Paola Egonu è ancora la regina della Pallavolo mondiale. Adesso un nuovo inizio a Milano e con l'Italia

CEV CHAMPIONS LEAGUE (F) - Paola Egonu ha strabiliato nelle Super Finals vinte dal suo VakifBank grazie al 3-1 rifilato all'Eczacibasi. Con 40 punti e il 50% di efficienza offensiva, Egonu ha dominato il confronto con Tijana Boskovic (16 punti e 5% di efficienza) e ribadito al mondo intero quanto sappia decidere una partita di pallavolo. Sport che resta di squadra, ma in cui lei domina da sola.

I 40 punti di Egonu! Rivivi il suo show nelle Super Finals

Video credit: Eurosport

27, 41, 39, 40. No, non stiamo dando i numeri e neppure potenziali combinazioni per tentare la fortuna in qualche lotteria. Quella sequenza di cifre rappresenta infatti i punti realizzati da Paola Egonu nelle ultime quattro finali della CEV Champions League. 27 nel successo 2018-19, quando trascinò da MVP la Novara di coach Barbolini al 3-1 su Conegliano. 41 nell'epica rimonta con cui l'Imoco spense i sogni del VakifBank nel 2020-21 sul taraflex dell'AGSM Forum di Verona. 39 per tentare di bissare l'impresa l'anno successivo, anche se in quell'occasione le Pantere dovettero accontentarsi della piazza d'onore. 40 appena pochi giorni fa, per consentire al VakifBank di vincere 3-1 il derby di Istanbul contro l'Eczacibasi e mettere in bacheca la sesta Champions della sua storia.
Numeri impressionanti, se si pensa soprattutto alla giovane età di Egonu. La stella della Nazionale compirà infatti venticinque anni il prossimo 18 dicembre e ha già conquistato sedici trofei coi club - incluse tre Champions League con tre squadre diverse e tutte da MVP delle finali - un argento (2018) e un bronzo (2022) mondiali, un oro (2021) e un bronzo (2019) europei e l'oro alla Volleyball Nations League 2022 con l'Italvolley, squadra di cui è perno indiscusso per quanto molti lo vogliano ancora negare. Talento generazionale, giocatrice già iconica e capace di bucare lo schermo non soltanto per le sue gesta pallavolistiche, personaggio divisivo nella società contemporanea, Paola rappresenta un patrimonio sportivo nazionale da custodire e tutelare con gelosia.
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Egonu: "Giocherò a Milano e non vedo l'ora di tornare in Nazionale"

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Semplicemente sensazionale

Assistere dal vivo a una partita di Egonu lascia praticamente senza fiato. Non si comprendono quasi mai appieno le modalità con cui riesca a compiere certi gesti pallavolistici, a stringere alcune diagonali nel metro e mezzo o ad aggiustare alzate imprecise con pallonetti esiziali. Siamo tutti indiscutibilmente a conoscenza dello sterminato talento di cui dispone, eppure l'opposta Azzurra riesce sempre a sorprendere con qualcosa di nuovo, di inedito. Alcuni sostengono che il suo limite principale sia quello di sbagliare troppi palloni in attacco, mentre altre grandissime interpreti del ruolo - a cominciare da Tijana Boskovic e Isabelle Haak - sarebbero più oculate e precise nelle scelte offensive. Numericamente, alcune gare confermano tale opinione, mentre altre la sconfessano. Di certo, è però evidente che nessuna giocatrice al mondo sappia mettere a terra qualsiasi alzata come invece riesce a fare Egonu. Questo è indiscutibile, poiché testimoniato anche da svariati highlight. Murarla è impresa praticamente impossibile, mentre si può tentare di contenerla soltanto con immense difese. Egonu è un'opposta devastante per merito di un'esuberanza atletica evidente, ma anche perché nel corso della sua carriera è cresciuta moltissimo tecnicamente. Si pensi che le sono bastati soltanto otto mesi di lavoro in palestra con coach Giovanni Guidetti per migliorare nel senso della posizione in difesa e acquisire ulteriori consapevolezze in attacco.
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Imperiale Egonu! Parallela impossibile contro l'Eczacibasi

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L'individualità che sta cambiando uno sport di squadra

"Nella pallavolo non si vince mai da soli, ingiusto parlare solo di Egonu". Una frase che riassume perfettamente le critiche mosse agli organi di stampa e di informazione quando - come nel caso di questo focus - si esaltano oltremisura le prestazioni di Paola o le si utilizzano come riassunto di un evento sportivo. Senza voler offrire alcuna lezione di giornalismo, concordiamo soltanto in parte con tale frase. È ormai evidente che l'informazione, specie sportiva, sia schiava di allucinanti logiche da click-baiting e negarlo non gioverebbe pertanto alla condizione di nessuno, specie quella dei lettori. Nel caso di Egonu, siamo forse in presenza di una giocatrice che sta cambiando le regole del gioco da diverso tempo. La pallavolo resta infatti indiscutibilmente sport di squadra, ma il talento dell'Azzurra è in grado di sublimare quasi sempre il lavoro delle compagne per trasformarlo in punti decisivi. Restando alla finale europea contro l'Eczacibasi, il VakifBank ha realizzato 83 punti effettivi - 100 se si considerano gli errori avversari, tra battute sbagliate (5), attacchi errati (11) e invasioni (1) - mentre Egonu ne ha firmati 40. In percentuale? Paola ha realizzato il 48% dei punti messi a referto dal fenomenale VakifBank. Davanti a questi numeri, sarebbe davvero scriteriato sostenere che l'opposta non faccia un'enorme differenza all'interno di uno sport di squadra, in cui l'oliatura dei meccanismi collettivi è comunque conditio sine qua non della vittoria. Con buona pace di quanti vogliano ancora negare, non si bene per quale motivo, lo strapotere pallavolistico di una giocatrice unica nel panorama mondiale contemporaneo.
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Egonu impressionante! Diagonale nei tre metri a 90 km/h

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Il futuro di Egonu

A livello di club, si chiamerà Vero Volley Milano. Il ritorno dell'opposta nella Serie A1 femminile ha scatenato diverse ipotesi - e pure qualche dietrologia - sul suo presunto fallimento al VakifBank, spingendo addirittura alcuni a teorizzare che il club turco ci guadagnerà nello "scambio" tra Egonu e Jordan Thompson. Per quanto l'opposta statunitense abbia giocato delle straordinarie finali playoff Scudetto, vinte da Conegliano ma solo dopo una serie combattutissima proprio con Milano, la differenza di talento con l'Azzurra resta evidente. Paola sbarcherà a Milano per rendere il club femminile del Consorzio una delle squadre di vertice a livello europeo e rinforzare quella trazione italiana del roster rosablu che tanti benefici potrebbe dare anche alla Nazionale. Il 2023-24 sarà una stagione spartiacque per l'Italvolley di coach Davide Mazzanti, chiamata a centrare la partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e a riscattare la prematura e cocente eliminazione di Tokyo 2020. Nel farlo, la Nazionale potrà sfruttare il talento di nuove stelle in rampa di lancio, a cominciare da Ekaterina Antropova, ma non prescindere dalla fenomenalità di Egonu. Paola resta infatti la pallavolista più decisiva, a 360°, di uno sport che rimarrà per sempre di squadra ma in cui i suoi colpi riescono a indirizzare l'andamento di una singola partita, di una serie o di un intero torneo. Stante il rispetto dovuto a tutte le Azzurre, negare l'essenzialità di Egonu all'interno del sistema di gioco dell'Italia sarebbe come disconoscere la forma di geoide che possiede il pianeta su cui viviamo. Possibile certo, ma demenziale.
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I 40 punti di Egonu! Rivivi il suo show nelle Super Finals

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