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Tutti attaccano Froome, ma il britannico guadagna 21'' su Nibali! Aru ci prova, ma vince Armée

Luca Stamerra

Aggiornato 08/09/2017 alle 00:29 GMT+2

Tappa non durissima, ma si fa sentire la stanchezza degli ultimi due giorni. Contador, de la Cruz, Fabio Aru, anche Nibali: tutti attaccano Froome ma nel finale è proprio il britannico a guadagnare sul suo diretto rivale per la classifica generale (1'37'' il suo vantaggio ora). Prima vittoria da professionista per Sander Armée, terzo successo alla Vuelta per la Lotto Soudal.

Contador, Froome, Woods - Vuelta 2017 stage 18 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Nibali era riuscito a rosicchiare 42'' nella tappa di Los Machucos, preambolo interessante prima della super sfida sull'Angliru. In questa Vuelta, però, ogni tappa nasconde un'insidia e Froome è riuscito a rispondere presente, rimettendosi subito in sesto dopo le difficoltà del giorno precedente. Lo attacca la Katusha in blocco, partono Aru e Miguel Ángel López, poi Contador e de la Cruz, anche Nibali abbozza uno scatto prima della discesa della terza salita, ma la Sky controlla e Froome resta lucido prima della salita finale, dove frulla tutti, distanziando Zakarin, Kelderman e soprattutto Nibali che paga sul traguardo 21''. La Vuelta non è ancora finita, ma questo colpo è importantissimo, anche dal punto di vista del morale. Applausi, e tanti, ancora una volta, per Gianni Moscon che torna ad essere l'angelo custode del britannico, andando a riprendere (quasi) tutti i corridori scattati. L'unico che ce la fa è Fabio Aru, che sul gruppo maglia roja guadagna 12'' e una posizione in classifica. Non è il massimo risultato, ma anche il sardo batte un colpo dopo le polemiche degli ultimi giorni (anche interne alla propria squadra). Tra gli italiani, da segnalare anche l'azione in fuga di Trentin che vince il traguardo volante, e si piazza 7° all'arrivo con altri punti guadagnati per cercare l'assalto alla maglia verde. L'uomo di giornata è però Armée che, a 31 anni, ottiene il suo primo successo da professionista: è uno dei fautori della fuga, screma il gruppo su tutte le salite e piazza l'attacco finale a 700 metri dal traguardo, 'facendo fuori' anche uno come Lutsenko, bravissimo!

20 uomini in fuga, la Sky lascia fare

Prima ora di corsa abbastanza veloce, considerando il percorso con poca pianura, con diversi tentativi di fuga non andati a buon fine a causa della volontà del gruppo di mantenere la situazione stabile. Il più attivo è Bob Jungels, ma il corridore della Quick Step non riesce a fare la differenza sui sali e scendi della prima parte di tappa. Dopo i primi 50 km, parte un drappello di 20 corridori con il gruppo maglia roja che - questa volta - lascia semaforo verde: all'attacco, tra gli altri, ci sono Matteo Trentin (per la classifica a punti), il suo compagno Alaphilippe, De Marchi, Visconti, Mohoric, la coppia Rojas-Soler, Armée, Gougeard, Roux, Cort Nielsen e Lutsenko, tutti corridori che hanno già vinto tappe alla Vuelta o che sono stati molto partecipi in questa edizione. La Sky non batte ciglio, e concede anche 13 minuti di vantaggio ai 20 di testa.

Trentin si prende i punti dello sprint, Rojas quelli del GPM, poi vince Armée

Per la vittoria di tappa, dunque, è un discorso per 20 corridori, 8 dei quali hanno già vinto alla Vuelta. Occhio a Rojas che scollina per primo sui primi due GPM di giornata (portandosi in terza posizione nella classifica scalatori), mentre Trentin è bravo a fare suo lo sprint intermedio di Sobrelapeña portando a casa 4 punti. Dopo la terza salita, restano solo 5 corridori in testa con Lutsenko, Armée, Gougeard, Soler e Alaphilippe a mantenere un certo ritmo, più staccati invece De Marchi e Visconti. Bravo Armée a fare l'andatura prima ancora dell'attacco dell'Alto de Santo Toribio de Liébana, cercando di scremare il gruppetto per non farsi superare poi in un'eventuale volata. Abdicano Soler e Gougeard, anche Alaphilippe si pianta all'inizio della salita, e solo Lutsenko riesce a tenere le ruote del belga. Da dietro prova a rimontare Visconti, ma Armée è troppo forte con il corridore della Lotto Soudal che stacca anche Lutsenko a 700 metri dall'arrivo, andando a vincere in solitaria sul traguardo di Liébana, centrando il primo successo in carriera da professionista. Tris per la Lotto Soudal che contava anche due successi di tappa con Marczynski. Arrivano, poi, staccati Lutsenko, Visconti, Gougeard, Rojas, De Marchi e un grande Trentin che si piazza al 7° posto, conquistando altri 9 punti (ora nella classifica a punti conta un ritardo di 16 lunghezze da Froome).
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Attacchi di Aru e Contador, nel finale Froome distanzia Nibali

La Sky addormenta la corsa, ma dietro non stanno a guardare con la Katusha che tenta un attacco di squadra sulla seconda salita di giornata. Haller allunga il plotone, e si forma un drappello di 4 uomini Katusha con Zakarin che spera così di far saltare il banco, magari guadagnando qualcosa su Kelderman e perché no anche su Nibali. È proprio la Bahrain Merida a rispondere presente, con Antonio Nibali ad incaricarsi di fare l'andatura per stoppare il trenino Katusha. Chiaro segnale, comunque, che non sarà una giornata facile: si sgancia dal gruppo anche Luis León Sánchez che permette a Fabio Aru di partire da lontanissimo, quando mancano ancora più di 35 km all'arrivo.
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Il sardo riesce a prendere un po' di margine, da dietro ci sono anche gli attacchi di Alberto Contador e Miguel Ángel López (che ci provano per ben due volte), ma i due vengono stoppati da un immenso Gianni Moscon. Aru riesce a guadagnare in discesa, ci prova anche Nibali prima dello scollinamento, ma ancora una volta la Sky fa la voce grossa con Froome che può contare ancora su Moscon, Nieve, David López e Poels. Sulla terza salita, gli ennesimi scatti di Contador e MÁ López, ci prova anche de la Cruz ma nessuno riesce a sfuggire dalla morsa del Team Sky. Si decide tutto sull'Alto de Santo Toribio de Liébana, dove Contador ci riprova, con un Froome alla sua ruota pronto a partire. Ai 500 metri dall'arrivo, ecco la frullata del britannico che riesce a distanziare Nibali, poi anche Kelderman e Zakarin. Solo Contador e Woods riescono a stare al passo del corridore della Sky, che rimette le cose al loro posto dopo le difficoltà patite a Los Machucos, guadagnando su Nibali 21'' prima dell'Angliru.
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Ordine d'arrivo

1. Sander ARMÉE (LTS) 4h09'39''; 2. Alexey LUTSENKO (AST) +31''; 3. Giovanni VISCONTI (TBM) +46''; 4. Alexis GOUGEARD (ALM) +1'02''; 5. José Joaquín ROJAS (MOV) +1'06''; 6. Alessandro DE MARCHI (BMC) +1'19''; 7. Matteo TRENTIN (QST) +1'21''; 20. Fabio ARU (AST) +9'56''; 21. Alberto CONTADOR (TFS) +10'08''; 23. Chris FROOME (SKY) +10'08''; 24. Wilco KELDERMAN (SUN) +10'12''; 25. Ilnur ZAKARIN (KAT) +10'12''; 28. Vincenzo NIBALI (TBM) +10'29''

La classifica generale

1. Chris FROOME (SKY) 72h03'50''; 2. Vincenzo NIBALI (TBM) +1'37''; 3. Wilco KELDERMAN (SUN) +2'17''; 4. Ilnur ZAKARIN (KAT) +2'29''; 5. Alberto CONTADOR (TFS) +3'34''; 6. Miguel Ángel LÓPEZ (AST) +5'16''; 7. Michael WOODS (CDT) +6'33''; 8. Fabio ARU (AST) +6'33''; 9. Wout POELS (SKY) +6'47''; 10. Steven KRUIJSWIJK (TLJ) +10'26''
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