Volta a Catalunya - Evenepoel ci prova con tre attacchi, ma Roglic è impassibile e vince a Lo Port

Di nuovo Evenepoel contro Roglic, dopo la vittoria dello sloveno a Sant Feliu de Guíxols e il successo del belga a La Molina. L'ultimo tappone di montagna aveva visto il Campione del Mondo molto più pimpante del rivale e ci aspettavamo che fosse proprio il capitano della Soudal Quick Step ad attaccare a più riprese. Questo è effettivamente successo nella salita finale di Lo Port, con tre attacchi di Remco, ma Roglic ha risposto presente a tutti gli scatti lasciando sfogare il rivale. Per poco non ne approfittava anche uno stoico João Almeida, ma all'ultimo Roglic ha messo la freccia e si è presa una fantastica vittoria lanciando un segnale in vista del Giro d'Italia. Chi non è andato benissimo, invece, è stato Giulio Ciccone che già ad inizio salita era scivolato nelle ultime posizioni. Il corridore abruzzese si è poi staccato alla prima accelerazione di Evenepoel, finendo a 1'28'' dal vincitore. Piazzamento che l'ha fatto scendere dal 3° al 7° posto in classifica generale.

Ai -149 km dal traguardo parte la fuga di giornata, con l'azione di Guillaume Martin (Cofidis), Ethan Hayter (Ineos Grenadiers) e Grmay (Jayco AlUla) proprio ai piedi dell'Alt de Bot. Martin si prende i punti del GPM ma, ad un certo punto, si stacca Ethan Hayter che si fa riassorbire dal gruppo. Dal plotone, invece, parte un altro drappello composto da Amezqueta (Caja Rural), Azurmendi (Euskaltel Euskadi) e il terzetto Parra, Castrillo e Carretero (Caja Rural) che raggiunge il duo di testa. 2' di vantaggio per la fuga sul gruppo guidato dalla Soudal Quick Step di Evenepoel. Guillaume Martin passa per primo anche sul Coll de Som e poi si rialza non volendo disperdere altre energie, immaginandosi un rientro del gruppo.

Così è, col gruppo che neutralizza la fuga a 6,7 km dall'arrivo, raggiungendo anche Grmay, l'ultimo a rimanere al vento. All'inizio della salita non c'è solo la Soudal Quick Step in testa, ma provano a fare un po' d'andatura anche la Bahrain Victorious di Mikel Landa e la Bora Hansgrohe di Jai Hindley. Si staccano subito corridori come Geraint Thomas, Bernal, Guillaume Martin, mentre sembra fare un po' di fatica Ciccone in fondo al gruppo dei migliori.

Evenepoel piazza il primo scatto a 4,6 km dall'arrivo, ma Roglic risponde senza scomporsi. C'è anche Marc Soler che non aspetta invece Almeida. Il portoghese fa da sé e rientra da solo, ma Evenepoel ci prova ancora. Roglic è pimpante e segue come un'ombra il belga, ma attenzione proprio al portoghese che non molla e si fa portare su da Soler. Evenepoel piazza un'altra bordata ai 300 metri, ma è troppo presto per fare la differenza venendo rimontato e superato da Roglic che riesce anche a dare 6'' al suo rivale più l'abbuono.