Mondiale per Club - Conegliano vola in finale! Gerdau Minas strapazzato 3-0, ora Eczacibasi o VakifBank

Non c'è storia nella prima semifinale del Mondiale per Club femminile 2022. La Prosecco Doc Imoco Conegliano travolge infatti il Gerdau Minas con un sonoro 3-0, giocando ancora un'ottima Pallavolo e trovando protagoniste diverse rispetto alle prime due sfide di questo torneo. Isabelle Haak si prende infatti un po' di meritato "riposo", anche se risulta travolgente nel 3° set, e lascia la scena ad Alexa Gray, quest'ultima preferita a Kathryn Plummer nel 6+1 titolare scelto da coach Daniele Santarelli. Pur soffrendo un po' in ricezione, la schiacciatrice canadese domina in attacco (15 punti) con grande varietà di colpi e fa malissimo, al pari di Marina Lubian (3 ace), dai nove metri.

Le Pantere centrano così la finale iridata, in programma domenica 18 dicembre 2022 alle ore 14:00 italiane, e attendono ora il VakifBank Istanbul o l'Eczacibasi Dynavit Istanbul, quest'ultimo già battuto nella seconda giornata della Pool A. Per quanto entrambe le formazioni turche siano fenomenali, questa Imoco non ha nulla da invidiare loro e, se continuasse a giocare con questa intensità, potrebbe davvero fare grandi cose anche nell'atto conclusivo di un torneo che ha già vinto nel 2019 (3-1 proprio sull'Eczacibasi).

Altra sfida senza storia per un'Imoco che comincia con un solo cambio rispetto al 6+1 capace di battere l'Eczacibasi ieri, ovvero quello già ricordato tra Gray e Plummer. L'attacco da posto 4 delle Pantere continua a graffiare come si deve, mentre Asia Wolosz si conferma artista impareggiabile del palleggio ed è oggi molto efficace anche dai nove metri (2 ace). Il gioco di Conegliano non lascia scampo a un Minas che sbaglia peraltro tantissimo, specialmente in attacco. Kisy Nascimento (4/20 in attacco con 5 errori non forzati), giovane opposto verdeoro, va in crisi fin dai primi rally e toglie giocoforza a Priscila Heldes un terminale offensivo importante, ma anche i martelli faticano tremendamente nel mettere palla a terra contro l'ottima correlazione muro-difesa della Prosecco Doc. Nicola Negro è così costretto a girandole continue di cambi, anche perché la sua squadra soffre davvero troppo in ricezione e non trova mai la continuità necessaria per affrontare alla pari un'avversaria così forte e completa. Conegliano pare infatti squadra con enormi potenzialità in qualsiasi reparto, guidata alla perfezione da un allenatore che riesce a trarre il massimo da ogni gruppo che si trova a guidare dalla panchina. All'eterna combinazione in fast tra Wolosz e Robin De Kruijf, si sono poi aggiunti i primi tempi di una Lubian sempre più devastante e in crescita anche a muro, le traiettorie di una Haak capace di passare sistematicamente sopra al muro avversario e i colpi di una Gray che, con un salto di qualità nei fondamentali di seconda linea, sarà preziosissima in tutta la stagione. Manca solo una gara per ritornare sul trono mondiale ma, a prescindere da come terminerà la finale, la sensazione è che anche questa annata possa essere piena di successi e trofei per una squadra rivoluzionata in tanti aspetti, tranne uno: il dna vincente.