Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Alain Prost e Ayrton Senna, la storia di una grande rivalità sfociata in profonda amicizia

Daniele Fantini

Pubblicato 24/02/2019 alle 09:20 GMT+1

Compagni, rivali, amici. Il rapporto tra Alain Prost e Ayrton Senna è stato uno dei più controversi della storia della F1 e dello sport in generale: due campioni diversissimi con due carriere profondamente legate l'una all'altra, tra stima sfociata in odio, poi risorto in amicizia. Riviviamo questa storia appassionante in occasione del 64esimo compleanno di Alain Prost.

Ayrton Senna, Alain Prost, McLaren

Credit Foto Getty Images

Quella tra Alain Prost e Ayrton Senna è la storia di una delle più grandi rivalità sportive di sempre, un contrasto pieno e totale, in pista, al di fuori, e nel cuore dei tifosi, divisi tra due personalità così forti e differenti ma capaci di stregare gli appassionati di quel mondo delle corse ancora romantico, quando il manico contava ancora tanto quanto (o forse più) del motore che lo spingeva. In parallelo, è una storia di grande rispetto e ammirazione, sfociato poi in vera amicizia al calar del sole, quando Prost, ormai sazio dopo il quarto titolo mondiale, si ritirò a vita privata e (finalmente) comprese che la scintilla che muoveva Senna non era altro che un feroce desiderio di batterlo, perché Prost era l'unico avversario che considerava "degno". E non esiste, al mondo, un attestato di stima più grande di questo.
StagioneAlain ProstAyrton Senna
19882° - McLaren1° - McLaren
19891° - McLaren2° - McLaren
19902° - Ferrari1° - McLaren
19915° - Ferrari1° - McLaren
1992-4° - McLaren
19931° - Williams2° - McLaren
*Tra il 1988 e il 1993, Alain Prost e Ayrton Senna hanno vinto cinque Mondiali e raccolto quattro secondi posti, sancendo un binomio indimenticabile nella storia della F1.

Il Mondiale di Senna e i primi screzi

1988. Alain Prost è al suo quinto anno in McLaren, reduce da un'annata sofferente (chiusa con il trionfo di Nelson Piquet) che ha oscurato il suo storico back-to-back degli anni precedenti. Ma la scuderia inglese, che ha strappato Ayrton Senna alla Lotus, si ripresenta con un pacchetto completo destinato a dominare. La McLaren vince 15 GP su 16 (con la sola eccezione di Monza, dove festeggia la Ferrari di Gerhard Berger), 7 con Prost e 8 con Senna, che si laurea campione del mondo per la prima volta anche se con meno punti complessivi del compagno, ma favorito dalla regola degli scarti, una norma che tiene in considerazione soltanto gli 11 migliori risultati raccolti da ogni singolo pilota per stilare la classifica finale.
Dopo qualche tentennamento per l'infrazione da parte di Senna di una regola non scritta sugli attacchi tra compagni di squadra al primo giro, il rapporto iniziale di grande stima e rispetto reciproco si incrina nel GP del Portogallo, quartultimo appuntamento stagionale. Il brasiliano stringe il compagno contro il muretto del rettilineo dei box per difendersi da un tentativo di sorpasso, ma nonostante Prost riesca nella manovra e a vincere poi la corsa, esterna pubblicamente la sua disapprovazione.

L'incidente di Suzuka e il trionfo di Prost

L'anno successivo è ancora dominio McLaren, e il rapporto tra i due, diversissimi sotto tanti aspetti caratteriali, si trasforma in odio neanche troppo malcelato. Prost è, per tutti, "il Professore", per quel suo approccio calcolato e analitico alle corse, quello stile di guida più conservativo che lo porta a una migliore gestione di gomme e motore, specialmente nei finali di gara. Senna, d'altro canto, è talento ed estroversione, un "animale" da corsa, capace di andare allo stesso ritmo anche sotto la pioggia, che Prost odia. I due sono destinati a cozzare, come succede concretamente a Suzuka, penultimo appuntamento della stagione, quando Prost, a 6 giri dalla conclusione, chiude la porta a Senna dopo la chicane del triangolo. Il contatto, malizioso e controverso, li mette fuorigioco entrambi e consegna a Prost il terzo titolo iridato grazie alla squalifica comminata a Senna, rientrato in pista con l'aiuto (vietato) dei commissari.
picture

Suzuka 1989: Alain Prost stringe Ayrton Senna e le due McLaren vengono a contatto. Senna viene squalificato per l'aiuto ricevuto dai commissari.

Credit Foto Getty Images

La "vendetta" di Senna a Suzuka

A fine stagione, Prost rompe con la McLaren nella stessa maniera burrascosa già vista in passato con la Renault e passa in Ferrari, prendendo il posto di Berger. Maranello, che ha pianto la scomparsa del patron Enzo due anni prima, non vince dal 1979 (Jody Scheckter), ma Prost risolleva la squadra schiacciando la concorrenza interna di Nigel Mansell. Il francese vince 5 GP, Senna centra 6 successi in McLaren e la resa dei conti arriva ancora a Suzuka, penultimo appuntamento della stagione. Senna, forte di 9 punti di vantaggio sul rivale, centra la pole position ma, in griglia, si ritrova sul lato meno gommato della pista. Prost ha lo spunto migliore in partenza, mette il muso davanti all'ingresso della prima curva ma si ritrova poi nella ghiaia, "speronato" da Senna, che consuma così la sua personalissima vendetta per quanto successo 12 mesi prima mettendo in bacheca il titolo.
Le corse sono fatte così. Qualche corsa finisce alla prima curva, qualche corsa finisce a 6 giri dalla fine. Esattamente un anno fa è successa una cosa molto spiacevole e triste nella mia carriera. per fortuna, non c'è niente di meglio del tempo per mettere le cose a posto - Ayrton Senna.
picture

L'incidente alla prima curva del GP di Suzuka 1990: la McLaren Ayrton Senna tampona la Ferrari di Alain Prost. Entrambi saranno costretti al ritiro.

Credit Foto Getty Images

L'addio di Prost e la riconciliazione

La rivalità, destinata a esplodere, si sgonfia invece l'anno successivo, quando Senna trionfa ancora davanti a Mansell e Prost abbandona la Ferrari alla penultima gara, disperato per la scarsa competitività della nuova vettura. Trascorso un anno sabbatico, Prost rientra in Williams nel 1993 e centra il suo quarto titolo davanti a Senna e al compagno di squadra Damon Hill. Alla vigilia del GP del Portogallo, terzultima gara della stagione, Prost annuncia il suo ritiro dalle corse. In Australia, alla chiusura del campionato, succede l'impensabile: Senna, che vince quella gara, fa salire Prost (secondo) sul gradino più alto del podio e lo abbraccia.
Voglio ricordare soltanto gli ultimi 6 mesi di Senna, quando ho finalmente capito chi fosse e perché si fosse sempre comportato in quel modo nei miei confronti. La sua unica motivazione era concentrarsi per battermi. E ora la posso prendere come un enorme complimento - Alain Prost.
picture

L'abbraccio tra Ayrton Senna e Alain Prost sul podio di Adelaide, ultima gara del francese. Prost lascia dopo aver conquistato il suo quarto titolo.

Credit Foto Getty Images

L'ultima gara di Senna

Senna e Prost restano in contatto nei mesi successivi, con il vano tentativo del brasiliano di convincere l'ex-compagno e rivale ad assumere un ruolo manageriale in federazione per occuparsi della sicurezza in gara, esternando le sue preoccupazioni per quello che poi diventerà il suo tragico destino. A Imola, terza gara della stagione 1994, Senna lo omaggia parlando in tv a TF1: "Un saluto speciale al mio caro amico Alain. Ci manchi, Alain". Senna perde la vita poche ore dopo su quella stessa pista, schiantandosi alla curva del Tamburello il 1° maggio 1994. Prost sarà tra coloro che porteranno la sua bara al funerale, ultimo e doveroso saluto a un grande avversario diventato poi grande amico.
Con Senna, è morta anche una parte di me, perché le nostre carriere sono sempre state profondamente legate l'una con l'altra - Alain Prost.
picture

Suzuka '88, quando Senna vinse il mondiale con meno punti di Prost

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità