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Federica Pellegrini, a Londra 2016 l'ennesima vittoria aspettando Rio

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 17/05/2017 alle 00:19 GMT+2

Federica vince per la quarta volta consecutiva il titolo europeo nei 200 stile libero battendo l'allieva di Lucas Femke Heemskerk e procede senza intoppi nella sua marcia versi i Giochi di Rio.

Federica Pellegrini, Europei Londra 2016, Nuoto, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Lo disse due anni fa alla vigilia dei Campionati Europei di Berlino "inizia il gran finale della mia carriera" e fino ad ora ha mantenuto la promessa. Nelle ultime due stagioni non ha sbagliato una virgola, raccogliendo il massimo sia a livello di podi sia di tempi. Quello di Londra era il penultimo step prima del grande appuntamento di Rio, l'ultima tappa, il gran finale vero e proprio.
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La legge di Federica Pellegrini: 4° oro di fila per 4 centesimi

Una carriera fatta di record

Budapest, Debrecen, Berlino, Londra. Federica Pellegrini mette il quarto sigillo europeo consecutivo alla sua carriera di duecentista vincendo anche questa volta, come nelle tre precedenti, il titolo continentale nella gara che l’ha resa la più grande nuotatrice italiana di sempre. I quattro europei vinti nell’arco di sei anni non rendono però l’idea della portata di ciò che la veneta ha fatto negli ultimi anni e sta facendo ancora adesso.
Nel panorama natatorio mondiale quella di Federica è una carriera insolitamente longeva e che non ha quasi mai subito battute d’arresto, con la veneta rimasta sempre sulla cresta dell’onda. Più significativi ancora dei quattro titoli europei consecutivi sono, infatti i sei podi di fila in sei edizioni dei Campionati Mondiali nei 200 stile libero. Da Montreal 2005 a Kazan 2015 passando per Melbourne, Roma, Shanghai e Barcellona, Fede non ha mai mancato la medaglia nella sua gara ed è, insieme all’americano Ryan Lochte, l’unica atleta al mondo ad aver raggiunto questo obiettivo.
A sfogliare il suo ideale curriculum si scoprono un record dietro l’altro, dall’incredibile primato mondiale nei 200 stile, nuotato a Roma 2009 e valido ancora oggi, fino all’imbattibilità in Europa e nel mondo nei “suoi” 200 da Pechino 2008 fino ai Campionati Europei del 2012.
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Pellegrini in finale nei 200 con il secondo tempo

Una preparazione perfetta

All’Acquatics Centre, quasi quattro anni fa, Federica Pellegrini andò incontro alla sua unica, grande, sconfitta, i due quinti posti ai Giochi Olimpici. Come ricordato più di una volta dalla campionessa azzurra, i due brutti risultati di Londra 2012 furono il risultato di errori nella preparazione, errori che l’avevano portata a presentarsi sul piano vasca, nella gara più importante dell’anno, completamente fuori forma. Questa volta, ha assicurato Fede, le cose stanno andando diversamente e la tabella di marcia in vista Rio sta venendo rispettata perfettamente.
In quest'ottica le prestazioni cronometriche di questi giorni vanno prese con le pinze visto che si tratta di gare non preparate in modo specifico. Per intenderci, l'1.55.93 con cui la Pellegrini ha vinto il titolo europeo quasi certamente a Rio non basterà nemmeno per il podio, ma è anche vero che solo un paio di settimane fa, agli Assoluti primaverili, la stessa Fede nuotava sei decimi in meno rispetto al tempo che l'ha resa campionessa continentale per la quarta volta. Niente panico dunque, la strada intrapresa è quella giusta.

Avversarie vecchie e nuove

Curioso che, finita la gara che l’ha proclamata per la quarta volta campionessa europea dei 200, la prima persona a complimentarsi con FedericaPellegrini sia stata, via collegamento televisivo, l’ex avversaria Laure Manaudou. Ancora più curioso che il coach che ha portato la francese all’apice della carriera fosse stato Philippe Lucas, mentore di Federica Pellegrini prima dei Mondiali 2011 e 2013 e, ironia della sorte, ora tecnico di Femke Heemskerk, l’olandese qui a Londra seconda alle spalle di Fede per soli quattro centesimi e che, finalmente, ha dimostrato di essere in grado di fare una tattica di gara decente.
In ottica Rio, visto i recenti miglioramenti, la Heemskerk potrebbe diventare una seria concorrente per le medaglie La Pellegrini non chiama per nome il suo obiettivo, il podio, ma ha più volte ribadito di voler entrare in acqua e potersela giocare con tutte, e per tutte si intendono, Katie Ledecky, Emma McKeon, Katinka Hosszu e, nel caso decidesse di fare la gara individuale, Sarah Sjostroem; non proprio le ultime arrivate del nuoto internazionale.
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Federica Pellegrini trascina la 4x100 mista all’argento

Gara a sorpresa.. o forse no

Fino a mercoledì sembrava quasi certo che la Pellegrini non avrebbe preso parte alla gara individuale, poi dopo la delusione della staffetta è arrivata la notizia che tutti i tifosi di nuoto azzurro aspettavano, Fede scende in vasca nelle batterie dei 200 stile libero. Una cosa simile l'avevamo già vista a Barcellona 2013, quando l'azzurra fino all'ultimo aveva fatto intendere di essere intenzionata a gareggiare solo nelle staffette e nel dorso. Cambio di idea o pretattica? Difficile dirlo, ma ciò che è certo è che, nonostante i tanti anni da protagonista alle spalle, Fede ci ha dimostrato anche questa volta di essere ancora capace di stupire.
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