Champions League - Milano perde al tie-break contro il VakifBank, ma si qualifica comunque ai quarti

Una partita in cui a Milano bastava realizzare 32 punti per avere la certezza aritmetica di chiudere al primo posto la Pool A, si trasforma invece in una sfida dai mille volti, risolta soltanto al tie-break dalla classe infinita di Gabi e dagli errori delle rosablu. Il VakifBank di Giovanni Guidetti espugna un caldissimo Allianz Cloud, ma dovrà comunque passare dallo scoglio dei Playoff; l'Allianz Vero Volley incassa il primo k.o. europeo, eppure riemerge dalle sabbie mobili dello 0-2 per forzare un 5° set trascinata dai muroni di Sonia Candi e dalle giocate di Kara Bajema.

Con questo risultato, Milano è la quarta tra tutte le prime classificate delle varie Pool ma, molto verosimilmente, avrà un tabellone abbastanza semplice nella fase a eliminazione diretta. Una sconfitta che non "avvantaggia" gli altri due club italiani, visto che Scandicci e Conegliano saranno rispettivamente testa di serie numero 2 e numero 3 dietro al Fenerbahce di Stefano Lavarini nella prossima fase. Ritornando a questa sfida, Paola Egonu chiude da top scorer con 20 punti, sbagliando però tantissimo in un match per lei molto complicato.

Il valore abbastanza relativo di questo impegno, non impedisce tuttavia agli oltre 4.600 spettatori dell'Allianz Cloud di guardare (a tratti) una bella pallavolo. Milano parte forte, sfruttando un'ottima correlazione muro-difesa, ma non può contare sulla miglior versione di Egonu. L'opposta azzurra chiude quello che è forse il peggior set della carriera con un incredibile -12% di efficienza offensiva a fronte dei 4 punti che risultano a tabellino al termine del primo periodo. Senza i suoi colpi, l'Allianz deve sovraccaricare le giocatrici di posto 4, anche perché il gioco al centro della rete non è particolarmente efficace e la ricezione soffre contestualmente molto. Il Vakif non fa poi granché di eclatante, ma è più ordinato e soprattutto regala meno errori, volando sul 2-0 (25-20; 25-17) con semplicità quasi irrisoria. Quando sembra poter maturare un netto 3-0, la reazione della squadra padrona di casa è d'improvviso veemente.

Trascinata dai muroni della coppia Candi-Sylla e dai colpi in attacco della già citata Bajema, la formazione allenata da Marco Gaspari riemerge dalle difficoltà nel 3° set (25-22) e poi realizza un monologo nel 4°, forzando così un inatteso tie-break. Frazione in cui gli errori di Egonu pesano non poco, al pari dei punti messi invece a terra da Alexandra Frantti, ex martello di Casalmaggiore. Milano perde, è vero, ma "si prende" comunque la parte di tabellone più agevole, ossia quella che potrebbe valere la semifinale contro il Fenerbahce. Dall'altra parte, gli altri quattro top team di questa (strana, per formula) competizione: Eczacibasi, Conegliano, Scandicci e appunto VakifBank. A ben guardare, mai sconfitta fu forse più dolce di questa per i tifosi milanesi, specie ricordando come andò nella scorsa edizione, quando ai quarti l'avversaria fu proprio la squadra allenata da Guidetti e in cui giocava allora Egonu...