F1, Charles Leclerc sulla questione razzismo negli Usa: “Ho sbagliato a stare in silenzio"
DaOAsport
Aggiornato 01/06/2020 alle 15:30 GMT+2
Dal nostro partner OAsport.it
Sono molte le polemiche e le considerazioni su quanto sta avvenendo negli Stati Uniti. L’uccisione di George Floyd da parte di un poliziotto bianco ha riacceso la fiamma delle divisioni razziali nella realtà americana, con manifestazioni anche violente da parte del popolo afroamericano. Situazione completamente diversa, invece, presso la contea di Miami-Dade, dove gli agenti di polizia si sono uniti a Coral Gables ai manifestanti pacifici in una preghiera per il 46enne, vittima di violenze da parte delle autorità.
In questo senso, Lewis Hamilton, campione del mondo di F1, ha fatto valere con forza il proprio parere, dicendo a chiare lettere che: “Vedo quelli di voi che stanno zitti, alcuni di voi sono le stelle più grandi eppure state zitti in mezzo all’ingiustizia. Nessun segnale da nessuno nel mio settore che ovviamente è uno sport dominato dal bianco. Sono una delle poche persone di colore lì, ma sono solo“. Una reazione forte quella di Lewis sui social.
In merito a questa situazione ha detto la sua anche il ferrarista Charles Leclerc:
Ad essere sincero, mi sono sentito fuori posto e a disagio a condividere i miei pensieri sui social media riguardo l’intera situazione ed è per questo che non mi sono espresso prima di oggi. E ho sbagliato completamente. Faccio ancora fatica a trovare le parole per descrivere l’atrocità di alcuni video che ho visto su internet. Il razzismo deve essere affrontato con azioni, non con il silenzio. È nostra responsabilità parlare contro l’ingiustizia. Non tacere.
Un parere quello del monegasco di vicinanza con chi vorrebbe una realtà meno ancorata a pregiudizi e ignoranza, facendo valere le ragioni non fingendo che la problematica non esista o sia frutto di strumentalizzazioni.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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