Pagelle GP Belgio: Verstappen show anche col muretto box. Leclerc piega Hamilton, Sainz sbaglia

Max Verstappen fa doppietta anche a Spa-Francorchamps e, dopo la sprint race del sabato, vince a mani basse anche il Gran Premio del Belgio partendo dalla terza fila in griglia. Il dominio del due volte campione del mondo olandese prosegue indisturbato, la Ferrari ritrova ossigeno col podio di Leclerc ma si morde le mani per Sainz.

MAX VERSTAPPEN (RED BULL) 1° classificato: voto 8 - Stante l'astronave che ha il privilegio di guidare, stordisce una volta di più il compagno di squadra nell'unico duello possibile nel panorama tecnico attuale. Se lo mangia letteralmente in pochi giri, poi gli tocca lottare più col muretto che con gli avversari, ingaggiando un duello dialettico col suo ingegnere di pista decisamente frizzante una volta smaltita - con prudente saggezza - l'insidiosa pratica dei primi giri. Unico boccone poco dolce, il giro veloce che Hamilton gli strappa nel finale.

SERGIO PEREZ (RED BULL) 2° classificato: voto 6 - Finalmente una gara per quello che è il suo minimo sindacale, il 2° posto. Ma se nemmeno partendo davanti a Verstappen - e prendendo la testa della gara - riesce a battagliare col compagno, non dev'essere proprio un podio ostriche e champagne.

CHARLES LECLERC (FERRARI) 3° classificato: voto 7,5 - La gara che può realisticamente fare, quella con Hamilton, la vince sul lungo in un duello parecchio intenso. Anche grazie alla pole di venerdì. Week end consistente.

LEWIS HAMILTON (MERCEDES) 4° classificato: voto 7 - Prova a mettere pressione in tutti i modi a Leclerc, ma nelle Ardenne la Ferrari ha la velocità sul dritto che manca alla Mercedes. Si prende il punto del giro veloce.

FERNANDO ALONSO (ASTON MARTIN) 5° classificato: voto 7 - L'Aston Martin è probabilmente l'unica macchina ad avere avuto più problemi di sviluppo della Ferrari, e anche in Belgio la plafonatura della AMR23 è apparsa evidente. Concretezza e visione di gara permettono a Fernando di prendersi un 5° posto che va oltre il potenziale di giornata.

GEORGE RUSSELL (MERCEDES) 6° classificato: voto 5,5 - Gara diligente soprattutto nel primo stint, che allunga il più possibile su gomme medie. Ma resta un periodo prolungato in cui Hamilton gli sta nettamente davanti. Urge vacanza.

LANDO NORRIS (McLAREN) 7° classificato: voto 6 - Andrebbe capito quanto abbia deciso il team e quanto il pilota riguardo la scommessa di puntare tutto su un assetto da bagnato. Che mette nei guai Lando al volante di una macchina lentissima sui due tratti di velocità di punta. Si tiene a galla sfruttando al meglio il secondo settore, dove piazza anche un paio di grandi sorpassi nel momento di pista umida.

ESTEBAN OCON (ALPINE) 8° classificato: voto 7 - Tocca a lui il ruolo di primo dopo i top team, per di più tenendosi alle spalle un'Aston Martin e il compagno Gasly. Il sorpasso su Tsunoda, all'esterno in fondo al Kemmel, è da manuale.

YUKI TSUNODA (ALPHA TAURI) 10° classificato: voto 7 - Bella gara e punto pesante nel week end in cui i fari erano puntati sul compagno Ricciardo (voto 6). Il quale ha pagato il tempo cancellatogli venerdì in Q3 e la partenza ad handicap, ma non sembra avere accusato più di tanto lo stop di un anno e mezzo. Potrebbe nascerne un interessante duello interno, considerato che il volante di Perez in Red Bull è il meno saldo della griglia.

LOGAN SARGEANT (WILLIAMS) 17° classificato: voto 4 - D'accordo che a Spa la Williams ha fatto fatica, ma il divario costante da Albon e i continui piazzamenti a fondo gruppo non possono essere la norma. De Vries insegna, Schumacher anche: serve un salto di qualità per non rischiare il posto.

OSCAR PIASTRI (McLAREN) non classificato: voto 6 - Peccato, perché era il suo week end e il podio nella sprint race era lì a dimostrarlo. Probabilmente il setup lo avrebbe penalizzato come ha penalizzato Norris, ma la gara gliel'ha comunque distrutta Sainz, che alla Source gli ha lasciato davvero zero spazio.

CARLOS SAINZ (FERRARI) non classificato: voto 5 - Occasione persa: con condizioni variabili, nell'arco del week end, era parso a tratti più a suo agio di Leclerc. Ma al momento di tirare le somme non ha inciso in qualifica e si è giocato la gara in curva 1, con una staccata poco calibrata che gli è costata il danno alla fiancata. Al tornantino Piastri ha probabilmente peccato di esperienza, Carlos ha certamente abbondato in ottimismo.