Europei 2023 - Polonia in finale: Slovenia battuta 3-1. Leon spaziale MVP, infortunio per Ropret

La Polonia è la prima finalista degli Europei maschili 2023. La nazionale allenata da Nikola Grbic supera infatti 3-1 in rimonta la Slovenia, ponendo così fine a una sorta di maledizione che la affliggeva nelle sfide giocate tra queste due squadre agli Europei. Nel 2019 e nel 2021, la Slovenia aveva estromesso i polacchi dalla corsa all'oro, vincendo 3-1 le rispettive semifinali, ma stavolta può opporsi soltanto in parte allo show devastante di Wilfredo Leon. Lo schiacciatore di Perugia chiude difatti da assoluto MVP, realizzando 25 punti con 3 muri.

Sabato 16 settembre 2023, dalle ore 21:00 sul gerflor del Palazzo dello Sport di Roma, la Polonia sfiderà una tra Francia o Italia e proverà così a ritornare sul trono continentale a distanza di quattordici anni dal trionfo del 2009, essendo peraltro già certa della terza medaglia europea consecutiva dopo i bronzi del 2019 e 2021. La Slovenia, che paga pure l'infortunio alla caviglia destra del suo palleggiatore titolare, Gregor Ropret, attenderà invece la perdente di Italia-Francia nella finale per il bronzo, in programma sempre il 16 settembre ma dalle ore 17:30.

Sfida ad altissima tensione, con infinite proteste, spesso assurde, della nazionale polacca per l'operato della coppia arbitrale - formata da Igor Porvaznik (Slovacchia) e Ilaria Vagni (Italia) - ma anche da un Leon semplicemente inarrestabile in attacco oltre che fattore, come sempre, importante dai nove metri. Dall'altra parte della rete, la Slovenia vince il solo set (il 1°) in cui riesce a commettere meno errori degli avversari, pagando poi l'incostanza di Rok Mozic (6% di efficienza offensiva, con 3 errori non forzati e 6 murate subite), quest'ultimo schierato da coach Gheorghe Cretu nel ruolo di opposto per fare di necessità virtù in questo torneo. Indiscutibile anche il contraccolpo psicologico che la nazionale slovena subisce in occasione dell'infortunio patito da Ropret, col vice-palleggiatore Uros Planinsic che non riesce a garantire la stessa qualità in regia del suo titolare. Nella metà campo polacca, buonissime prestazioni anche per Aleksander Sliwka (10) e Pawel Zatorski. Lo schiacciatore soffre un po' in ricezione e sembra mentalmente spesso fuori da questa semifinale, ma in attacco è sempre prezioso grazie a una splendida varietà di colpi e a pallonetti spinti che mandano in tilt la correlazione muro-difesa slovena quando più conta. Il libero prosegue invece in una stagione da migliore al mondo nel ruolo, esibendosi in tantissime difese e garantendo enorme intelligenza nelle coperture al netto di un pomeriggio con alti e bassi in ricezione. Menzione d'onore infine per un Tine Urnaut eterno e inossidabile al netto dei "soli" 10 punti realizzati: a 35 anni, il capitano è l'ultimo a mollare tra le file della squadra slovena, confermando di possedere una classe inarrivabile forse per il 90-95% degli altri pallavolisti al mondo.

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