Perché Leclerc e Hamilton sono finiti sotto investigazione dopo il GP di Austin? Cosa è successo e cosa rischiano

Quando in Italia è notte fonda dagli Stati Uniti arriva una notizia che rischia di stravolgere la classifica del GP degli Stati Uniti e portare, addirittura, alla squalifica di due dei piloti più quotati della griglia: Lewis Hamilton (Mercedes, 2° classificato) e Charles Leclerc (Ferrari, 6° classificato). Come recita la segnalazione tecnica del direttore tecnico della FIA Jo Bauer, la Mercedes W14 numero 44 di Lewis Hamilton e la Ferrari SF-23 numero 16, quella di Charles Leclerc, sono state ispezionate dopo il GP e le verifiche tecniche sui fondi e sul consumo dei pattini inferiori delle due monoposto hanno rilevato delle infrazioni riguardo agli skid, le parti metalliche poste sul pattino (plank), considerate in violazione dell’articolo 3.5.9 del regolamento tecnico.

Nello stringato comunicato non si fa menzione con precisione dell’entità della violazione: ma non è da escludere, nel caso si scelga la mano pesante, che i due piloti possano anche essere squalificati dal Gran Premio degli Stati Uniti. Dipenderà tutto da come il collegio dei commissari sportivi, sceglierà di giudicare questa (ipotetica) scorrettezza che potrebbe essere indotta da un consumo eccessivo determinato dalle caratteristiche peculiari del tracciato di Austin, storicamente sconnesso e pieno di bump nonostante il recente riasfaltamento nelle curve 12, 14 e 16. Qualora Leclerc e Hamilton fossero entrambi squalificati, a trarre vantaggio dalla situazione sarebbe addirittura la Ferrari, che salirebbe sul podio con Sainz e – in virtù del ‘ban’ (ipotetico) di Lewis - recupererebbe qualche punto nei confronti della Mercedes in quella che è la lotta per il secondo posto nel Mondiale Costruttori.