La Ferrari ritorna sul podio a Spa con Leclerc 3°! Filotto Verstappen e doppietta Red Bull prima della sosta. Sainz ko

La masterclass di questa prima metà di stagione è completata: la Red Bull torna a regalarsi una doppietta nell'ultimo GP prima della sosta estiva, ciliegina sulla torta del weekend lungo di Spa-Francorchamps, mettendo nero su asfalto allo strapotere della RB19 rispetto alle altre vetture persino nell'università della F1. Fanno 12 successi (15 comprese le Sprint Race) per la scuderia di Milton Keynes, nuovo primato assoluto. Max Verstappen compie l'attesa rimonta dalla sesta casella per la penalità in griglia proseguendo nel filotto di successi, tutto facile davanti al riemerso compagno di squadra Perez. Ma può sorridere anche la Ferrari prima della lunga pausa grazie al terzo posto di Charles Leclerc che riporta sul podio la SF-23: così come accaduto nei precedenti fine settimana con la Sprint Race, anche in Belgio il monegasco conquista il terzo piazzamento stagione tra i migliori tre, difendendosi dal breve scroscio di pioggia e dalle minacce strategiche di Hamilton e la Mercedes. Al Cavallino Rampante resta solamente l'amaro in bocca per il ritiro di Sainz dopo un contatto alla partenza con Piastri: il rookie australiano, dopo il primo podio della carriera nella Sprint, si autoelimina alla Source e provoca uno squarcio irrimediabile sulla pancia della SF-23. Brusco passo indietro della McLaren.

Partenza – Leclerc riesce a tenere la testa al via, ma Perez lo scavalca al rettilineo Kemmel e la leadership del monegasco dura meno di un chilometro. Sainz finisce nel sandwich tra Hamilton e Piastri alla prima curva: l’australiano della McLaren costretto al ritiro al giro successivo per la rottura della convergenza. Gara compromessa anche per il ferrarista iberico, che man mano viene sfilato a causa del danneggiamento della fiancata destra. Verstappen guadagna subito due posizioni, è quarto all’assalto di Hamilton e Charles.

Giro 7/44 – Sainz rientra ai box ed esce definitivamente dalla zona punti. Soltanto cambio gomme nonostante il danno pesante.

Giro 9/44 – Verstappen come un fulmine, dopo aver passato Hamilton si sbarazza anche di Leclerc alla staccata de Les Combes. Dopo nove tornate è già uno-due Red Bull.

Giro 13/44 – Rientrano ai box per il primo cambio gomme Perez e Leclerc. Verstappen diventa leader per la prima volta in questa gara, ma l’olandese viene richiamato al giro successivo dopo un lungo colloquio in team radio.

Giro 17/44 – Verstappen si riporta subito sotto a Perez dopo il pit stop, attende un giro, poi sferra l’attacco sul rettilineo della Kemmel.

Giro 18/44 – Comincia a piovere sul tracciato di Spa! Condizioni umide e complicate per otto giri, prima che rispunti il sole. Nessuno passa alle intermedie, chi si ferma ai box per la seconda sosta prosegue con gomme da asciutto.

Giro 24/44 – Arriva il ritiro di Sainz, troppo grave il danno alla pancia.

Giro 30/44 – Non cambia nulla dopo la seconda girandola di pit stop. La Mercedes riprova l’undercut con Hamilton per assaltare il podio, ma la Ferrari non si fa sorprendere: Leclerc rimonta le soft al giro successivo rispetto all’inglese e riparte un secondo approfittando del fatto che Lewis fosse impegnato a sorpassare Alonso per tornare 4°.

Ultimo giro – Max Verstappen trionfa in solitaria con 22 secondi sul compagno di squadra Sergio Perez, la Red Bull torna sui due gradini più alti del podio da Miami. 3° un ottimo Charles Leclerc che riporta sul podio la Ferrari. Lewis Hamilton taglia il traguardo quarto prendendosi il punto addizionale del giro veloce in extremis.

RED BULL (Verstappen 1° e Perez 2°) - Dei poco più di 300 chilometri di gara ne lasciano vacanti in testa meno di uno. Il tempo che Checo si sbarazzi di Leclerc al primo rettilineo. Il messicano non può nulla sul cannibale olandese, ma finalmente torna a contribuire dai vertici della classifica per confezionare la quinta doppietta stagionale, record personale del team con una seconda metà di stagione ancora da disputare.

Charles LECLERC (Ferrari, 3° posto) - Lottare con la Red Bull è impossibile, il monegasco non può fare altro che avere una reazione migliore di tutti allo start per conservare la leadership per quelle centinaia di metri che può. Ma finalmente in condizioni variabili riesce a domare la capricciosa SF-23 e portarla al massimo risultato possibile a Spa: pole position e gradino più basso del podio.

Esteban OCON (Alpine, 8° posto) - Protagonista nel finale con una serie di sorpassi da capogiro sulla parte più tecnica del tracciato che gli permettono di conquistare in rimonta la zona punti.

McLAREN (Norris 7°, Piastri DNF) - L'assetto da bagnato è un azzardo che funziona al sabato ma non ripaga la domenica, dato che la gara si svolge quasi completamente in condizioni di asciutto. Inoltre il podio del giorno precedente dà forse troppa carica a Piastri, cerca uno spiraglio troppo stretto all'interno della temutissima Source al via: dal sogno all'incubo del ritiro. Gara da archiviare per la scuderia papaya, che interrompe il momento di grazia.

Max Verstappen sfata un tabù personale: non aveva mai trionfato scattando dalla sesta casella. Con questa piccola impresa eguaglia un record di Alonso, andando a vincere da nove posizioni differenti in griglia di partenza.