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Non solo Ferrari, l’altro lato (noioso) della nuova F1: i sorpassi dove sono?

Alessandro Brunetti

Aggiornato 28/03/2017 alle 11:14 GMT+2

Vettel in trionfo, Ferrari che torna a vincere un Gran Premio, insomma una domenica trionfale per tutti i tifosi del Cavallino. Ma, dimenticando per un attimo i facili entusiasmi di un solo primo gran premio, non si può puntare il dito su un problema che potrebbe affossare ulteriormente l’entusiasmo degli ultimi aficionados di uno sport che negli anni ha già mietuto vittime causa noia mortale.

2017 Vettel al comando con la sua Ferrari

Credit Foto AFP

Vince la Ferrari: tutto bello, forse fin troppo...

Entusiasmo, più che giustificato ci mancherebbe, a mille. Titoloni sui giornali, campane in festa a Maranello, e un ritrovato amore per la Ferrari e per la Formula Uno. La primavera e soprattutto Sebastian Vettel hanno portato aria nuova in Italia, grazie al successo maturato in Australia nel primo GP del nuovo Mondiale. Ci voleva. Perché la Ferrari, indipendentemente da tifo e preferenze, è un patrimonio italiano e da sempre fa pulsare il cuore di milioni di tifosi, e non. Troppi i giorni di letargo, spazzati via dalla scossa di Melbourne griffata Vettel. Tutto bello dicevamo... E invece no. No, perché esiste anche l’altro lato di una medaglia che in Australia ha messo a nudo la cruda realtà. Lo spettacolo non c’è, anzi è sempre meno.
Il problema dei sorpassi è enorme, forse non lo è mai stato così in precedenza (Lewis Hamilton post gara)

La dura e reale realtà: dove sono sorpassi e spettacolo?

Lewis Hamilton non è stato l'unico pilota a lamentarsi del problema sorpassi dopo la gara di Melbourne. "E' davvero più difficile superare con queste vetture, perché c'è meno distanza di frenata, una minore zona di aderenza e minore degrado degli pneumatici", firmato Sergio Perez. E ancora: "C'è poca aria 'pulita' dietro le vetture e quindi è pressoché impossibile superare", opinione di Nico Hulkenberg. E infine anche Toto Wolff, Mercedes, ha espresso qualche perplessità: "Il sorpasso è un problema, anche se potrebbe essere un po’ dovuto anche al circuito di Melbourne". Certo, Melbourne storicamente non è un tracciato che si presta ai sorpassi, siamo solamente alla prima gara e quindi è presto per dare giudizi definitivi. Però, la sensazione è che si rischia di andare verso una situazione sempre più drammatica parlando di spettacolarità. Se già in passato la F1 era stata accusata di offrire sempre meno sorpassi e meno spettacolo, quest'anno con le nuove vetture e le nuove gomme (più larghe) e relativo maggior carico aerodinamico le manovre d'attacco saranno sempre più un miraggio.

Una manciata di sorpassi a Melbourne: che futuro ci aspetta?

Nel 2016, una delle migliori stagioni a livello di sorpassi, il totale fu di 866 per una media (su 21 gare) di 41,2 per gran premio. Un'involuzione di tendenza che faceva ben sperare, ma che il nuovo regolamento e questa prima gara australiana ha mestamente spazzato via. Insieme all'entusiasmo di piloti, tifosi e soprattutto affezionati che non seguono solamente scuderie e bandiere, ma vivono principalmente di quelle emozioni che questi bolidi hanno sempre regalato graffiando gli asfalti di tutto il mondo. A Melbourne si sono visti una manciata di sorpassi (numero reale!), dato che ovviamente si schianta contro il 41,2 di cui sopra. Melbourne è Melbourne, come detto, però la sensazione è sempre quella di una strada intrapresa senza via di uscita per riuscire a ricucire lo strappo circus e quei tifosi orfani di spettacolo ed emozioni. La Ferrari è stato e sarà spesso (almeno per milioni di tifosi italiani e non) un'ottima panacea, ma non certo sufficiente per la cura definitiva. E comunque, non per sempre.
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