GP di Valencia 2023: La lotta mondiale, le gomme e il mercato. Le 5 domande prima del GP

Gran finale a Valencia. Dopo 20 weekend in Spagna si chiuderà il mondiale 2023 della MotoGP con le due ultime corse che decreteranno il campione del mondo. La lotta è tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin, separati in classifica da 21 punti. Un ottimo bottino per GoFree, anche se da quest'anno i punti di assegnare in un fine settimana sono 37 con sprint e gara domenicale, quindi è comunque tutto aperto. Pecco è in una situazione di assoluto vantaggio, ma sicuarmente non può rilassarsi più di tanto, anche perché Martin quando ne ha è sempre favorito e sono in tanti a potersi infilare tra i due. Gli orari del fine settimana ve li abbiamo mostrati qui, ora è tempo di sviscerare i cinque temi prima della corsa valenciana.

I dati parlano chiaro: questa è la diciannovesima volta che si arriva all'ultima gara nella classe regina a decidere un mondiale. Nei 18 casi precedenti, solo tre volte chi era dietro ha poi vinto il campionato. Tra l'altro in due di queste tre occasioni è capitato proprio a Valentino Rossi, nel 2006 contro Hayden e nel famigerato 2015 contro Jorge Lorenzo. Per cui Bagnaia è favorito assoluto per il titolo, anche per la statistica. Meno favorito per la gara, anche se il vantaggio nella generale è abbastanza ampio, ben 21 punti. Può quindi anche amministrare, ma naturalmente non rilassarsi. L'obiettivo può essere quello di marcare a uomo Jorge Martin, perdendo pochi punti. Ne deve fare 16 per vincere il campionato, per uno che quando non ha avuto problemi la domenica è sempre arrivato a podio, è quasi una formalità.

Tutto o niente. Arrivati all'ultimo atto del campionato Martinator deve fare due cose: vincere e sperare che dietro di lui succeda qualcosa. Quest'anno è quello che ha portato a casa più doppiette sprint-gara, per cui riuscirci anche a Valencia non è cosa impossibile. E' sicuramente più complicato per lui recuperare i punti su Bagnaia nella generale. Ne deve prendere 22, perché l'arrivo a pari punti consegnerebbe il titolo a Pecco perché ha vinto più gare in stagione. Per cui lo spagnolo deve semplicemente arrivare davanti sotto la bandiera a scacchi e poi sperare che Bagnaia finisca a terra oppure che tanti piloti si mettano in mezzo.

Comunque vada per Ducati arriverà il secondo titolo piloti consecutivo. Una stagione a dir poco dominata, per una casa che dallo scorso anno ha cambiato marcia e seminato la concorrenza. Lo strapotere della Desmosedici ora è incredibile, solo KTM e Aprilia, a volte, sono state al passo dell'armata di Borgo Panigale. Ora però ci si chiede come si comporterà la casa nell'ultimo atto stagionale. Chi preferisce Ducati come campione del mondo? Vuole rivedere trionfare Bagnaia dato che è pilota ufficiale, o magari sperare in una rimonta di Jorge per dimostrare al mondo intero che anche i team clienti hanno materiale all'altezza per conquistare il titolo? Secondo le malelingue, capitanate da Marco Melandri, Martin non potrà mai vincere perché i team clienti non possono trionfare, Dall'Igna ha dichiarato pubblicamente che preferirebbe vedere la vittoria di Pecco, ma i due saranno alla pari come trattamento. Sicuramente sarebbe uno smacco per il team Factory vedersi sfuggire questo titolo, anche per questione di sponsor, ma sicuramente tutti saranno lasciati liberi di correre naturalmente senza rischiare troppo. Gli unici abilitati a fare gioco di squadra saranno Bastianini e Zarco, agli altri non verrà imposto nulla. Poi se Bezzecchi lascerà "passare" Pecco lo farà solo per questioni personali, non perché imposto dall'alto.

Tutti si augurano di vedere grande spettacolo in pista e che vinca il migliore, per le sue qualità. Purtroppo però nelle ultime settimane sono state più protagonista le gomme che i riders, ormai in balia dei propri pneumatici. Ne abbiamo parlato a lungo di ciò che è accaduto in Qatar, si spera che a Valencia si possa parlare soltanto di ciò che è accaduto in pista.

Per ultimo chiudiamo con il mercato piloti. Mancano ormai una manciata di giorni ai test di Valencia 2024 e ancora non si sa che guiderà una delle Honda HRC e una delle Ducati VR46. Ma se sulla moto giapponese non ci sono praticamente dubbi che sarà Luca Marini, pronto ad accettare questa clamorosa scommessa, per la moto del team di Valentino Rossi è ancora tutto in ballo. L'entourage del team si è già esposto pubblicamente a più riprese, preferendo il giovane spagnolo della Moto2. Il problema è che Fermin ha già un contratto per il prossimo anno senza scappatoie, a meno di aprire il portafoglio e portare tanti bei soldini a Luca Boscoscuro, che giustamente fa il suo lavoro e si tiene stretto il suo gioiello. Così Fabietto Di Giannantonio, praticamente fuori dalla MotoGP, rischia di rientrarci dalla finestra perché ha dimostrato di essere forte e perché è sicuramente più conveniente e meno complicato, burocraticamente parlando. Per forza di cose nel weekend la situazione si chiarirà, dato che questa è veramente l'ultima spiaggia.