Immensa Milano, è finale! Fenerbahce k.o. al golden set con 35 punti di Egonu e una super Cazaute

PALLAVOLO, CHAMPIONS LEAGUE (F) - Milano strabiliante! L'Allianz Vero Volley soffre tanto nella semifinale di ritorno contro il Fenerbahce Opet Istanbul, perde 1-3 ma si riscatta al golden set e vola in finale. Decisivi i 35 punti di Paola Egonu, ma anche l'ennesima serata da MVP di Helena Cazaute (15), i sei muroni di Rapha Folie e l'impatto di Laura Heyrman nella correlazione muro-difesa.

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Tanto incredibile e clamoroso, quanto meritato! Milano vola in finale di Champions League per la prima volta nella sua giovanissima storia societaria e lo fa mostrando enorme carattere nel battere al golden set (15-11) il Fenerbahce a domicilio. Merito indubbiamente dei 35 punti di Paola Egonu, capace di riscrivere un altro record raggiungendo la quinta finale consecutiva a livello personale (con tre squadre diverse), ma anche e soprattutto della prova da MVP - almeno per noi - di Helena Cazaute, poiché la francese firma 15 punti con un superbo 58% di efficienza offensiva.
Senza dimenticare l'impatto di Laura Heyrman su questa partita, con la centrale belga che prende il posto di Dana Rettke e innalza decisamente la qualità della correlazione muro-difesa milanese, aiutando così al meglio una Rapha Folie da 6 muri-punto. Recuperata in extremis Alessia Orro dopo la distorsione alla caviglia destra patita nell'ultimo turno di campionato: anche la regista dà il meglio di sé, tra distribuzione del gioco e grande presenza in difesa. L'Allianz Vero Volley attende allora Conegliano o Eczacibasi per disputare la finale del prossimo 4 maggio.
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La partita

Dopo un 1° set perso 15-25, con un Fener indemoniato al servizio e molto efficiente pure in difesa, probabilmente quasi tutti si sarebbero attesi una semifinale del tutto simile a quella d'andata, ma con ribaltamento della squadra dominante. Arina Fedorovtseva e Melissa Vargas, autrici rispettivamente di 25 e 29 punti, mettono infatti fin da subito in chiaro gli intenti delle Yellow Angels di coach Stefano Lavarini, devastando la linea di ricezione delle rosablù. Milano soffre oltremodo per tutta la partita nel fondamentale, specie con Myriam Sylla. La schiacciatrice italiana "sbaghera" su tante salto float avversarie e complica non poco il cammino dell'Allianz nei parziali (terzo e quarto) che potrebbero invece garantirle la qualificazione senza ricorrere al golden set. Sì, perché dopo un avvio shock, la squadra allenata da Marco Gaspari è brava a rimettersi in carreggiata, sfruttando la sublime continuità di Cazaute e la presenza di Folie, oltre a qualche lampo di Egonu. Sotto 17-23 nel 2° set, è proprio un turno in battuta dell'opposta azzurra a cambiare l'inerzia di questa semifinale, obbligando il Fener a ripartire da zero e a scontrarsi poi con le murate del duo Folie-Heyrman. Sono proprio le centrali a realizzare i punti decisivi per prolungare questa gara di almeno altri due set e a far così cominciare quasi una nuova partita. Ritrovate certezze nel muro-difesa e riabbracciata pure la miglior versione di Egonu, la Vero Volley comincia difatti a rispondere colpo su colpo alla potenza delle padrone di casa. In una sfida a chi tira più forte, Vargas impressiona davvero tanto, ma dall'altra parte della rete anche la "Paola nazionale" inizia a scagliare macigni nella metà campo avversaria, tra diagonali strettissime e parallele da urlo.
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Nel momento in cui può archiviare questa pratica turca, Milano si riscopre però di nuovo troppo fragile in ricezione. Non sulle devastanti salto top-spin di Fedorovtseva o Vargas, bensì sulle salto-float delle loro compagne. Avanti 20-19 nel 3° set, Milano non riesce a evitare il 25-22 del Fener; dal 22-20 del 4° set passa invece al 25-23 gialloblù. Il leitmotiv di quei parziali? Le evidenti difficoltà in ricezione, con Sylla bersagliata e spesso fuorigiri. Sarebbe però davvero ingiusto - e disonesto intellettualmente - gettare la croce addosso a una pallavolista che ha tirato la carretta rosablù per buona parte di stagione, lavorando spesso per due o per tre. Coach Gaspari le dà giustamente fiducia anche nel tie-break sui generis che mette in palio la qualificazione, ma deve poi ritornare sui suoi passi. Milano parte infatti forte (4-1) con Cazaute sugli scudi e un gran murone della stessa Sylla, ma poi paga nuovi errori in ricezione e scivola sotto 7-8 all'inversione di campo. Ecco allora il cambio, con Nika Daalderop a prendere il posto di Sylla. Scelta azzardata, anche perché la orange soffre tuttora di alcuni problemi fisici e in ricezione non ha certo il suo punto di forza. Eppure scelta vincente, dal momento che Daalderop esegue soltanto ricezioni perfette sui servizi avversari, permettendo così a Orro di aprire al meglio il suo palleggio verso Cazaute o Egonu. La francese chiude con cinque punti nel golden set, Paola ne firma invece quattro, incluso il millimetrico mani out che vale il 15-11 con cui Milano agguanta una finale meritata, ma forse inattesa viste le tante difficoltà stagionali. In gara secca, al netto di quale sarà l'avversaria, tutto quello che verrà fatto fino al 4 maggio (Scudetto incluso) non conterà però nulla e allora è lecito sognare...

Il tabellino

Fenerbahce Opet Istanbul - Allianz Vero Volley Milano 3-1 (25-15; 26-28; 25-22; 25-23) golden set 11-15
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