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Pagelle GP Ungheria: Max e Red Bull nella storia, Ferrari si è persa di nuovo. Che disastro il cinese Zhou

Paolo Sala

Aggiornato 23/07/2023 alle 23:46 GMT+2

FORMULA 1 - I voti ai protagonisti dell'Hungaroring. Verstappen e la Red Bull entrano insieme nella storia, ora la seconda forza in campo è la McLaren, mentre la Ferrari torna a casa a testa bassa anche da una pista che doveva esserle favorevole. Zhou getta alle ortiche la terza fila con una partenza esecrabile e un grave errore in staccata.

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Max Verstappen e la Red Bull centrano a Budapest il dodicesimo successo consecutivo del team, abbattendo il record di undici della McLaren Mp4 che durava dal 1988. Numeri che iscrivono il team di Milton Keynes più che mai nei libri di storia del motorsport. Altra delusione per la Ferrari, che sull'Hungaroring sperava di tornare ad avere prestazione ed è invece incappata nell'ennesimo week end opaco.
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Max Verstappen davanti alla McLaren di Oscar Piastri dopo la partenza del GP Ungheria

Credit Foto Getty Images

MAX VERSTAPPEN (RED BULL, 1° classificato): voto 9 - Entra nella storia con la Red Bull centrando la dodicesima vittoria consecutiva del team di Milton Keynes, e quando i numeri cambiano gli almanacchi è giusto togliersi il cappello. La gara la vince con la partenza e con la staccata da duro in curva 1, dopo essere stato sorpreso da Hamilton in qualifica. Con un giro veloce mostruoso a suggellare il week end. Implacabile.
LANDO NORRIS (McLAREN, 2° classificato): voto 9 - Quando la McLaren era da centro gruppo, era spesso il primo al traguardo alle spalle dei top team. Oggi che la macchina ha preso ad andare forte, l'inglese è per la seconda volta consecutiva il primo dopo Verstappen. Il che racconta perfettamente del suo livello qualitativo. Scatenato. Anche sul podio, dove frantuma il trofeo di Max con lo champagne.
SERGIO PEREZ (RED BULL, 3° classificato): voto 5,5 - Il suo minimo sindacale resta il secondo posto, il terzo non basta. Specie se la Q3 diventano sempre più un miraggio il sabato in qualifica. Podio triste.
LEWIS HAMILTON (MERCEDES, 4° classificato): voto 5,5 - Gara di consistenza, ma la partenza balbettante e la prima staccata in cui paga un (vano) eccesso di attenzione su Verstappen gli valgono tutto. Dopo il colpo di magia di sabato, un boccone parecchio amaro.
OSCAR PIASTRI (McLAREN, 5° classificato): voto 7 - Velocissimo in qualifica, parecchio sveglio in curva 1 quando beffa Hamilton, e messo poi alle spalle del compagno Norris dalle scelte del team sui pit stop. Di lì in avanti scende però parecchio nel ritmo gara, perdendo di vista Norris e cedendo al ritorno di Perez e Hamilton. Incompiuto. Ma il talento c'è.
GEORGE RUSSELL (MERCEDES, 6° classificato): voto 6 - Periodo poco brillante in qualifica, che gli costa la possibilità di stare coi primi da qualche gara a questa parte. Agguanta la posizione grazie alla penalità a Leclerc, ma ultimamente Hamilton è lontano.
CHARLES LECLERC (FERRARI, 7° classificato): voto 5,5 - Da quando ha trovato un minimo di costanza di comportamento in gara, la Ferrari ha lasciato per strada prestazione in qualifica, il che è particolarmente frustrante per un pilota con le caratteristiche di Charles. In gara poi la SF-23 non è molto diversa da quella vista a Silverstone, checché ne dicesse Vasseur sull'approccio conservativo. Il monegasco fa quello che può in qualifica, in gara finisce per innervosirsi incappando in una penalità da speed limit ai box su cui il problema al pit stop aggiunge carico. Stagione difficile da gestire.
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Charles Leclerc e Carlos Sainz

Credit Foto Getty Images

CARLOS SAINZ (FERRARI, 8° classificato): voto 5 - Gara in linea con quella del compagno, in virtù dell'ottimo spunto in partenza. Ma in qualifica si era perso, e la gestione del duello con Russell e Perez è parsa poco lucida.
DANIEL RICCIARDO (ALPHA TAURI, 13° classificato): voto 6 - Alla fine, di quelle con cui è chiamato a battagliare, gli finiscono davanti solo due macchine. Rientro con qualche difficoltà iniziale, ma in crescendo nell'arco del week end. Fortunato all'inizio sul tamponamento di Zhou, gestisce bene gli altri 69 giri e chiude davanti al compagno Tsunoda (voto 4).
GUANYOU ZHOU (ALFA ROMEO, 16° classificato): voto 2 - Quella in Ungheria sembrava l'occasione perfetta per l'Alfa Romeo di mettersi in tasca punti pesanti, con la terza fila di Zhou e le due macchine in top ten. Invece Bottas (voto 4) delude, mentre il cinese è disastroso: al semaforo verde si fa sorprendere con la marcia non ancora innestata, parte malissimo e chiude in bellezza centrando Ricciardo alla staccata di curva 1, distruggendo la gara di entrambe le Alpine.
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