Valverde indignato
DaEurosport
Pubblicato 12/02/2009 alle 12:04 GMT+1
Il corridore spagnolo si dice "indignato" per il richiamo del Coni. "Non ho fatto niente di male", ha dichiarato Valverde
Alejandro Valverde non ci sta e ri-spedisce al mittente le accuse di "doping o tentato doping" mosse nei suoi confronti dal Coni. L"organizzazione che cura lo sviluppo e la promozione dello sport in Italia ha convocato Valverde (la notizia è di ieri, ndr) per il 16 febbraio prossimo presso la sede di Roma del Coni allo Stadio Olimpico.
Il corridore della Caisse d'Epargne dovrà spiegare (in seguito ai risultati di un esame incrociato sangue-urine effettuato dal Coni e a cui Valverde si era sottoposto il 21 luglio 2008 durante la "tappa italiana" del Tour de France, ndr) la corrispondenza tra il suo Dna e quello di una sacca di sangue sequestrata al dottor Eufemiano Fuentes nell'ambito dell'Operacion Puerto.
Fuentes, così come abbiamo già scritto, era insieme a Manolo Saiz - arrestato quando ricopriva il ruolo di direttore sportivo della Liberty Seguros - a capo di un'organizzazione che si dedicava alla gestione delle auto-emotrasfusioni, ma anche alla vendita di alcune sostanze dopanti, come per esempio l'Epo.
La replica all'intera vicenda del diretto interessanto, Alejandro Valverde, arriva tramite le pagine di "Marca". "Ribadisco ancora una volta la mia disponibilità a comparire davanti a qualunque organismo per chiarire la mia posizione - ha detto il corridore spagnolo -, ma non posso fare a meno di manifestare sorpresa e indignazione per quello che i media italiani hanno pubblicato".
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