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Il capolavoro di Vettel è altro fieno in cascina Ferrari: ora anche Seb sente la SF71-H

Paolo Sala

Aggiornato 09/04/2018 alle 08:28 GMT+2

Due vittorie su due rappresentano un bottino importante al cospetto della Mercedes. In Bahrain la Rossa conferma i margini di crescita, e il capolavoro tecnico di Vettel certifica che ora anche il tedesco sta trovando il feeling con la macchina.

Sebastian Vettel of Germany driving the (5) Scuderia Ferrari SF71H on track during the Bahrain Formula One Grand Prix at Bahrain International Circuit on April 8, 2018 in Bahrain, Bahrain

Credit Foto Getty Images

In Australia era stata la Virtual Safety Car, sfruttata appieno dal colpo di genio strategico; in Bahrain hanno pesato le difficoltà Mercedes col caldo del sabato ed il coniglio estratto dal cilindro da Sebastian Vettel nel finale di gara. Risultato: due vittorie su due per il tedesco e la Ferrari che, in una lotta che si annuncia equilibrata quanto o più dell'anno scorso, rappresentano un bottino di punti che può avere il suo peso più avanti nella stagione. Fieno messo in cascina in un momento in cui è la Mercedes ad avere, se non la prestazione globale, i picchi prestazionali maggiori. Un incasso pieno che certifica affidabilità e margine di crescita, ed una capacità di massimizzare i risultati che nel 2017, per malasorte o errori, non era tale.

Segnali

Certi segnali, anche solo dal punto di vista degli eventi casuali, sono certamente incoraggianti. Le Safety Car offrono opportunità di vittoria laddove lo scorso anno castigavano gli azzardi, come quello di Vettel in Cina. Le difficoltà in qualifica, una volta tanto, le ha avute la Mercedes, concedendo una prima fila tutta rossa che ha avuto evidentemente il suo peso. Persino Verstappen, spina nel fianco delle Ferrari 2017, era a creare problemi a centro gruppo ad Hamilton mentre Vettel allungava, anche se ha subito pagato l'intraprendenza con una foratura. (Su Verstappen andrebbe aperta una parentesi: forse l'incoronazione a Principe interna al team è stata eccessiva, oltre ad avere messo Ricciardo in una posizione scomoda sembra aver rilassato più del dovuto l'olandese. Il talento è enorme, gli errori di gioventù dovrebbero essere finiti da un pezzo. Uno come lui serve là davanti a rompere le uova nel paniere al duopolio).

La SF71-H evolve

Altre buone notizie per la Ferrari: la macchina conferma di avere margine di crescita anche solo sul piano del bilanciamento e dell'armonizzazione delle novità rispetto alla progenitrice. Senza novità tangibili - il primo pacchetto dovrebbe arrivare in Cina - è migliorata rispetto all'Australia ed è cresciuta nei tre giorni del Bahrain. Lo ha detto lo stesso Vettel, che aveva denunciato diversi problemi di stabilità in frenata e inserimento con l'anteriore fin dal primo test, mentre è riuscito a gestire oltre l'immaginabile una gomma gialla nel caldo del deserto.

Vettel è al top

Forse la notizia migliore per Maranello è proprio questa: ora la SF71-H, dopo aver rivitalizzato e riportato costantemente nella top 4 Kimi Raikkonen, piace anche a Sebastian Vettel. Che vede risolti alcuni problemi di leggerezza dell'anteriore ostili al suo modo di guidare e ritrova il passo e la consistenza di cui la Ferrari ha bisogno, per puntare davvero a sottrarre lo scettro a Stoccarda. La straordinaria gestione del finale di gara di Sakhir entra diretto nel museo delle meraviglie di Maranello, perché senza quell'invenzione estemporanea la Mercedes avrebbe fatto doppietta. Una lezione di classe e furbizia a Bottas e di guida sulle uova a tutti noi. Con un Sebastian in grado di fare punteggio pieno con una macchina che ancora non sente perfetta fra le sue mani, i motivi di ottimismo non mancano. Anche sul piano statistico, visto il peso che ha nei numeri vincere le prime due gare stagionali.

Ora le prime novità

Elemento decisivo per la gara di Sakhir è stata la qualifica, perfettamente gestita dalla Ferrari e più difficoltosa per le Mercedes. Che forse non a caso hanno denunciato difficoltà di grip nelle due sessioni pomeridiane del venerdì e del sabato, le più calde. Le prime due gare dicono che, nelle condizioni a lei favorevoli, la Mercedes è ancora la macchina da battere; tuttavia in Ferrari sanno che le armi per mettere in difficoltà i tedeschi non mancano, come si è visto. Ora serve continuare a cercare i margini di crescita più premianti a partire dal Gp della Cina di settimana prossima, dove dovrebbe vedersi il primo pacchetto di novità sostanziali: affinamenti aerodinamici in tutte le aree e, si dice ma se ne avrà conferma solo in settimana, un fondo rinnovato. Un piano di crescita necessario, per far fruttare nelle prossime settimane il bottino intascato nelle prime due gare.
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