Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Verstappen domina pure Hungaroring: 12° trionfo consecutivo Red Bull davanti a Norris, Hamilton 4°, Ferrari 7ª e 8ª

Luca Montanari

Aggiornato 23/07/2023 alle 18:12 GMT+2

FORMULA 1 - Tutto facile per Max Verstappen che regala alla Red Bull il 12° successo consecutivo, nuova striscia record per un singolo costruttore nella massima serie automobilistica. Norris in mezzo tra Max e Perez per un altro podio McLaren. Hamilton si ferma 4°, ennesima gara anonima della Ferrari: Leclerc viene penalizzato e retrocede 7° davanti a Sainz di una manciata di decimi.

Jacques Villeneuve: "Ferrari? Nessun rimpianto, io volevo vincere"

Il trionfo dei record della Red Bull è una passerella per 70 giri di Max Verstappen al GP Ungheria. L’olandese dominatore assoluto del Mondiale deve sforzarsi solamente alla partenza per vincere il duello alla prima staccata che permette di scavalcare il pole sitter Hamilton, poi procede in scioltezza verso il nono successo stagionale e il settimo di fila. La scuderia di Milton Keynes riscrive una nuova pagina di storia della Formula 1, riepilogando il percorso netto di undici vittorie nelle altrettante prime gare della stagione collezionato in passato solamente dalla McLaren nel 1988 e scavalcandola nel primato di trionfi consecutivi, facendo 12 se aggiungiamo quello di Abu Dhabi in chiusura dello scorso anno. Traguardo abbellito dal doppio podio grazie alla solita rimonta di Perez, da 9° al gradino più basso del podio.
In mezzo alle Red Bull si infila Lando Norris, regalando il secondo podio consecutivo alla McLaren, che si candida a seconda forza nel cuore della stagione. Gli sviluppi sulla MCL60 funzionano anche su un tracciato dalle qualità peculiari come quello dell'Hungaroring. Il rookie Piastri resta davanti al compagno di squadra inglese nella prima parte di gara, salvo poi calare nel finale dopo aver perso il duello con Perez per il podio, chiudendo quinto alle spalle di Hamilton. La partenza rovina la gara del sette volte iridato, fermatosi ai piedi del podio tentanto il colpo di coda finale fino a recuperare quasi tutto il margine su Perez. Rimonta di dodici piazzamenti per l'altra Mercedes di Russell, che "beffa" Leclerc al traguardo. Il monegasco infatti prima è vittima di una sosta lunga dei meccanici Ferrari, poi supera il limite di velocità al pit stop successivo e incappa in una penalità che lo fa retrocedere in settima posizione, davanti al compagno di squadra Sainz per sette decimi. Ennesima prestazione anonima del Cavallino, per giunta su un circuito considerato alla vigilia amico della SF-23. Rivali sempre lontani anche in graduatoria, tra questi soltanto l'Aston Martin procede a gambero e fa peggio della rossa, chiudendo faticosamente in fondo alla top-10.
picture

Max Verstappen

Credit Foto Getty Images

Ordine d'arrivo GP Ungheria

1. VERSTAPPEN (RED BULL)1
2. NORRIS (MCLAREN)+33.731
3. PEREZ (RED BULL)+37.603
4. HAMILTON (MERCEDES)+39.134
5. PIASTRI (MCLAREN)+62.572
6. RUSSELL (MERCEDES)+65.825
7. LECLERC (FERRARI)*+70.317
8. SAINZ (FERRARI)+71.073
9. ALONSO (ASTON MARTIN)+75.709
10. STROLL (ASTON MARTIN)+ 1 giro
*penalizzato di 5 secondi per eccesso limite velocità in pit lane

Momenti chiave

Partenza – Ruota a ruota tra Hamilton e Verstappen, l’olandese ha la meglio e il sette volte iridato deve alzare il piede. Ne approfittano le McLaren che si infilano con Piastri in seconda posizione davanti al compagno Norris. Grande partenza di Sainz che recupera cinque posizioni e si porta subito 6° dietro a Leclerc. Disastroso Zhou, che sprofonda da 5° a 16° e fa scivolare anche il compagno di squadra Bottas fuori dalla zona punti. Inoltre colpisce Ricciardo che, incolpevole, sperona le due Alpine provocando il ritiro di Ocon e Gasly: per il cinese cinque secondi di penalità.
Giro 17/70 – Comincia molto presto la prima girandola di pit stop a causa del frettoloso degrado delle gomme. Sainz (con le soft) rientra un giro prima di Leclerc (con le medie): ma la sosta del monegasco è lunga per un problema nel montaggio della posteriore destra compromettendogli la gara e ripartendo alle spalle del compagno di squadra.
Giro 23/70 – Verstappen è l’ultimo tra quelli partiti davanti a fermarsi per il primo cambio gomme, ma mantiene comunque la vetta davanti al compagno di squadra Perez. Il messicano della Red Bull entra ai box al giro successivo (partito con le hard) e riparte in mezzo alle due Ferrari, ma in pochi giri supera Sainz e Russell riportandosi immediatamente in quinta posizione.
Giro 47/70 – Comincia la seconda serie di pit stop. Leclerc ritorna davanti a Sainz, ma il monegasco riceve una penalità di cinque secondi per aver superato il limite di velocità in corsia box. Intanto Perez prosegue nella scatenata rimonta: dopo aver attaccato Hamilton prima di fare undercut, ingaggia e vince un duello con Piastri portandosi virtualmente sul podio. Verstappen rimane saldamente in testa davanti a Norris.
Giro 53/70 – Masterclass di Verstappen che va a prendersi anche il punto addizionale del giro veloce: 1:20.504, più veloce fra i due e i tre secondi su tutti gli altri.
Giro 64/70 – Tutto abbastanza facile per Russell su Sainz. Il ferrarista viene scavalcato dal pilota Mercedes. Ha nel mirino Leclerc, gli basta arrivare sotto ai 5" per scavalcarlo in classifica, come accadrà al passaggio alla bandiera a scacchi.
Ultimo giro – Max Verstappen regala il 12° trionfo consecutivo alla Red Bull, in totale scioltezza alla bandiera a scacchi. Secondo Norris che resiste a Perez, il quale si addormenta nel finale rischiando il podio. Hamilton tenta l'assalto disperato ma chiude a un secondo e mezzo di ritardo. Leclerc retrocede in settima posizione, scavalcato da Russell.

Top

Lando NORRIS (McLaren, 2° classificato) - Primo degli umani per il secondo Gran Premio di fila. La McLaren è sempre più rivelazione della seconda parte di stagione. Eccellente la resistenza finale su Perez quando la vettura sembrava arrivata ai ferri corti.
Sergio PEREZ (Red Bull, 3° classificato) - Menzione d'onore per lo spettacolo offerto nel momento centrale della gara, quando supera Sainz e Russell, aggiungendoci anche il giro veloce provvisorio. È ciò che vale il podio, con uno sforzo aggiuntivo avrebbe potuto centrare la doppietta.
George RUSSELL (Mercedes, 6° classificato) - Autore di una notevole rimonta dal terzultimo posto in griglia di partenza. Strategia saggia, in conclusione supera la Ferrari in pista.

Flop

FERRARI (Leclerc 7° e Sainz 8°) - Un flop non tanto per la prestazione in sé, ma paragonando il risultato finale alle aspettative della vigilia. In luce solamente la brillante partenza di Sainz, per il resto una prova insipida. A settanta secondi dal vincitore.
picture

Charles Leclerc e Carlos Sainz

Credit Foto Getty Images

Yuki TSUNODA (AlphaTauri, 15° classificato) - Vale lo stesso discorso delle qualifiche: chiudere dietro al nuovo compagno di squadra Ricciardo non è un bel segnale, il giapponese può presto finire sotto esame come accaduto al povero de Vries.
Guanyu ZHOU (Alfa Romeo, 16° classificato) - Un disastro totale: mai così avanti in griglia (quinto), si pianta allo spegnimento dei semafori e tampona Ricciardo alla prima frenata, provocando il doppio ritiro delle Alpine. Occasione, per il team, gettata alle ortiche.

La statistica

Settima vittoria consecutiva per Max Verstappen, raggiungendo al 2° posto di questa speciale graduatoria Alberto Ascari (1952-1953), Michael Schumacher (2004) e Nico Rosberg (2016). Il prossimo obiettivo è Sebastian Vettel, che nel 2013 è arrivato a nove di fila.

Le pagelle

picture

Leclerc: "Vedere vincere la Ferrari è stato stupendo. Un giorno magari..."

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità