Van Aert cade a 10 metri dall'arrivo, ma batte van der Poel un anno dopo! È un cross folle quello di Benidorm

È solo la seconda edizione del cross di Benidorm, ma ne abbiamo già viste di tutti i colori sul tracciato spagnolo che, ovviamente, differisce molto dai percorsi belgi e neerlandesi. L'anno scorso partì proprio da Benidorm la risalita di van der Poel che invertì la tendenza su van Aert, che era il dominatore della scorsa stagione, questa volta è van Aert a rompere la serie vincente di VDP che fino a Zonhoven le aveva vinte tutte, con un 10 su 10 storico. Ma, a parte l'epilogo opposto, è successo di tutto in questa gara. Sia il belga che il neerlandese hanno avuto difficoltà alla partenza, sono riusciti a rientrare sulla testa della corsa, se le sono date di santa ragione, poi si sono uniti alla contesa anche Pidcock e Vanthourenhout. Sì proprio Vanthourenhout, vincente a Zonnebeke il giorno prima, e comunque competitivo nonostante il trasferimento. E, nella confusione generale, van der Poel è finito a terra al penultimo giro dando semaforo verde a van Aert. WVA ha preso il regalo ne ha approfittato, anche se lui stesso è caduto ad un paio di curve dal traguardo prendendosi molta paura. In classifica è Iserbyt a fare il colpaccio perché giunge al traguardo prima di Nieuwenhuis e si porta a +34 dal Campione nazionale neerlandese. Con 40 punti ancora a disposizione, è quasi fatta per il Campione nazionale belga.

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Pronti, partenza e van Aert e van der Poel accusano subito dei problemi. A van Aert non entra bene il pedale allo start e scivola subito in fondo al gruppo, va ancora peggio a van der Poel che ha un problema meccanico e deve cambiare bici, ripartendo dalla 20a posizione. Davanti, invece, Iserbyt controlla Nieuwenhuis. WVA e VDP fanno partire la rimonta: il belga sfrutta il muro in asfalto per passare tutti e ritrovarsi in testa al termine del secondo giro. Ci mette un po' di più van der Poel, ma anche il Campione del mondo torna davanti al giro successivo.

Anzi, van Aert sembra un po' più stanco dopo aver tirato per un giro intero per tenere indietro van der Poel, ma il neerlandese riparte subito e attacca il suo rivale proprio sul muro. Ne restano 5: van Aert, van der Poel, Nieuwenhuis, Iserbyt e Nys, ma non sono lontani Pidcock e Vanthourenhout. Iserbyt è vittima di una foratura, perde contatto anche Nieuwenhuis all'ennesima accelerazione di van der Poel, ma van Aert non molla. Intanto si accodano anche Pidcock e Vanthourenhout e comincia un'altra corsa.

Pidcock fa come van der Poel: rientra e attacca subito, sperando che VDP e WVA restino a marcarsi dando una chance al britannico. L'azione di Pidcock, però, dura poco e si stacca nuovamente perché costretto ad un pit-stop. Restano van der Poel, van Aert e Vanthourenhout, ma rientrano ancora da dietro. Al penultimo giro cade van der Poel e van Aert ne approfitta per andarsene.

Vanthourenhout non molla, ma si deve arrendere definitivamente su quel muro in asfalto che i Big 3 riescono sempre a mangiarsi. Quando sembra fatta, van Aert cade risalendo in bici dopo le tavole, ma riesce comunque ad arrivare al traguardo in tempo prima della rimonta di Vanthourenhout.

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