Ferrari nel limbo della finestra ridotta, Super Max Verstappen con la Red Bull rinnovata ora ha anche la macchina per lottare con la McLaren

F1 - Il sorpasso di Max Versappen al Tamburello su Piastri è stato decisivo, ma la rinnovata Red Bull ha mostrato anche passo. La Ferrari è tornata a due anni fa, quando la qualifica era il punto debole. Attese novità consistenti per Barcellona.

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Video credit: SNTV

Il Fattore Max cala sul Mondiale 2025 e inizia seriamente a turbare il sonno in casa McLaren. Che ha le sue certezze per quanto riguarda il titolo Costruttori, ma che si trova anche quest'anno a fare i conti con l'ingombrante presenza dell'olandese laddove vorrebbe gestire in casa propria la volata al titolo Piloti. Qualche settimana fa il mantra era "Meno male che c'è Verstappen" a tenere vivo un Mondiale che altrimenti sarebbe per l'appunto solo un affare interno a Woking. Dopo Imola, visto il passo della Red Bull, la lotta torna ad essere pienamente a tre, e chissà che non possa esserlo a maggior ragione dopo l'annunciato scossone che potrebbero portare le nuove regole sulle ali anteriori a Barcellona.

CRESCITA RED BULL

Vero che a decidere la gara di Imola è stato il sorpasso creato dal nulla di Verstappen su Piastri, ma un fattore non secondario è stato il passo tenuto dall'olandese sia dopo la conquista della leadership, sia dopo la ripartenza da safety car, quando ha nuovamente preso il largo sulle McLaren. Un passo che ha suscitato anche una certa malcelata sorpresa nei tecnici papaya, che hanno dovuto prendere atto di quanto le novità portate in pista dalla Red Bull (fondo rivisto e nuova ala anteriore) abbiano dato una grossa mano alla RB21 nella gestione del degrado gomme, decisamente più complicato nelle gare precedenti. Sorprendente anche la crescita della monoposto anglo-austriaca fra le libere di venerdì, quando sembrava inguidabile anche tra le mani di Max, e il Gp di domenica, in cui ha avuto un ritmo e un controllo del degrado invidiabili.

MAX PRONTO A RISCHIARE

L'impressione è che se Norris e Piastri, consapevoli di avere la miglior macchina in griglia, tendano soprattutto a marcarsi fra di loro in attesa di una inevitabile deflagrazione quando le circostanze li metteranno finalmente l'uno contro l'altro, Verstappen abbia scelto di vestire i panni dell'outsider che può prendersi qualche rischio in più. La staccata del Tamburello ne è l'emblema, la gestione delle strategie - in un certo senso - anche. L'obiettivo di Max è quello di stare più vicino possibile in classifica ai papaya boys fino a Barcellona, poi si vedrà se l'irrigidimento delle ali anteriori porterà realmente ad un livellamento delle prestazioni fra le macchine. Missione fin qui compiuta in pieno.
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Max Verstappen esulta dopo la vittoria sul prediletto tracciato di Imola che lo ha riportato sotto nel Mondiale

Credit Foto Getty Images

FERRARI, (POCHE) LUCI E (ANCORA TROPPE) OMBRE

In casa Ferrari si brancola ancora sostanzialmente nel buio, come ammesso soprattutto da Charles Leclerc. La SF-25 resta al momento un progetto ancora poco compreso, che ha un sicuro punto forte - la capacità di conservare bene le gomme in gara - ma ancora troppi punti deboli. In questa F1 in cui è fondamentale "mettere insieme tutto", come spesso ripetono tecnici e piloti, la rossa ha dei lampi limitati a poche particolari condizioni, che perpetuano la ricerca del potenziale da estrarre tanto cara a Vasseur ma frustrano oltremodo le ambizioni dei piloti. Ora il focus - dai problemi di carico e bilanciamento - sembra spostarsi sulla gestione della gomma in qualifica, effettiva zavorra delle ultime tre gare. Una macchina che fa il tempo con gomme usate per due week end di fila resta un mistero anche per chi l'ha ideata, e se la gara di Imola è stata se non altro una reazione d'orgoglio al sabato nefasto, i punti di domanda restano tanti e il margine di manovra per recuperare terreno si riduce sempre più.

A BARCELLONA IL PRIMO VERO PACCHETTO DI NOVITA'

Difficile trovare un punto di caduta fra la ormai stucchevole comprensione del progetto attuale e la necessità di svilupparlo adeguatamente. Vasseur ripete che prima di montare pezzi nuovi vada estratto il massimo dal pacchetto attuale, Leclerc ribadisce che più di così è difficile raschiare, e intanto gli avversari progrediscono (vedi il passo in avanti Red Bull a Imola, mentre McLaren ha pronto un sostanzioso step probabilmente per il Canada). Dopo il nuovo fondo di Jeddah, Maranello non ha portato più praticamente nulla, in attesa di capire in quale direzione andare. Ora però è fatalmente il momento delle scelte. Monaco - con la sua unicità tecnica e l'incognita dei due stop obbligatori - è una roulette, poi a Barcellona la Scuderia dovrebbe portare un fondo ulteriormente migliorato e nuove soluzioni aerodinamiche (anche sulle ali), mentre resta in sospeso l'ipotesi di una nuova sospensione posteriore per provare a stabilizzare il riottoso retrotreno della SF-25. Sarà comunque quello il momento in cui tirare una riga e capire se il 2025 resterà solo il Mondiale dei sogni infranti o se offrirà ancora qualche prospettiva.
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Leclerc: "La McLaren sembra più forte di noi, ma 'mai dire mai'..."

Video credit: Eurosport


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