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MOTO GP - Andrea Dovizioso: "Fabio Quartararo nel 2021 ha fatto qualcosa di folle, devo capire come guidare la M1"

DaOAsport

Pubblicato 29/11/2021 alle 16:27 GMT+1

MOTO GP - Parola ad Andrea Dovizioso, protagonista di un 2021 molto particolare: prima da spettatore interessato e poi il grande rientro in Yamaha Petronas. Il pilota romagnolo prosegue poi raccontando il campione del mondo, Fabio Quartararo.

Andrea Dovizioso

Credit Foto Getty Images

Andrea Dovizioso ha vissuto un 2021 davvero particolare. Prima parte della stagione da spettatore interessato, quindi il grande rientro nel team Yamaha Petronas. Cinque gare per tornare a vivere il mondo della MotoGP piuttosto che pensare subito ai risultati. Il pilota romagnolo ha sfruttato le ultime uscite per togliersi la ruggine di dosso, con il finale dei test di Jerez de la Frontera che ha permesso all’ex ducatista di conoscere la nuova M1 in versione 2022 per il team RNF.
Andrea Dovizioso racconta, quindi, le sue sensazioni attuali a motorsport.com, partendo dalle sue prestazioni confrontate con quelle di Fabio Quartararo: “Devo ancora capire tutto, ma non è facile fare quello che ha fatto lui quest’anno. Come mi aspettavo, Fabio ha realizzato qualcosa di folle. Noi due abbiamo una situazione diversa: lui sfrutta facilmente il potenziale della moto e può guardare i dettagli, capire quanto sia migliore il nuovo materiale e può parlarne. La sua situazione su questo è chiara. Io sto ancora faticando per guidare bene questa moto, quindi sono in una situazione completamente diversa. Lui riesce a godere del potenziale della moto perché ha guidato solo delle Yamaha”.
Quartararo conosce al 100% le caratteristiche della Yamaha.
Il romagnolo prosegue nella sua analisi: “Abbiamo un feeling simile, ma io mi lamento più di alcune cose e lui più di altre. Ma è normale, perché io non guido nel modo migliore o nel modo in cui lui è diventato campione del mondo. E’ partito da una base Yamaha e conosce al 100% le caratteristiche e il DNA della moto”.
Passando poi al suo caso personale, il classe 1986 entra nello specifico: “Posso essere abbastanza veloce, perché ho fatto un buon tempo con la gomma media al posteriore, quindi non è male, ma non mi viene in maniera istintiva: devo fermarmi molto spesso per guardare i dati. A volte devo pensare di nuovo a quello che devo fare, perché è davvero diversa dalla Ducati. Non potete immaginare quanto sia difficile andare in moto in un modo così differente da quello a cui sei abituato. Quartararo, per esempio, ha guidato solo delle Yamaha e usarle in modo aggressivo… è difficile da spiegare! E’ così distante da quello che ho guidato in passato che essere aggressivi è un’altra cosa. Ma è normale quando hai esperienza solo con una moto e quando invece ne confronti due”.
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