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Ferrari, l'ultima vittoria risale a un anno fa: perché Spielberg può essere l'occasione giusta per una riscossa

Paolo Sala

Pubblicato 29/06/2023 alle 14:34 GMT+2

FORMULA 1 - Sul tracciato dello Spielberg la Rossa ha raccolto con Charles Leclerc l'ultimo successo nel 2022. Le caratteristiche della pista potrebbero dare impulso ai miglioramenti già visti in Canada, ma il favorito d'obbligo resta il padrone di casa Max Verstappen.

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Un anno dopo la Ferrari si ritrova in Austria, al Red Bull Ring, dove nel 2022 Charles Leclerc aveva centrato l'ultimo successo della Rossa. Poi, come noto, dall'Ungheria iniziarono le difficoltà, e la successiva introduzione della Direttiva 039 a Spa precipitò Maranello in una crisi tecnica di cui solo oggi, dopo il Gp del Canada 2023, si inizia a immaginare la fine. Un anno solare fra i peggiori della storia della Scuderia, che sarebbe salutare chiudere proprio tornando a vincere sullo splendido circuito ai piedi dello Spielberg, erede del vecchio Osterreichring. Utopia? Quasi certamente sì, ma Montreal ha regalato, oltre alle incoraggianti indicazioni tecniche, un boost di fiducia agli uomini di Fred Vasseur che potrebbe ben combinarsi con alcune caratteristiche del tracciato della Stiria. E la Sprint Race di sabato sembra fatta per offrire ai ferraristi un'occasione in più, sulla corta distanza, per provare a interrompere il lungo digiuno.
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Verstappen favorito d'obbligo

Naturalmente i favori del pronostico vanno al padrone di casa Max Verstappen, che sul circuito di proprietà della Red Bull punta deciso alla vittoria numero 101 del team. La RB19, nelle mani dell'olandese, è un rullo compressore. E' anzi il compagno Sergio Perez, oltremodo zoppicante nelle ultime tre uscite, a essere chiamato ad una pronta riscossa, possibilmente già affiancando il campione del Mondo in carica in griglia. Peraltro proprio il successo di Leclerc nel 2022, che qui superò per ben tre volte Verstappen in pista grazie - come cambiano i tempi - alla miglior gestione gomme della F1-75, rappresenta una ferita aperta sulla carne viva dell'olandese. Che non ha mai desiderato lasciare le briciole a chicchessia, figurarsi una vittoria in casa sua. Un fattore destabilizzante potrebbe essere il meteo, che prevede pioggia per venerdì quando si disputeranno le qualifiche. In una situazione di confusione può accadere di tutto, anche se in Canada Max ha dimostrato di gestire meglio di altri quel tipo di difficoltà.

Ferrari, la speranza c'è

Ciò detto, il Gp d'Austria è la migliore occasione che si presenti dinanzi alla Ferrari per provare un colpaccio in questa difficile prima parte di Mondiale 2023. Perché la pista è un condensato di "stop and go" su cui la SF-23 versione Evo ha mostrato velocità e ritrovato una insperata gentilezza sulle coperture, perché il tracciato è molto corto e potrebbe impedire fughe in avanti delle Red Bull, e perché il sabato c'è la Sprint Race da 100 km, che non ha ovviamente l'importanza della gara ma che può rappresentare una buona occasione per gli outsider, a partire dalla Ferrari. Peraltro nell'unica Sprint disputata quest'anno, a Baku, ha vinto sì una Red Bull, ma quella di Sergio Perez, che si è poi perso negli appuntamenti successivi. Naturalmente saranno poi Silverstone e Le Castellet, piste su cui si tornerà a misurare il degrado gomme, a misurare il vero miglioramento della SF-23 Evo che in Canada sembrava aver "dimenticato" il problema.

Nuovo fondo provato a Fiorano

Il team di Maranello ha sfruttato altri 100 chilometri, quelli del 'filming day' a Fiorano, per provare con Charles Leclerc un nuovo fondo da montare sulle due monoposto proprio in Austria. Nuovo fondo che – stando al resoconto dei britannici di RacingNews365 – presenta un bargeboard con la soluzione a gradino singolo, ma anche un bordo d’ingresso arrotondato per i convogliatori che dirigono l’aria verso il tunnel Venturi, una soluzione di ispirazione Red Bull. Del resto proprio Sergio Perez, andando a muro a Santa Devota nelle qualifiche del Gp di Monaco, ha permesso a tutti di 'spiare' il fondo della RB19 nel momento in cui è stata sollevata dalla gru del circuito. Un altro punto su cui Horner e Marko chiederanno conto al messicano a tempo debito. Testata da Carlos Sainz anche una nuova ala anteriore, progettata anch’essa sulla filosofia della dominante RB19. Del resto, con la Sprint Race in programma sabato, in Austria ci sarà una sola sessione di Libere.

Cosa aspettarsi da Aston Martin e Mercedes

Come ovvio non è solo la Scuderia di Maranello a portare in pista sviluppi e novità. Come la Ferrari, anche la Mercedes esce rinfrancata da quanto si è visto in Canada, e a Brackley sono convinti che a Spielberg la "nuova" W19 possa fare ancora meglio. Sviluppi che funzionano anche sull'Aston Martin, tornata veloce a Montreal dopo il passaggio a vuoto in Spagna. Dunque si annuncia una sfida sui centesimi, visti anche i soli 4.308 metri di lunghezza del tracciato, alle spalle della Red Bull. In attesa che si possa finalmente inceppare il meccanismo perfetto nato a Mylton Keynes.
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