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Bagnaia e la Ducati possono rivincere il titolo mondiale nel 2023 e aprire un ciclo? Perché crederci e perchè sarà dura

Fabio Psoroulas

Pubblicato 22/03/2023 alle 20:27 GMT+1

MOTOGP 2023 - All'alba della stagione 2023 della MotoGP c'è un solo favorito all'orizzone: Pecco Bagnaia. L'alfiere italiano è stato il migliore nei test invernali, su una Ducati GP23 che sembra nata alla perfezione, ancora meglio della precedente. Il torinese può confermarsi campione del mondo e aprire un ciclo di vittorie con la moto italiana? Scopriamolo insieme.

Dalla Sprint Race al calendario: le novità del 2023 in MotoGP in 2'

Dopo diversi giorni di test, è tempo finalmente di gare. Nel weekend del 26 marzo comincerà la stagione 2023 della MotoGP. L'annata più ricca di appuntamenti della storia, ben 21 in calendario, quindi lunghissima, che si aprirà in Europa dal bellissimo circuito di Portimao in Portogallo, dove i bolidi della classe regina hanno effettuato l'ultima sessione di test invernali. Durante le pre-season il migliore è stato senza dubbio Francesco Bagnaia: il campione del mondo in carica ha ricominciato esattamente come aveva concluso il 2022, da primo della classe. E' cambiato iln numero sul cupolino, passato dal #63 al #1, è cambiata la moto, dalla GP22 alla GP23, ma lui rimane l'uomo da battere. Anzi, al momento sembra quasi ingiocabile. Il motivo? E' che un anno fa in tanti nutrivano dubbi sulla sua totale capacità di portare a casa il bersaglio grosso. Ora che il tabù è stato sfatato, dopo aver rimontato 91 punti a Quartararo da luglio a novembre, fermarlo nel bis mondiale sarà complicato.
Confermarsi però campione del mondo non sarà facile, lo dimostra il fatto che in MotoGP gli unici ad essere riusciti a fare un bis mondiale consecutivo sono stati il suo mentore Valentino Rossi e Marc Marquez, due alieni scesi sulla terra e capaci di dominare in lungo e in largo per molto tempo in questa disciplina. Cerchiamo allora di capire i motivi per cui Bagnaia ha tutte le carte in regola per conquistare il secondo titolo di fila, e perché invece l'impresa potrebbe rivelarsi complicata.

PERCHÈ SÌ

  • La Ducati va forte, con Pecco ancora di più
Poche storie: se la GP22 si è rivelata, alla lunga, la moto migliore in assoluto dopo diversi problemi iniziali, gli esordi della GP23 sono stati pazzeschi. La moto sembra già quasi perfetta, migliore della precedente, una vera macchina da guerra. Tutti i piloti in sella alla D16 sono andati alla grande su questa moto, ma un pilota è stato meglio degli altri: Pecco Bagnaia. L'alfiere italiano si è dimostrato il più forte su quella moto, al momento ingiocabile per la concorrenza. Se ci aggiungiamo il fatto che ha già dimostrato di saper reggere senza grossi problemi la pressione nella lotta per il mondiale, non avendo problemi a battagliare con Quartararo lo scorso anno, ecco che abbiamo il favorito numero 1 per il campionato. Con la Ducati può aprire un vero ciclo, anche perché le altre case sembrano lontane.
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🏍Bagnaia campione, l'epica cavalcata verso il titolo MotoGP in 280"

A.A.A Cercasi avversari
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Fabio Quartararo nei test invernali

Credit Foto Imago

E qui arriva l'altro tema fondamentale: la Ducati è in gran forma, Pecco ancora di più, gli avversari invece annaspano. Honda, nonostante un Marc Marquez ormai a posto con la spalla, è in crisi nera e i test non hanno fatto altro che aumentare i problemi. L'ingresso di Mir e Rins nella casa alata non ha portato grossi miglioramenti e si vocifera addirittura che i giapponesi abbiano chiesto aiuto a Kalex, per farsi costruire un telaio in grado di ridurre il gap e risolvere i problemi che assillano ormai dal 2020 la RC213V. Il Cabroncito è già spazientito e, al termine dei test ha strigliato la casa giapponese anche se l'impressione è che a Sepang e Portimao non si sia visto il vero potenziale dell'otto volte campione del mondo. Yamaha e Quartararo non se la passano poi molto meglio: la casa dei Tre diapason è in totale confusione tecnica, forse il problema della velocità di punta è vicino alla risoluzione, ma nel complesso la nuova M1 non sembra essere poi tanto meglio della precedente. Aprilia è ormai assodata quindi come seconda forza in campo, ma la scuderia italiana l'anno scorso nel momento clou della stagione si è sciolta come neve al sole e quest'anno non potrà contare sulle concessioni, in virtù dei risultati brillanti ottenuti nel 2022. Difficile pensare che possa battagliare fino al termine con l'armata Ducati sempre più agguerrita. Gli avversari quindi per Pecco sembra averli in casa, ma i vari Bastianini, Martin, Zarco, Bezzecchi e compagnia sono maturi abbastanza per lottare per il mondiale? La risposta arriverà in pista, certo che Bagnaia parte sicuramente un gradino sopra tutti.
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Pecco Bagnaia impenna con la Desmosedici n°1, Getty Images

Credit Foto Getty Images

PERCHÈ NO

La GP23 moto vincente, per tutti
Solo un dato: nella classifica combinata delle giornate di test a Portimao si sono viste sette Ducati nei primi otto posti, con il solo Quartararo terzo "imbucato". Un dominio quasi imbarazzante della moto di Borgo Panigale, con Pecco Bagnaia a menare le danze. Ma tutti i compagni di moto comunque sono li, vicino a GoFree. E tra questi sette c'è anche Alex Marquez, uno che nella classe regina in passato ha sempre fatto molta fatica e solo da quest'inverno è salito a bordo della Desmosedici GP22. Per cui in pochissimi giorni di prove lo spagnolo è riuscito ad andare fortissimo con quella moto, molto più che nei suoi anni in Honda, segno che questo mezzo è straordinariamente veloce, ma anche facile da portare al limite, anche per uno alle prime armi in Ducati. Naturalmente Alex non sarà un fattore per il mondiale, attenzione però a Enea Bastianini e a Jorge Martin, veri spauracchi per il titolo. La Bestia l'anno scorso ha dimostrato di avere le qualità del vincente e ora, con un team ufficiale alle spalle, può sferrare l'attacco al campionato. Discorso simile per Martinator, che nonostante non si trovi bene a Portimao per una brutta caduta in passato, ha comunque messo in mostra un gran passo e può veramente essere un pretedente al trono, anche per la sua predisposizione ad essere veloce in qualifica e subito estremamente performante sin dai primi giri, caratteristica potenzialmente devastante in ottica sprint race del sabato.
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Enea Bastianini rischia di essere un bel problema per Pecco Bagnaia, il riminese ha vinto 4 gare e quest'anno con la GP23 punta al bersaglio grosso

Credit Foto Getty Images

Vincere è difficile, rimanere al vertice ancora di più
Per ultimo, contro Pecco c'è la statistica. Come rimarcato in precedenza, a parte Valentino Rossi e Marc Marquez, nessuno in oltre 20 anni di MotoGP è riuscito a vincere il mondiale due anni consecutivi, nemmeno fenomeni e pluricampioni come Jorge Lorenzo e Casey Stoner. I motivi possono essere diversi, dal fatto che esistono gli avversari che possono migliorare, al fatto che tenere di testa per più di una stagione di fila non è roba da tutti. Il motorsport è una disciplina dove il mezzo è decisivo, ma serve anche una tenuta mentale incredibile. E riuscire ad essere perfetti per due anni di fila psicologicamente, nella stagione più lunga di sempre con anche la novità delle sprint race, può essere complicato. Vincere è difficile, rimanere al vertice lo è ancora di più. Vedremo se Pecco ci riuscirà.
  • Bagnaia, il n°1 e un tabù da sfatare: dal 1999 ad oggi nessun pilota con il numero uno sulla carena è riuscito a ri-laurearsi campione del mondo della top class (ultimo a riuscirci Doohan nel 1998 con la Honda 500)
Anno e pilotaPiazzamento nel mondiale
2000. Alex Criville (#1 HRC)9° (titolo a Roberts jr.)
2001 Kenny Roberts jr. (#1 Suzuki)11° (titolo a Rossi)
2007 Nicky Hayden (#1 HRC)8° (titolo a Stoner)
2008 Casey Stoner (#1 Ducati)2° (titolo a Rossi)
2011 Jorge Lorenzo (#1 Yamaha)2° (titolo a Stoner)
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6 italiani, 1 rookie, 13 campioni del mondo: i piloti del 2023 in 2'

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