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Il pagellone di Doha 2024: Martinenghi, Minisini, Paltrinieri, Quadarella, Razzetti, Settebello e altri protagonisti

Marco Arcari

Aggiornato 20/02/2024 alle 13:15 GMT+1

NUOTO, MONDIALI 2024 - L'Italia chiude i Mondiali di Sport Acquatici 2024 con 19 medaglie (3 d'oro, 10 d'argento e 6 di bronzo), per quello che è il secondo risultato di sempre delle varie Nazionali azzurre a livello iridato. Oltre a ciò, eterni campioni e volti nuovi si affacciano con prepotenza in vista di Parigi 2024. In un pagellone atipico, scopriamo allora i grandi protagonisti di Doha 2024.

Pagellone Mondiali di Sport Acquatici 2024

Credit Foto Eurosport

Dopo 18 giornate di gare, 75 podi complessivi e tantissimo spettacolo, si sono conclusi i Mondiali di Sport Acquatici 2024, svoltisi a Doha (in Qatar), tra Aspire Dome, Doha Port e Hamad Acquatic Centre. Edizione caratterizzata indubbiamente dall'assenza di tanti big in varie discipline - specie quella del nuoto - ma anche da risultati a tratti incredibili, da nuovi record del mondo e soprattutto dal 6° posto finale dell'Italia nel medagliere, grazie a 3 ori, 10 argenti e 6 bronzi. Si tratta del secondo risultato di sempre per gli Azzurri ai Mondiali.
Soltanto a Budapest 2022 il Tricolore sventolò più volte (ben 22) sul podio iridato e, come successo a Fukuoka 2023, l'Italia è andata a medaglia in cinque dei sei sport in programma, mancando il piazzamento nei primi tre posti soltanto nei tuffi grandi altezze, disciplina in cui comunque Andrea Barnaba, Davide Baraldi ed Elisa Cosetti hanno davvero ben figurato, nonostante la loro giovanissima (per tale sport) età. Andiamo a scoprire insieme alcuni dei protagonisti di Doha 2024, in una sorta di pagellone atipico in cui far risaltare le migliori performance.
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Le medaglie di Parigi 2024: tutte le curiosità dei metalli olimpici

Simona Quadarella - voto 10

Seconda italiana di sempre a vincere l'oro in due edizioni iridate nella stessa specialità in corsia (1500 stile libero), trionfatrice sia negli 800 che nei 1500 nonché capace di sbriciolare la concorrenza di autentiche stelle della disciplina, come la cinese Li Bingjie e soprattutto la nuova grande speranza francese delle lunghe distanze, Anastasia Kirpichnikova. Siamo certi che qualcuno evidenzierà le assenze di Katie Ledecky e Ariarne Titmus nel valutare i risultati ottenuti a Doha da Quadarella, come è peraltro nella miglior tradizione italiana, ma sinceramente non capiamo perché ciò dovrebbe sminuire la lucentezza dei due ori conquistati dall'Azzurra. A Parigi 2024 sarà inevitabilmente tutta un'altra storia, eppure Simona ci arriva da campionessa del mondo in carica e da atleta in grado di conquistare, in carriera, 7 medaglie mondiali e 10 europee.

Claire Curzan - voto 10

Dei nove ori vinti dagli Stati Uniti, ben quattro sono merito proprio della stella classe 2004. A podio in tutte le gare disputate - oro in 50, 100 e 200 dorso, oro nella 4x100 misti mista, argento nei 100 farfalla e bronzo nella 4x100 stile libero mista - Curzan è indiscutibilmente il volto di questi Mondiali 2024, nonché una delle atlete su cui la spedizione a stelle e strisce punterà a Parigi 2024. Davvero da fuochi d'artificio il potenziale duello nel dorso con l'australiana Kaylee McKeown e la connazionale Regan Smith, ma la sua versatilità potrebbe rendere Curzan protagonista in tanti altri stili e diverse distanze. Sfrutta al meglio le tante assenze pesanti di Doha 2024 per prendersi la copertina di questa edizione iridata e rilanciare prepotentemente la propria candidatura anche nel team USA della vasca in ottica olimpica.

Settebello - voto 10

Si può dare il voto massimo a una squadra che non vince l'oro? Assolutamente. Terza finale mondiale nelle ultime quattro edizioni, mai oltre il 6° posto nelle ultime otto e la voglia completa di riscatto a Cinque Cerchi, dopo il 7° posto di Tokyo 2020. In una pallanuoto il cui livello medio è così elevato, la continuità di risultati della Nazionale allenata da Sandro Campagna rappresenta un unicum nella storia degli sport di squadra italiani. Il grande sogno di questa Italia resta ovviamente il podio a Parigi 2024, ma in tal senso ci sentiamo di mettere già le mani avanti: impensabile scrivere (o parlare) di fallimento qualora non arrivasse una medaglia olimpica tra poco più di cinque mesi, perché la qualità di Croazia, Grecia, Montenegro, Serbia, Spagna e Ungheria resta impressionante, mentre la Francia sembra ormai pronta a inserirsi stabilmente tra le migliori.

Alberto Razzetti - voto 9

Strepitoso momento di forma, due medaglie e soprattutto risultati storici per il nuoto azzurro. Il Razzo è infatti il primo italiano di sempre a salire su un podio mondiale dei 200 farfalla nonché il terzo, dopo Giovanni Franceschi e Max Rosolino a portare il Tricolore su quello dei 200 misti. Per sua stessa ammissione, questi acuti di febbraio sono un po' inattesi - anche perché il picco di forma non accenna a iniziare una successiva e fisiologica parabola discendente - ma c'è comunque margine per preparare al meglio un'Olimpiade 2024 che lo vedrà impegnato in almeno tre gare individuali (200 e 400 misti, 200 farfalla) e potenzialmente due staffette. Insieme a Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi, Razzetti sarà uno degli atleti più attesi; siamo certi che, con questa mentalità, non deluderà affatto le aspettative che lo accompagneranno a Parigi.

Sarah Sjostrom - voto 9

La regina della velocità pura è sempre lei, non può esserci dubbio che tenga. Amplia una carriera già leggendaria vincendo l'oro nei 50 farfalla e nei 50 stile libero e portando così a 23 il numero di medaglie iridate individuali: nemmeno Katie Ledecky (19) o Michael Phelps (20) sono riusciti a conquistarne tante, sebbene vantino più ori (rispettivamente 16 e 15) della svedese (14). Nel dibattito sul "G.O.A.T." del nuoto mondiale, non può allora non rientrare anche il suo nome, vista l'incredibile longevità agonistica di oltre sedici anni e lo stellare palmarès. Parigi 2024 sarà forse l'ultima occasione per incamerare altre medaglie a Cinque Cerchi e riscrivere così il proprio libro dei record, ma intanto ci ha reso tutti testimoni oculari di quanto ha già stravinto in vasca, oltre a candidarsi di prepotenza tra i migliori atleti svedesi di sempre.

Nicolò Martinenghi - voto 9

Tete non delude davvero mai! Terzo podio iridato di fila nei 100 rana, seconda medaglia mondiale nei 50. In uno stile in cui abbiamo pure assistito al ritorno del leggendario Adam Peaty, Martinenghi resta tra i migliori del mondo e punta con decisione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 per consacrarsi definitivamente nell'olimpo dei ranisti, ovvero là dove stanno i vari Brendan Hansen (Stati Uniti), Kosuke Kitajima (Giappone) e lo stesso Peaty. La concorrenza non manca di certo, ma intanto l'Azzurro sta pure cercando di testarsi nuovamente sui 200 - distanza in cui si era già cimentato a livello giovanile, con ottimi risultati - oltre che restare ai vertici di 50 e 100 con continuità. Formidabile come sempre anche in staffetta (bronzo con la 4x100 misti), Martinenghi sarà indubbiamente uno degli aflieri italiani nella vasca dell'Aquatics Centre.

Giorgio Minisini - voto 8,5

L'obiettivo era la prima medaglia iridata individuale - dopo ben otto nel duo misto - e il fenomeno italiano del nuoto artistico non ha affatto tradito le attese. Oro nel programma libero, argento in quello tecnico: due metalli utilissimi a spazzare via i dubbi riguardanti lo stato di forma e le reali capacità di performare anche nel rispetto di un regolamento nuovo e abbastanza aleatorio. Certo, un suo errore nel duo misto tecnico è costato caro alle ambizioni della coppia azzurra - formata dallo stesso Minisini e da Susanna Pedotti - ma non per questo ne deve completamente inficiare il cammino avuto a Doha. L'obiettivo diventa ora la partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, ovviamente all'interno della squadra italiana, ma Minisini guarda già più in là: a Los Angeles 2032, edizione in cui spera che il duo misto possa rientrare nel programma a Cinque Cerchi.

Chiara Pellacani e Matteo Santoro - voto 8,5

Anche in questo caso, l'assenza della Cina ha avuto un ruolo importante (è innegabile), ma la conferma dei due tuffatori azzurri nel sincro tre metri misto è comunque clamorosa. Terzo podio mondiale consecutivo, dopo il bronzo di Fukuoka 2023 e l'argento di Budapest 2022, in una disciplina che resta tanto bella da ammirare quanto complessa da eseguire e grazie a un doppio e mezzo ritornato da favola nell'ultima serie di tuffi. Un argento iridato che dà ulteriori certezze soprattutto a Pellacani, autrice di un percorso non proprio esaltante tra prova individuale e sincro femminile, in vista dei Giochi di Parigi 2024, e conferma oltremodo l'immenso talento del giovane Santoro (classe 2006). Un vero peccato non poter rivedere questa coppia, così ben assortita, anche alla prossima Olimpiade, ma il futuro è tutto dalla loro parte in ogni altro evento.

Gregorio Paltrinieri - voto 8

Esempio vivente di resilienza sportiva, capace di portare a 16 il numero di medaglie mondiali ottenute in carriera. Certo, l'inattesa eliminazione nelle batterie dei 1500 stile gli lascia forse un po' di amaro in bocca, ma per il resto Greg è indomito nel confrontarsi con le nuove generazioni, accettando il duello in vasca col fenomenale irlandese Daniel Wiffen (classe 2001) o il rivale "di sempre" Florian Wellbrock. Discorso che, spostandoci dalla vasca alle acque libere, resta comunque validissimo. Come dimenticare infatti il suo apporto nella staffetta 4x1,5 km mista, con una terza frazione a dir poco clamorosa, o il 5° posto nella 5 km individuale? Quella attuale è peraltro una stagione completamente improntata e orientata su Parigi 2024, evento in cui Paltrinieri potrebbe pure essere portabandiera dell'Italia nella cerimonia d'apertura.
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Le medaglie di Parigi 2024: tutte le curiosità dei metalli olimpici

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