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Conegliano infinita! Rimonta da 0-2 l'Eczacibasi con una Haak irreale (37 punti) e trova il 39° successo di fila

Marco Arcari

Aggiornato 14/03/2024 alle 23:49 GMT+1

PALLAVOLO, CHAMPIONS LEAGUE (F) - Semplicemente, immortale! Conegliano rimonta dallo 0-2 e batte al tie-break (18-16) l'Eczacibasi in una semifinale d'andata non per cuori deboli. Pantere trascinate da una Bella Haak stellare, non soltanto perché autrice di 37 punti, e dal talento di Khalia Lanier in uscita dalla panchina. Alle Tigri non basta la solita Tijana Boskovic (29) e una grande partita.

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Sempre più irreali, sempre più imbattibili! Le Pantere di Conegliano mettono insieme un altro capolavoro pallavolistico, giungendo alla 39ª vittoria di fila tra tutte le competizioni e dimostrando un'immensa capacità di riemergere dalle difficoltà. Nella semifinale d'andata della Champions League 2023-24, l'A. Carraro Imoco rimonta infatti da un netto svantaggio (0-2) per andare a battere al tie-break (18-16) l'Eczacibasi Dynavit Istanbul. Vittoria frutto di una magnifica Isabelle Haak, premiata MVP della sfida soprattutto per i 37 punti realizzati (3 ace, 5 muri), ma non solo.
Nel successo gialloblù c'è difatti pure la firma di Khalia Lanier, subentrata a una spenta Kelsey Robinson-Cook e decisiva nella rimonta delle Pantere, nonché autrice di 11 punti in nemmeno tre set completi. Dall'altra parte della rete, le Tigri allenate da Fehrat Akbas escono comunque a testa altissima, trascinate da una Tijana Boskovic oggi meno efficace del solito (29 punti col 23% di efficienza offensiva) ma come sempre decisiva quando c'è da mettere a terra i palloni più importanti. Nella semifinale di ritorno, mercoledì 20 marzo (ore 17:00 italiane), sarà battaglia.
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Micidiale Isabelle Haak: diagonale senza senso nei 3 metri

La partita

Nella gara più complicata della stagione, Conegliano trova la forza di reagire a tanti imprevisti, mostrando ancora una volta l'immensa qualità e la grande coesione del suo gruppo. L'Imoco vince una sfida in cui le viene inaspettatamente a mancare il suo elemento equilibratore (Robinson-Cook), in cui prosegue con un rendimentro troppo altalenante in battuta e in cui paga pure una correlazione muro-difesa a volte eccessivamente scarsa per i suoi abituali standard. Eppure, nemmeno un Eczacibasi praticamente perfetto per oltre tre set (in tutto) riesce ad arrestare la corsa delle Pantere, che puntano decise alla quinta finale di Champions della loro storia, sebbene a Istanbul non sarà certo una passeggiata. Vedendo però come si era messa questa semifinale d'andata, con Boskovic e compagne bravissime nel passare avanti di due set - 28-26 nel 1°, 25-20 nel 2° - quello gialloblù è comunque un mezzo miracolo sportivo. Propiziato sicuramente dal fatto che Haak è in uno stato di grazia a tratti incredibile, che le consente di tramutare in punto anche le alzate più decentrate di Asia Wolosz, e dal coniglio che coach Daniele Santarelli estrae dal cilindro (o, meglio, dalla panchina): una Lanier spacca-partita. Offensivamente la figlia del compianto Bob - ex stella NBA con Pistons e Bucks nonché giocatore col più grande numero di scarpe forse dell'intera storia del basket professionistico a stelle e strisce - spariglia le carte in tavola e cambia completamente il volto di una sfida in cui l'Eczacibasi sogna a lungo il successo netto.
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Sarah Fahr devastante: 1° tempo supersonico e monster-block!

Sul 4-9 in favore della squadra ospite a inizio 4° set, un punto propiziato da una grande diagonale di Hande Baladin, non si ha infatti l'impressione che l'Imoco odierna possa ribaltare l'inerzia di questa sfida. Sebbene stravinca il terzo parziale 25-14, Conegliano deve infatti rincorrere per tutta la gara, tie-break incluso, con partenze un po' ad handicap che la obbligano agli straordinari. Lautamente pagati, perché altrimenti non si spiegherebbe questo incredibile rendimento. O forse, più che il celeberrimo budget - tanto caro al mondo del basket italiano nel valutare i balbettanti risultati ottenuti dai club tricolori nelle varie coppe europee - bisognerebbe considerare la mentalità vincente del gruppo allenato da Santarelli. Finché permarrà la spina dorsale di questa squadra - formata dal terzetto De Gennaro-de Kruijf-Wolosz - qualsiasi avversaria dovrà overperformare in ogni singolo set di una finale secca e in ogni singola partita di una serie. Le Tigri dell'Eczacibasi ci riescono, ma a intermittenza, non trovando la forza per piazzare la zampata del potenziale k.o e neppure a sfruttare l'errore in attacco di Haak che porta le squadre sul 19-19 nel 4° set, oppure un vantaggio di 4-1 a inizio tie-break. Imperfezioni che l'A. Carraro, o almeno questa sua versione, non perdona, risultando invece in grado di infilarsi in ogni benché minimo spiraglio lasciato dalle avversarie per andare a prendersi un altro successo. Il 39° consecutivo tra tutte le competizioni. Il più dolce in una stagione ancora ricca di appuntamenti...

Il tabellino

A. Carraro Imoco Conegliano - Eczacibasi Dynavit Istanbul 3-2 (26-28; 20-25; 25-14; 25-22; 18-16)
  • Conegliano: Plummer 16, Robinson-Cook 2, Squarcini n.e., de Kruijf 7, Gennari, Lubian, De Gennaro (L), Haak 37, Bugg n.e., Wolosz 4, Lanier 11, Fahr 9, Bardaro, Piani (L) n.e. All. Santarelli.
  • Eczacibasi: Ozel (L) n.e, Akoz (L), Boskovic 29, Arici 7, Baladin 12, Gray 12, Erkek n.e., Aydemir Akyol, E. Sahin 1, Stevanovic 7, Voronkova 3, Czyrnianska n.e., Y. Sahin n.e. All. Akbas.
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