E' la giornata delle imprese: Fabio Aru vince la Vuelta, Plaza Molina la tappa

Lo avevamo detto a gran voce. Credevamo nell'Astana, nonostante il lavoro del team kazako fosse stato a dir poco discutibile nelle ultime giornate. La Giant però non aveva una squadra da alta montagna e Dumoulin ha pagato il fatto di rimanere solo sulla penultima salita, perdendo oltre alla maglia rossa anche il podio finale della Vuelta. Quest'oggi l'Astana è stata perfetta, riuscendo a piazzare Zeits e Luis León Sánchez in fuga, utilissimi nel momento in cui bisognava spingere e incrementare il proprio vantaggio su Dumoulin. Il classe '90 infatti sembrava aver rimontato nella fase in discesa, ma il lavoro di Zeits prima e di Sánchez poi ha demolito tutte le velleità dell'olandese che era rimasto solo senza potenziali alleati. Ma tutti nella squadra di Martinelli meritano l'applauso, da un Vanotti che aveva dato forfait ma si è comunque presentato alla partenza per far morale, a uno straordinario Landa che ha dato quella marcia in più sul Puerto de la Morcuera. Una menzione speciale va fatta però alla Lampre, squadra capace di andare ad agguantare la sua seconda tappa in questa Vuelta. Dopo Nélson Oliveira, arriva infatti il successo di Rubén Plaza Molina che con una fuga in solitaria di 114 km è riuscito ad alzare per primo le braccia al cielo sul traguardo di Cercedilla. Insomma, una giornata di imprese!

38 CORRIDORI IN FUGA - Ultima giornata di montagna e parte subito una fuga composta da ben 38 corridori all’attacco. Rubén Plaza Molina e Valerio Conti cercano il successo per la Lampre mentre l’Astana di Fabio Aru riesce a piazzare nella fuga Zeits e Luis León Sánchez. La Giant-Alpecin mantiene la squadra compatta mentre la Movistar cerca il colpaccio puntando sulle azioni di Andrey Amador, Giovanni Visconti, Fran Ventoso e José Joaquín Rojas come punti di riferimento per i suoi sull'ultima salita. Al primo scollinamento di giornata parte da solo Rubén Plaza Molina (-114 dal traguardo) che dopo il secondo posto sul Puerto de Navacerrada va alla ricerca della vittoria personale dopo l’affermazione di quest’anno al Tour de France (la 16esima tappa da Bourg-de-Péage a Gap).

L’IMPRESA DI PLAZA MOLINA - Il corridore della Lampre va a scollinare per primo su tutti i GPM di giornata, ma ormai la maglia a pois di miglior scalatore è matematicamente assegnata ad Omar Fraile della Caja Rural. Lo spagnolo punta alla vittoria ma al suo inseguimento vanno José Gonçalves (CJR), Alessandro De Marchi (BMC), Giovanni Visconti (MOV) e Matteo Montaguti (ALM). Il primo a staccarsi è il corridore dell’Ag2r, poi sono solo De Marchi e Gonçalves a tentare la rimonta ma Plaza riesce sempre a mantenere almeno un minuto di vantaggio, giungendo così al traguardo in solitaria facendo vincere alla Lampre la seconda tappa di questa Vuelta dopo l’affermazione di Nélson Oliveira nella 13esima frazione.

Tutta la gioia della Lampre...

ARU PARTE AI -49 KM - Sulla penultima salita si scatenano invece i big della classifica. Il primo ad aumentare l’andatura è Mikel Landa che tasta la condizione di tutti gli avversari, Dumoulin si stacca ma riesce subito a riprendere le ruote di Fabio Aru mentre il primo ad ammainare bandiera bianca è Alejandro Valverde. Ai -42 km c’è una nuova azione degli Astana e questa volta Fabio Aru riesce a fare la differenza con Dumoulin che non risponde e che perde così le ruote dei migliori insieme a Nieve. In discesa l’olandese prova a recuperare i 20’’ lasciati in salita, il corridore della Giant sembra rientrare ma gli Astana ritrovano per la loro strada Zeits che aiuterà Aru e il suo gruppetto a guadagnare secondi preziosissimi per la classifica generale. Per Dumoulin è il k.o. decisivo con l'olandese che non si riprende e avendo il solo Nieve come 'alleato' va a perdere anche il podio: ed ecco che ci provano a questo punto Quintana e Majka che scattano ai -19 dal traguardo per assicurarsi il 3° posto. Purito Rodriguez non risponde ma riesce insieme a Losada e Vorganov a contenere lo svantaggio e mantenere così la seconda posizione nella generale. Aru giunge sul traguardo con qualche secondo di ritardo, non è fatica, è solo la gioia che il sardo condivide con Luis León Sánchez uno degli uomini decisivi della tappa di oggi. A 25 anni il sardo raccoglie così una vittoria fantastica dopo il 2° posto conquistato al Giro d'Italia: dietro di lui si piazzano quindi Purito e Majka che svetta al terzo posto completando il podio, Quintana 4° mentre Dumoulin scende fino al 6° posto, Pozzovivo resta 11esimo.

Arrivano dei complimenti d'eccezione per Fabio Aru...

Onore comunque allo sconfitto, per una Vuelta incredibile...

Un po' di euforia nella redazione di Eurosport...