Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Formula 1, GP Silverstone - Mattia Binotto smentito dal cronometro: era possibile un doppio pit-stop

DaOAsport

Pubblicato 04/07/2022 alle 18:45 GMT+2

FORMULA 1, GP SILVERSTONE - Il cronometro smentisce Mattia Binotto: la Ferrari avrebbe avuto il tempo utile per fare un doppio pit-stop al 38° giro del Gran Premio, ossia nel momento in cui stava per entrare la safety car dopo il ritiro di Esteban Ocon. Anche l'ingegnere Luigi Mazzola sostiene che le dichiarazioni del team principal Ferrari siano discutibili.

Carlos Sainz: "Uno dei giorni più belli della mia vita"

Non ci sono dubbi che, al termine del GP di Gran Bretagna, decimo round del Mondiale 2022 di F1, la strategia della Ferrari faccia discutere. Se è vero che la Rossa ha centrato l’obiettivo della vittoria con Carlos Sainz (primo successo in carriera dopo 150 gare), lo stesso non si può dire sul piano delle decisioni prese nel momento in cui si è presentata la Safety Car.
Al 38° giro, infatti, al comando della gara c’era il monegasco Charles Leclerc (Ferrari) a precedere di 4″242 Sainz, 6″125 Lewis Hamilton e 28″809 Sergio Perez. A detta del Team Principal Mattia Binotto, non c’erano i tempi per consentire il doppio pit-stop e per questo si è scelto di differenziare andando però a penalizzare profondamente Leclerc, costretto a girare con gomme dure usate rispetto a chi, come compagno Sainz, aveva le soft nuove.
picture

Leclerc e Sainz in coro: "Giorno frustrante per la Ferrari ma..."

Non avremmo potuto fare un doppio pit stop perché tra le vetture non c’era abbastanza distanza. Se noi avessimo fermato entrambe le monoposto, Carlos avrebbe perso ulteriori posizioni su chi lo stava seguendo. Dovevamo scegliere quindi di fermarne solo uno. Abbiamo scelto di fermare Carlos per due motivi. Il primo è che Charles in quel momento era in testa, quindi manteneva la vetta, poi perché aveva le gomme più fresche dei nostri piloti. E in ripartenza dalla Safety Car Carlos sarebbe stato alle spalle di Charles, per una protezione almeno nelle prime curve. Speravamo in un degrado maggiore delle gomme Soft negli ultimi giri sperando che Charles potesse rifarsi delle posizioni perse ma così non è andata. Ma c’è una ratio, non abbiamo fatto le cose a caso“, le parole di Binotto a Sky Sport.
F1, la vittoria di Carlos Sainz e non della Ferrari a Silverstone: solo lo spagnolo può sorridere
Giustificazioni che però non convincono e smentite dai fatti perché in regime di sicurezza tutti i distacchi cronometrici si dilatano ampiamente e non è un caso che nel momento in cui Leclerc si trovava in prossimità dell’entrata ai box il distacco era ancora più rassicurante per consentire a entrambi i ferraristi di effettuare l’operazione. Una tesi confermata anche dall'ingegnere Luigi Mazzola, a Race Anatomy su Sky: lo storico ex-Ferrarista (in cui è rimasto dal 1988 al 2009) ha infatti affermato che le dichiarazioni rilasciate da Binotto sono discutibili, in quanto c'era il tempo materiale per un doppio pit-stop o, al limite, la Ferrari avrebbe perso qualche secondo con Sainz ma difeso il pilota di punta nella lotta al Mondiale.
Il gap era di 9″328 e appare chiaro che il tutto fosse attuabile. In più, considerando anche il margine rispetto alla concorrenza, Sainz avrebbe potuto sì perdere la posizione da Hamilton, ma comunque sarebbe stato terzo e con la chance di giocarsi il sorpasso, essendo negli scarichi della Mercedes. Da ciò si può capire come il tutto alimenti non pochi punti interrogativi.
picture

Binotto: "Sainz pilota concreto e robusto: è il compagno ideale da affiancare a Leclerc"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità