probabilmente sì. La partenza della Borgofranco d'Ivrea-Crans Montana era fissata per le 11, ma alcuni corridori - durante la colazione - hanno provato a rendere effettiva la modifica del percorso. Tramite il CPA, il Sindacato dei corridori, guidato dall'ex Adam Hansen, si è votato per richiedere o meno l'intervento di RCS Corse e chiedere l'applicazione del “Protocollo condizione meteo estreme” e, secondo quanto riportato da Cristian Salvato (rappresentate del CPA per il Giro d'Italia), il 90% delle squadre ha votato a favore di un intervento deciso. Solo tre squadre si sarebbero opposte al cambiamento della tappa: Green Project-Bardiani CSF-Faizané, Eolo Kometa e Corratec-Selle Italia. Salvato è così andato da Vegni chiedendo effettivamente la riduzione della tappa, con la cancellazione di Croix de Coeur.
Le parole di Hansen
Le condizioni che stiamo sperimentando nel Giro d’Italia di quest’anno sono fra le più complicate mai viste. Ieri sera si è tenuta una votazione sul fatto se applicare o meno il protocollo meteo. Secondo il regolamento in vigore, la pioggia ghiacciata e le temperature estreme sono fra i punti che possono richiamare la messa in atto di una votazione. In caso si verifichi una maggioranza superiore all’80%, gli altri corridori devono rispettare la decisione della maggioranza. In questo caso, il voto ha avuto una maggioranza del 90%. I corridori ringraziano RCS per il supporto, e faranno del loro meglio per mettere in atto uno spettacolo che il mondo possa guardare
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Il compromesso trovato con Vegni

Lo ha detto Vegni stesso. È stato trovato un compromesso. I corridori non volevano fare Croix de Coeur per un problema di sicurezza? Ci sta. Ma non si può fare una tappa con una sola salita o trovare il modo e il tempo di cambiare il percorso. Vista la pioggia che i corridori hanno trovato a Borgofranco d'Ivrea, si è deciso di salire in Svizzera con i bus delle squadre e far partire la frazione n° 13 da Le Châble. Dai 199 km inizialmente previsti, siamo passati a 74,6 km di tappa. Ma i corridori non chiedevano di saltare di netto Croix de Coeur? Non sono stati accolti in tal senso, ma il loro guadagno è stato di aver fatto 124,4 km in meno. Di salita. Un po' di respiro, ma a che prezzo?
Le parole di Vegni
I corridori hanno chiesto di attivare il "Protocollo condizioni meteo estreme" e abbiamo cercato una mediazione. Abbiamo cercato di dare ai corridori un po' di quello che chiedevano ma, contemporaneamente, abbiamo chiesto di mantenere la parte importante della tappa come doveva essere. Quindi faremo ugualmente la Croix de Coeur e l'arrivo a Crans-Montana
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Lo spettro dello sciopero dei corridori

Qualcuno ha anche parlato di sciopero. Gasparotto, alla guida dell'ammiraglia della Bora Hansgrohe, ha applaudito la mediazione effettuata da RCS. Anche perché, con queste condizioni, si sarebbe rischiato lo sciopero dei corridori...
Una decisione come questa va presa tra tutte le parti coinvolte, dagli organizzatori ai rappresentanti di corridori e direttori sportivi. Se il CPA presenta a RCS Sport una richiesta minacciando sciopero in caso contrario, meglio com'è andata oggi perché almeno abbiamo corso. Se poi mi chiedete se c'erano le condizioni necessarie per fare l'intera tappa, bisogna contestualizzare il tutto nella situazione eccezionale di questo Giro. Nella mia carriera ho fatto Gavia e Stelvio sotto la neve, ma tanta acqua come in questa edizione non l'ho mai vista. A RCS va dato atto di aver evitato uno sciopero facendo una tappa così corta

Lo spettacolo mancato e l'arrivo col sole

E poi come è andata a finire? Hansen aveva promesso che lo spettacolo ci sarebbe stato ma, dopo la salita di Croix de Coeur, fatta alla giusta media, la tappa si è praticamente conclusa. Dal punto di vista agonistico diciamo. La discesa è stata fatta adagio, tanto che sono rientrati da dietro, e il resto della frazione ha visto il gruppo non pigiare sull'acceleratore, lasciando alla fuga la possibilità di giocarsi la tappa. Gli scatterelli degli ultimi 2 km, in realtà accelerazioni e niente di più, non si possono configurare come “agonismo vero”. Quel che più è beffardo è che, sull'ultima salita, è arrivato anche il sole...
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Dove seguire in tv e streaming il Giro d'Italia

Il Giro d'Italia 2023 sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Giro d'Italia in DIRETTA INTEGRALE, dal km 0, in streaming su Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
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