NUOTO - Pellegrini: "Ho odiato tutte le mie rivali, poi amiche come prima"

NUOTO - Si racconta alla Gazzetta dello Sport, Federica Pellegrini ricordando le gioie di Tokyo 2020 e un nuovo futuro da vivere dopo il ritiro dall'attività sportiva. "Quando guarderò le gare un po’ di malinconia arriverà, per forza di cose", queste le parole della nuotatrice.

Federica Pellegrini

Credit Foto Getty Images

Intervistata dalla Gazzetta dello Sport, Federica Pellegrini si racconta ricordando le gioie di Tokyo 2020 e un nuovo futuro da vivere dopo il ritiro dall'attività sportiva. Tra le tante battaglie in vasca, la nuotatrice spiega come Laure Manaudou sia stata l'avversaria più temibile: "Non siamo mai state rivali dirette, c’era riverenza e sana invidia, il voler diventare come era lei. Poi le storie con Laure si sono intrecciate un po’ di più e sotto diversi aspetti; Agonisticamente ho odiato tutte le mie rivali. Per me era essenziale: in finale mi faceva reagire in un altro modo. Fino alla gara io odio il mondo. Dopo, amici come prima".

IL RITIRO

"Quando guarderò le gare un po’ di malinconia arriverà, per forza di cose. Mi mancherà un po’ tutto. Competere, specialmente nelle staffette, sarà la cosa che mi mancherà di più".

TOKYO 2020

"La medaglia che più mi ha emozionato sono stati i 100 metri. E quelli vinti da un italiano nell’atletica sono stati una cosa irripetibile, a meno che non li ripeta Jacobs. Le 40 medaglie rispecchiano il lavoro che si è fatto nel preparare l’Olimpiade. Lo sport purtroppo in Italia c’entra sempre poco, dovrebbe essere il motore trainante della società: è una delle poche cose che funzionano. Secondo me bisogna cavalcare quest’onda e lasciarsi portare dalla corrente, quanto successo a Tokyo può essere solo l’inizio".

LA POLITICA

"Non sono fatta per la politica pura, non è semplice. Direi di no. La politica sportiva la posso accettare, quella parlamentare in questo momento no. Io deve essere pronta per fare le cose, devo sentirmi preparata".

IL MATRIMONIO E UN FUTURO DA MAMMA

"Dobbiamo fare la lista invitati. Io ho abbozzato la mia, Matteo la sua. Non abbiamo scelto il giorno, chi ci può dare una mano, se vogliamo i confetti o i Baci Perugina, in quale chiesa...La maternità l’ho sempre immaginata in maniera naturale. Non abbiamo limiti o fretta".
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FEDERICA PELLEGRINI: DA ATENE 2004 A TOKYO 2020, GRAZIE DIVINA!

Video credit: Eurosport

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