Mondiale per club 2025 - Perugia sul tetto del mondo! 3° trionfo mondiale per i Block Devils, Osaka ko 3-0. Ben Tara-Semeniuk show, Giannelli immenso
PALLAVOLO, MONDIALE PER CLUB 2025 - La Sir Sicoma Monini Perugia è campione del mondo, per la terza volta nella sua storia! I Block Devils superano in tre set il fortissimo Osaka Bluteon, sfruttando i colpi della coppia Ben Tara-Semeniuk (16+13 punti) ma anche la lucidità di un immenso Simone Giannelli (MVP del torneo). 6° Mondiale per club nella carriera di Max Colaci: mai nessuno come il libero.
Giannelli: "Un back to back pazzesco, ci siamo attaccati alle cose semplici"
Video credit: Eurosport
Sul tetto del mondo, per la terza volta nella sua storia! La serata italiana di domenica 21 dicembre entra di diritto nel libro dei ricordi dei Block Devils. Perché Perugia vince il Mondiale per club maschile 2025, triplicando così i trionfi del 2022 e 2023 per diventare la terza squadra a vincere almeno tre volte il torneo, dopo Trento e Sada Cruzeiro (entrambi a quota 5 nell'albo d'oro). Il successo bianconero è ovviamente nel segno di Simone Giannelli dato che, dopo la finale vinta 3-0 contro un grande Osaka Bluteon, l'iconico fenomeno italiano viene riconosciuto sia MVP che miglior palleggiatore del torneo. Una Sir Sicoma Monini completamente da applausi, quella che calca il taraflex di Belém (Brasile) e che, a differenza della sfida già giocata tra queste due squadre nella fase a gironi (Pool B), stasera non lascia neppure le briciole agli avversari.
Merito indubbiamente del già citato Giannelli, ma non solo. Poiché Wassim Ben Tara oscura Yuji Nishida nel "duello" di posto due, firmando 16 punti (2 muri) con un 48% di efficienza offensiva che è percentuale davvero superba, specie se rapportata al valore del match. Diagonale principale che quindi domina, sebbene non da sola. Kamil Semeniuk mette difatti insieme l'ennesima strepitosa partita di una carriera spaziale e alza al cielo il 19° trofeo in carriera a livello di club; contribuendo peraltro alla festa perugina con 13 punti e giocate decisive praticamente in ogni scambio importante della finale. Non si possono poi dimenticare i centrali, Augustin Loser e Sebastian Solé, entrambi nel 6+1 ideale della competizione iridata ed entrambi protagonisti a 360° contro Osaka. Per finire con l'eterno Max Colaci, al sesto Mondiale in carriera.
La partita
Una finale iridata a senso unico, per oltre due set. La squadra allenata da Tuomas Sammelvuo deve rincorrere fin dall'inizio e mostra sprazzi di onnipotenza pallavolistica soltanto nella prima metà del terzo set, poi comunque perso ai vantaggi (27-29) dopo grande rimonta perugina. Per il resto, la Sir Sicoma Monini è ingiocabile. Trascinata anzitutto dal suo capitano, in una di quelle serate di grazia ormai classiche. Se il duo Ben Tara-Semeniuk è letteralmente scatenato in attacco, bisogna tuttavia menzionare anche l'impatto di Oleh Plotnytskyi in seconda linea: il martello polacco viene bersagliato dal servizio di Osaka, ma molto raramente va in debito di ossigeno, garantendo così a Giannelli la possibilità di fare letteralmente ciò che vuole con la sua distribuzione. Grande qualità offensiva, solita correlazione muro-difesa a (lunghi) tratti impermeabile e una battuta che, rispetto a quella del 6+1 avversario, trova il modo di fare la differenza con maggior continuità. Antoine Brizard è infatti magico in più di uno scambio, ma anche costretto ad aggiustare tanti primi tocchi imprecisi dei compagni, diventando perciò abbastanza "scontato" nelle sue scelte.
L'esperto palleggiatore francese trova comunque il modo di dare spettacolo coi suoi centrali - Larry Ik Evbade-Dan e Peng Shikun - visto che il posto tre di Osaka chiude con un perfetto 15/15 negli attacchi veloci al centro. I problemi si sostanziano allora nella poca continuità di Yuji Nishida (autore comunque di 14 punti) e nella serata oltremodo complessa vissuta da Shoma Tomita: 2 punti con efficienza offensiva negativa (-23%!). Così, contro questi Block Devils, non può proprio bastare. Perugia celebra allora il settimo trofeo nelle nove competizioni ufficiali cui ha preso parte da quando Angelo Lorenzetti ne è diventato allenatore. Regalando peraltro all'Italia un altro titolo mondiale per club, dopo quello vinto da Scandicci appena una settimana fa, e staccando il Gonzaga Milano nell'albo d'oro della competizione. Su 19 edizioni al maschile, questo diventa inoltre il 13° trionfo di una società del Bel Paese. In merito al dominio della pallavolo italiana, crediamo non serva aggiungere poi molto altro.
Il 6+1 ideale del torneo
MVP: Simone Giannelli (Perugia)
Palleggiatore: Simone Giannelli (Perugia)
Opposto: Wassim Ben Tara (Perugia)
Schiacciatori: Miguel Ángel López (Osaka), Aaron Russell (Zawiercie)
Centrali: Augustin Loser (Perugia), Sebastian Solé (Perugia)
Libero: Tomohiro Yamamoto (Osaka)
Opposto: Wassim Ben Tara (Perugia)
Schiacciatori: Miguel Ángel López (Osaka), Aaron Russell (Zawiercie)
Centrali: Augustin Loser (Perugia), Sebastian Solé (Perugia)
Libero: Tomohiro Yamamoto (Osaka)
Il tabellino
OSAKA BLUTEON - SIR SICOMA MONINI PERUGIA 0-3 (20-25; 21-25; 27-29)
Osaka: Nakamura n.e., Tomita 2, Brizard 2, Nakamoto, Peng 8, Yamauchi n.e., Nishida 14, Yamamoto (L), Kai 5, Ikeshiro (L) n.e., Nishiyama, Nishikawa n.e., Larry 10, Lopez 10. All. Sammelvuo.
Perugia: Argilagos n.e., Dzavoronok, Cvanciger n.e., Giannelli 4, Loser 9, Ben Tara 16, Solé 5, Colaci (L), Ishikawa n.e., Semeniuk 13, Plotnytskyi 6, Russo, Gaggini (L) n.e., Crosato n.e. All. Lorenzetti.
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