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Tour de France - Pogacar crolla sul Col de la Loze! Vingegaard stacca lo sloveno di sei minuti, Gall vince la tappa

Marco Castro

Aggiornato 20/07/2023 alle 00:15 GMT+2

TOUR DE FRANCE - La tappa regina della Grande Boucle 2023 è quella della disfatta di Tadej Pogacar, che si stacca ben presto sul temibile Col de la Loze e chiude a oltre sei minuti da Jonas Vingegaard. Il danese ha le mani sulla generale, dove ora ha 7'35'' sul rivale. A trionfare a Courchevel è Felix Gall, che arriva tutto solo dopo aver staccato gli altri fuggitivi sull'ultima salita.

Gall evita il ritorno di Yates e Vingegaard, la tappa regina è sua: rivivi l'arrivo

Se la cronometro di Combloux aveva indirizzato un Tour de France 2023 fino a quel punto estremamente equilibrato, la penultima tappa di montagna chiude la maglia gialla nella cassaforte di Jonas Vingegaard con dieci mandate. Il rivale Tadej Pogacar, infatti, crolla sul tratto più duro del Col de la Loze e arriva al traguardo a quasi sei minuti dal danese, che non ha nemmeno bisogno di fare clamorosi sfracelli come il giorno precedente (anche se la sua progressione sull'ultima ascesa è impressionante). A cinque frazioni dagli Champs-Élysées, il campione in carica ha ora oltre sette minuti e mezzo di vantaggio sullo sloveno, fiaccato anche nel fisico dopo la botta morale del giorno precedente. Trionfi e cadute che non devono oscurare il capolavoro di Felix Gall, che entra nella fuga di giornata e premia il lavoro sontuoso del compagno Ben O'Connor, vincendo in solitaria sul traguardo di Courchevel dopo aver staccato gli altri attaccanti in salita. Il primo dei battuti è Simon Yates, mentre Pello Bilbao completa il podio staccando il rimontante ma affaticato Vingegaard sulla rampa finale. Frazione felice anche per Giulio Ciccone, sempre in maglia a pois dopo aver fatto incetta di punti sui primi tre GPM.
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Crollo verticale di Pogacar! Arriva a 5'45'' da Vingegaard: rivivi l'arrivo

L'ordine d'arrivo

1. F. GALL (AG2R Citroen)4h49'08''
2. S. YATES (Jayco AlUla)+34''
3. P. BILBAO (Bahrain - Victorious)+1'38''
4. J. VINGEGAARD (Jumbo-Visma)+1'52''
5. D. GAUDU (Groupama - FDJ)+2'09''
6. T. JOHANNESSEN (Uno-X)+2'39''
7. C. HARPER (Jayco AlUla)+2'50''
8. R. MAJKA (UAE Emirates)+3'43''
9. A. YATES (UAE Emirates)st
10. W. KELDERMAN (Jumbo-Visma)+3'49''
12. J. HINDLEY (BORA - hansgrohe)+4'25''
15. C. RODRIGUEZ (INEOS Grenadiers)+4'54''
22. T. POGACAR (UAE Emirates)+7'37''

La cronaca

Dopo la clamorosa prova di forza di Jonas Vingegaard nella cronometro di Combloux, il Tour de France riparte con quella che da molti è considerata la tappa regina: 5400 metri di dislivello e quattro GPM tra Saint-Gervais Mont-Blanc e Courchevel, con fari puntati sull'atteso Col de la Loze. Un salita monstre di quasi trenta chilometri, che con il suo apice situato a 2304 metri di altitudine rappresenta il punto più alto di questa edizione. Una frazione che fa gola a molti e infatti si sprecano subito gli attacchi, a partire da quello di Valentin Madouas al primo metro. È un giorno cruciale per Giulio Ciccone in ottica maglia a pois e l'abruzzese entra nel primo tentativo di fuga serio di inizio corsa. Con lui il compagno di squadra Mads Pedersen, il rivale Neilson Powless, Jonas Gregaard e Luka Mezgec. Le alte velocità spezzano il gruppo e per un attimo Adam Yates e Jai Hindley restano attardati, salvo rientrare in pochi minuti.
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Pogacar a terra! Si arrota con un compagno di squadra: si rialza e riparte

Comincia il primo GPM, Col de Saisies (1ª categoria di 13,4 km al 5,1%, con picco all'8,8%) e i cinque al comando hanno trenta secondi di margine. A inizio scalata, Tadej Pogacar è protagonista di una ruvida caduta, ma lo sloveno riesce a ripartire senza apparenti conseguenze. Dal gruppo maglia gialla si muovono altri corridori, che rientrano sulla testa della corsa. Tra questi, Simon Yates, Thibaut Pinot, Rafal Majka, Julian Alaphilippe e Mattias Skjelmose. Powless, intanto, fatica e si stacca. La Jumbo-Visma, che nei primi chilometri di salita aveva condotto l'inseguimento con il solo van Baarle, accende improvvisamente la miccia con un'accelerata clamorosa a due chilometri dalla vetta, a cui risponde solo il blocco UAE Emirates. Gli altri big devono faticare per riportarsi sotto, con Egan Bernal che si spende in prima persona. La squadra di Vingegaard chiude sulla fuga in un amen, ma al GPM Giulio Ciccone non viene impensierito da nessuno. L'abruzzese si prende dieci punti fondamentali per la classifica della maglia a pois e subito dopo lo scollinamento si invola in discesa insieme a uno scatenato Alaphilippe e a Neilands.
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Discesa folle di Alaphilippe! Ma Ciccone c'è: la maglia a pois non molla

Il terzetto scava un bel buco e alle loro spalle si forma un quartetto di primi inseguitori con Mattias Skjelmose, Jack Haig, Gregor Mühlberger e Kevin Vermaerke. Questi rientrano sui battistrada nella primissima parte della seconda salita di giornata, Cormet de Roselend (1ª categoria di 19,9 km al 6%, con picco al 9,7%). Ma a ruota tanti altri corridori si riportano sulla testa della corsa, formando un gruppone di 35 unità: Tiesj Benoot, Wilco Kelderman (Jumbo-Visma), Rafal Majka, Marc Soler (UAE Emirates), David Gaudu, Stefan Küng, Thibaut Pinot, Valentin Madouas (Groupama - FDJ), Magnus Cort, Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost), Julian Alaphilippe, Dries Devenyns (Soudal - Quick Step), Pello Bilbao, Jack Haig (Bahrain - Victorious), Giulio Ciccone, Mattias Skjelmose (Lidl Trek), Ben O'Connor, Felix Gall, Nans Peters (AG2R Citroen), Rui Costa (Intermarché - Circus - Wanty), Guillaume Martin (Cofidis), Gregor Mühlberger (Movistar), Matthew Dinham, Kevin Vermaerke (dsm - firmenich), Hugo Houle, Krists Neilands, Nick Schultz (Israel - Premier Tech), Simon Yates, Lawson Craddock, Chris Harper (Jayco AlUla), Clement Champoussin, Simon Guglielmi (Arkea Samsic), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Tobias Johannessen, Jonas Gregaard (Uno-X).
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Ciccone fa 3 su 3 ai GPM: l'abruzzese fa il pienone di punti

La situazione si cristallizza su questa salita, dove sia i battistrada che il gruppo procedono a velocità regolare. Giulio Ciccone può così prendersi anche questo GPM senza patemi e di fatto mettere una bella X sull'obiettivo di giornata, anche se la tappa è ancora lunga. Il gruppo maglia gialla scollina a 1'35''. Nella lunga discesa seguente, i battistrada guadagnano terreno e approcciano la Côte de Longefoy (2ª categoria di 6,6 km al 7,5%, con picco al 9,7%) con quasi tre minuti di margine. Come nei due precedenti, nessuno ha interesse a sfidare Ciccone al GPM e il corridore della Lidl Trek incamera altri cinque punti. La situazione resta stabile nella discesa seguente, dove però va registrata la caduta di Egan Bernal nel gruppo maglia gialla. La BORA di Hindley e la INEOS di Rodriguez contribuiscono all'inseguimento visto che Bilbao e Simon Yates, rivali dei loro capitani, continuano ad avere un ottimo gap. Il Col de la Loze (hors catégorie di 28,1 km al 6%, con picco al 24%) si presenta sotto le ruote dei battistrada quando mancano 34,5 chilometri al traguardo.
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Occhio alla discesa! Bernal finisce a terra da solo: si rialza a fatica

Il gruppo di testa perde subito diversi pezzi e tra gli altri si staccano anche Ciccone, Skjelmose, Alaphilippe e Uran. A tirare sono Haig per Bilbao e soprattutto O'Connor per Gall. Oltre a questi quattro, resistono anche Benoot, Kelderman, Majka, Pinot, Madouas, Gaudu, Martin, Simon Yates, Harper, Johannessen, Schultz e Dinham. Dietro, invece, lavora la INEOS con Fraile e Castroviejo, ma la loro andatura non è tale da recuperare terreno nei confronti dei battistrada. Ai -15, Simon Yates manda Harper ad aumentare l'andatura, scremando ulteriormente il gruppetto. Poco dopo, qualche centinaio di metri più indietro, IL momento di questa tappa. Tadej Pogacar, scavato in volto e visibilmente affaticato anche per il gran caldo, si stacca dal gruppo dei migliori quando per loro mancano ancora otto durissimi chilometri di salita.
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A Pogacar si spegne la luce! Si stacca da Vingegaard ai -7,8 km dal GPM

Vingegaard si guarda intorno per un istante, poi manda Kuss a tirare. Coi due Jumbo resta solo Adam Yates, che ha un podio da difendere e non può aiutare più di tanto Pogacar. Così è Marc Soler ad accompagnare Tadej nel calvario verso la cima. Poco dopo, Felix Gall saluta i pochi compagni d'avventura rimasti e si invola in solitaria. Siamo ai -13. Dietro all'austriaco si forma un nuovo terzetto con Simon Yates, Harper e Majka. A circa cinque chilometri dal GPM, Vingegaard lancia l'assalto per tentare di vincere la tappa. Il danese rimonta velocemente e recupera tanti dei fuggitivi di giornata, prima di ritrovare Kelderman. Il neerlandese gli dà una mano, ma a un certo punto i due si devono fermare. Il motivo? C'è troppa gente in strada e la moto davanti a loro cade.
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Clamoroso! Vingegaard deve fermarsi: una moto è caduta davanti a lui

L'imprevisto toglie un po' di brio alla maglia gialla, che a quel punto vede allontanarsi il sogno vittoria. Anche perchè Gall e Simon Yates, rimasto da solo all'inseguimento dell'austriaco, non sono per nulla fermi in salita. Il corridore della AG2R scollina con 23 secondi sul britannico e si lancia in discesa. Vingegaard passa con Bilbao e Gaudu a 1'23''. Pogacar è già in ritardo di cinque minuti rispetto al danese. La picchiata è rapidissima e Gall la affronta senza paura, mantenendo sempre intatto il vantaggio. Nemmeno l'infida e tremenda rampa finale ferma l'austriaco, che va a prendersi il successo più prestigioso della sua ancor giovane carriera. I corridori arrivano alla spicciolata, stremati. Ma c'è chi trova la forza per esultare: sono i compagni di squadra Jonas Vingegaard.
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Anche Vingegaard è sfinito all'arrivo! Il danese si stacca da Bilbao e si piazza 4°

Dove e quando seguire il Tour de France 2023 in Diretta tv e live streaming

Il Tour de France 2023 sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Tour de France in DIRETTA INTEGRALE, dal km 0, in streaming su Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
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Da Bilbao a Parigi: tutte le tappe e il percorso del Tour 2023 in 3D

A quanto ammonta il montepremi?

Per questa edizione 2023 gli organizzatori hanno mantenuto il montepremi degli anni passati, con il vincitore del Tour de France che guadagnerà 500 mila euro, quasi il doppio del vincitore del Giro d'Italia. 11 mila euro al vincitore di una singola tappa, 20 mila euro al supercombattivo dell'edizione. Ecco il montepremi completo.
PiazzamentoPremi
500.000
200.000
100.000
70.000
50.000
23.000
11.500
7.600
4.500
10°3.800
11°3.000
12°2.700
13°2.500
14°2.100
15°2.000
16°1.500
17°1.300
18°1.200
19°1.100
Dal 20° al 160°1.000
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Il montepremi completo della Grande Boucle: al vincitore 500 mila euro!

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Vingegaard, Pogacar e non solo: i 5 favoriti della Grande Boucle

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Da Puy de Dome al Col de la Loze: le tappe imperdibili della Grande Boucle

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