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Moto3 GP Indonesia, Gara: Vince Moreira davanti ad Alonso e Munoz. 6° Masia allunga nel mondiale

Fabio Psoroulas

Aggiornato 15/10/2023 alle 07:09 GMT+2

MOTO3 - Grandi battaglie nella gara di Moto3 del Gran Premio d'Indonesia, 15mo atto del mondiale 2023. Nel convulso finale tra sorpassi, contatti e manovre al limite, a vincere per la prima volta in carriera è Diogo Moreira. Il brasiliano trionfa davanti ad Alonso e Munoz. Sesto posto per Masia che allunga nel mondiale su Holgado 14mo e Sasaki fuori dai punti. Ora si va in Australia.

6 italiani, 1 rookie, 13 campioni del mondo: i piloti del 2023 in 2'

Prima vittoria in carriera per Diogo Moreira. Il brasiliano trionfa nel Gran Premio di Indonesia, 15mo atto del mondiale 2023 della Moto3. L'alfiere del team MT Helmets vince davanti ad Alonso e Munoz in una corsa meravigliosa della classe piccola, con battaglie incredibili soprattutto nelle ultime fasi.
Difficile da raccontare la gara. Davanti succede di tutto, con molti piloti ad alternarsi in testa a suon di sorpassi e contatti. Ma alla fine il più lesto, soprattutto nel finale, è Diogo Moreira che dopo i due podi ad inizio stagione, torna in top three e per la prima volta sul gradino più alto. Settimo vincitore stagionale differente, esattamente come lo scorso anno.
Secondo posto per David Alonso, che dopo le vittorie a Silverstone, Barcellona e Misano, torna ancora sul podio. Terzo posto per un altro David, Munoz, che non si smentisce mai per la sua condotta sempre al limite, ma stavolta è solo aggressivo e non combina danni, conquistando il secondo podio in stagione.
Dopo la lotta per la vittoria, parliamo di quella del mondiale, che oggi subisce un brusco cambiamento. Sì perché dei tre piloti in lotta solo uno ne approfitta in pieno ed è Jaume Masia. Lo spagnolo chiude in una anonima sesta piazza, dietro a Veijer quarto e Rueda quinto, ma sfrutta i passi falsi di Holgado solo 13mo e Sasaki tristemente fuori dai punti. Per Masia poteva arrivare anche molto di più dato che aveva tanto ritmo, viene però coinvolto nei molti contatti nelle curve finali e quindi deve accontentarsi del sesto posto finale. Ma comunque guadagnati tanto sui rivali e si ritrova ad avere 16 punti di vantaggio su Sasaki e 17 su Holgado. Da notare che Alonso con questo podio è a -29, ancora in corsa.
Per Holgado gara condizionata da due long lap per shortcut. Il primo lo sconta in pista, il secondo no e quindi si prende 3 secondi in classifica che lo fanno sprofondare in 14ma piazza. Un vero peccato per lui che aveva il passo forse per vincere. Disastroso invece Sasaki, che cade nel giro di allineamento, si innervosisce e in partenza si "dimentica" di mettere la marcia, arrivando ultimo in curva 1. Da li in poi è una agonia sino a fine gara.
Chiudiamo parlando degli italiani. Unico in top ten è Stefano Nepa, bravo nel finale a tornare sotto ai primi. Subito dietro Matteo Bertelle, che rimane sempre nel gruppo di testa fino al finale convulso. 13mo Riccardo Rossi.
Ora zero riposo, si va subito in Australia.

Tabellino

La classifica: Moreira, Alonso, Munoz, Veijer, Rueda, Masia, Furusato, Oncu, Ortola, Nepa, Bertelle, Toba, Rossi, Holgado, Yamanaka.

La cronaca in cinque momenti

- Pronti via e Moreira rimane davanti, poi Veijer, Alonso, Ortolà che però fa jump start e si prende due long lap, Holgado, Furusato, Masia e Munoz. Sasaki addirittura 22mo. Bertelle decimo, Nepa 11mo che deve scontare un long lap, Rossi 15mo. Il più scatenato è Holgado che in due giri si porta addirittura in testa davanti a Veijer, mentre Moreira scende al terzo posto davanti a Masia e Alonso.
- Davanti inizia una gara fatta di sorpassi e controsorpassi. Si alternano in testa Holgado, Veijer, anche Masia che recupera dalle retrovie. Bene ancche Alonso, Moreira e Oncu. Nessuno riesce a fare selezione e quindi si prosegue con un gruppone di testa, mentre Sasaki è tristemente 19mo e lontano dai primi.
- Verso metà gara il gruppo finalmente si sgrana e rimangono in sette in testa: Holgado, Masia, Alonso, Veijer, Moreira, Oncu e Munoz. Bravo Furusato a riattaccarsi ai sette a suon di giri veloci, mentre il primo degli italiani è sempre Bertelle nono. Oncu va lungo e perde tanto terreno.
- Otto giri alla fine e sono di nuovo in nove davanti: Holgado, Moreira, Masia, Veijer, Alonso, Munoz, Furusato, Bertelle e Oncu. Tante scaramucce, entrate toste e contatti, con Holgado maggiormente in testa, ma si prende un long lap per un sorpasso troppo fuori dalla pista. Sconta subito la penalità e rientra decimo. Sasaki dietro tristemente 19mo.
- Ultime tornate. Davanti si porta Masia che cerca di stare lontano dai pericoli, mentre Holgado nono prova a recuperare di rabbia e in due giri è già tornato vicino ai primi, ma si prende un altro long lap che però non sconta. Secondo è Munoz, poi Moreira, Veijer e Alonso. Due giri finali dove succede di tutto con il gruppo che rallenta tanto per i molti sorpassi e da dietro sopraggiungono anche altri piloti. Moreira addirittura va in testa davanti a Munoz. Alla fine vince il brasiliano davanti ad Alonso, poi Munoz, Veijer, addirittura Rueda quinto, poi Masia. Holgado quindi fuori dai punti, come Sasaki.

La statistica chiave

Era dal 2006 che un motociclista non vinceva una gara ad alti livelli, si trattava di Alex Barros in Superbike.

Il tweet da non perdere

Il migliore

Diogo MOREIRA: Con Holgado che si autoelimina da solo, nel gran casino degli ultimi giri è il più lucido e lesto a stare lontano dai guai, trionfando per la prima volta in carriera

Il peggiore

Ayumu SASAKI: Cade nel giro di schieramento, si innervosisce e non mette la marcia in partenza. La gara poi diventa una lunga agonia.
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