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F1, Hamilton: "È stato un 2020 pesante per me. Sono ottimista ma la battaglia sarà più serrata"

DaOAsport

Pubblicato 25/03/2021 alle 17:59 GMT+1

FORMULA 1 - Il pilota britannico della Mercedes, campione del mondo in carica, si prepara alla prima gara stagionale in Bahrain: "Penso che siamo nelle migliori condizioni possibili, considerando le sole tre giornate di test. Abbiamo analizzato e classificato i numeri e i dati al meglio. Vengo qui con ottimismo, ma sarà una battaglia più serrata".

Lewis Hamilton

Credit Foto Getty Images

Giornata di vigilia riservata come di consueto alla conferenza stampa piloti per la Formula 1 a Sakhir, sede della tappa inaugurale della nuova stagione. Fari puntati chiaramente sul sette volte campione iridato Lewis Hamilton, favorito principale per la vittoria nel Gran Premio del Bahrain e più in generale per il titolo mondiale 2021. Il britannico della Mercedes non ha brillato particolarmente nei test collettivi pre-stagionali, faticando a trovare il giusto feeling con la nuova W12, quindi sarà molto interessante seguire il weekend per capire il primo vero faccia a faccia in qualifica con la Red Bull.
"Penso che siamo nelle migliori condizioni possibili, considerando le sole tre giornate di test. Abbiamo analizzato e classificato i numeri e i dati al meglio. Vengo qui con ottimismo. La minaccia più temibile di quest’anno? È un’incognita, ma sarà una battaglia più serrata rispetto al passato", ha dichiarato Hamilton alla stampa. Lewis, interpellato a proposito di tre desideri che vorrebbe esprimere, ha detto: "Bella domanda. Se devo essere sincero, ho la fortuna di avere più o meno tutto ciò che ho desiderato. Chiederei qualcosa per gli altri. Non vorrei essere pesante ma chiederei diritti uguali per tutti. Nessuno dovrebbe avere fame, perché c’è cibo a sufficienza per tutti, infine mi piacerebbe salvare il mondo, guarirlo".

"Sarà faticoso portare la macchina al livello che vogliamo"

Tornando ai temi della pista, Hamilton ha parlato dei problemi accusati nei recenti test pre-stagionali andati in scena a Sakhir: "Abbiamo provato a capire i problemi, qui tutti i ragazzi hanno lavorato 24 ore su 24 per correggere i problemi che ci sono con ogni macchina nuova e anche alla luce dei regolamenti. Sarà una fatica portare la macchina al livello che vogliamo".
Il nativo di Stevenage ha poi ripercorso a tutto tondo il suo 2020: "Il 2020 è stato pesante per me, ma abbiamo imparato tanto sulle cose che accadono nel mondo. Mi ha dato grande responsabilità ed energia non restare in silenzio come qualcuno vorrebbe facessi. Inginocchiarmi è stato un segnale di vicinanza contro le discriminazioni. Questo gesto può portare a far capire i più piccoli e i loro genitori sul perché lo facciamo, su cosa c’è dietro. E può essere il momento giusto per farlo".
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