Andrea Iannone: la WADA fa ricorso al TAS e chiede 4 anni di squalifica per doping
Aggiornato 10/06/2020 alle 02:00 GMT+2
Iannone era pronto a fare ricorso chiedendo l'annullamento della pena, dopo l'accertamento della contaminazione alimentare, mentre la WADA ha richiesto il massimo della pena. Anche l'Agenzia mondiale dell'antidoping, infatti, ha presentato ricorso chiedendo al giudice un inasprimento della pena da 18 mesi a 4 anni.
Il caso Iannone non è da considerarsi concluso, anzi. Dopo i 18 mesi di squalifica inflitti inizialmente, il pilota dell'Aprilia aveva richiesto l'annullamento della sentenza al TAS. La Wada - l'Agenzia mondiale antidoping - ha invece rilanciato. Ha presentato anch'essa appello al Tribunale Arbitrale per lo sport, chiedendo un inasprimento della pena da 18 mesi a 4 anni.
Lo ha confermato lo stesso TAS, specificando però che non è stata ancora fissata alcuna udienza sul caso. Iannone era stato sospeso nel dicembre scorso dopo la positività ad uno steroide anabolizzante (il Drostanolone). Aveva ricevuto 18 mesi di squalifica anche perché non era stato riconosciuto un tentativo di dolo da parte del pilota, ma la sua positività era stata causata da una contaminazione alimentare (aprendo così le porte all'appello al TAS). La Wada invece vuole la mano dura e ha chiesto il massimo della pena.
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