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Gli 80 anni di Al Pacino: da "Ogni maledetta domenica" a Joe Paterno, ecco la sua anima sportiva

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 25/04/2020 alle 22:02 GMT+2

Dopo avere scaldato i cuori di tantissimi appassionati del cinema sportivo con il film del 1999 diretto da Oliver Stone, il grande attore e regista statunitense si era rituffato nel mondo del football americano nel 2018 impersonando Joe Paterno, lo storico coach di Penn State entrato nella storia per essere l'allenatore più vincente di sempre, in un film per la tv.

Al Pacino in "Ogni Maledetta Domenica"

Credit Foto Other Agency

Quei quattro minuti di discorso nello spogliatoio in "Ogni maledetta domenica" hanno probabilmente ispirato migliaia di allenatori di qualsiasi disciplina, rendendo quel film e la carismatica figura di Al Pacino un must per qualsiasi appassionato di sport. Per il grande attore e regista statunitense, che oggi (sabato 25 aprile) compie 80 anni, era stata quella la prima, storica incursione nel mondo del football americano. Avrebbe bissato l'esperienza diversi anni più tardi, per la precisione nel 2018, impersonando in un film per la tv prodotto da HBO Joe Paterno, il coach più vincente nella storia di quello sport.
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Il discorso di Al Pacino in spogliatoio in "Ogni Maledetta Domenica"

Credit Foto Other Agency

Il film, intitolato semplicemente Paterno e diretto da Barry Levinson, aveva visto Al Pacino vestire i panni dello storico coach di Penn State University, una panchina tenuta per 45 lunghissime stagioni tra il 1966 e il 2011 che avevano portato Joe Paterno a diventare una figura di riferimento per lo sport collegiale statunitense.
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Joe Paterno durante una partita tra Penn State e Indiana University, 2012 (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

La fine della carriera del coach era stata però tanto traumatica e drammatica quando la sua lunga ascesa: era stato esonerato nel 2011 dopo la scoperta di una serie di abusi sessuali su minori perpetrata dal suo storico assistente, Jerry Sandusky, condannato a un minimo di 30 anni di carcere l'anno dopo. Paterno, mai coinvolto personalmente e direttamente negli abusi ma accusato di avere sistematicamente coperto i crimini del suo assistant, era scomparso il 22 gennaio 2012 (a due mesi di distanza dal suo licenziamento) in seguito all'aggravarsi di un cancro ai polmoni.

Il discorso motivazione di Al Pacino in "Ogni maledetta domenica"

Non so cosa dirvi davvero. Tre minuti, alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, fino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta
Io però non posso farlo per voi. Sono troppo vecchio. Mi guardo intorno, vedo i vostri giovani volti e penso certo che ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare. Si perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi da anche fastidio la faccia che vedo nello specchio
Sapete col tempo, con l'età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri, e così è il football. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo, capitelo. Mezzo passo fatto un po' in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloce o troppo lento e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo
In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra ci massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire
E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. In quei 10 centimetri davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che vi troverete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui
Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il football ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?
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