Mondiali femminili 2025 - Ma l'Italia ha davvero fatto il record mondiale di vittorie consecutive? No, eppure è comunque già nella storia del volley
PALLAVOLO, MONDIALI FEMMINILI 2025 - L'Italia raggiunge le 34 vittorie consecutive in competizioni ufficiali: una striscia clamorosa, ma veramente da record mondiale? La domanda attanaglia tanti appassionati e tifosi, ma forse non è così importante. Perché questa Nazionale è già nella leggenda della pallavolo di tutti i tempi. E non solo. Ecco però qualche dettaglio in più sul potenziale record.
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34 vittorie consecutive in competizioni ufficiali. Un numero impressionante, già di per sé. Ancor più incredibile se si tiene conto che, a mettere insieme quei successi filati, è stata una squadra attualmente impareggiabile. Capace soltanto poche ore fa di travolgere 3-0 la Polonia - la numero tre del ranking mondiale FIVB, tanto per gradire - e di conquistare la terza semifinale consecutiva ai Mondiali femminili di pallavolo, dopo quella vinta nel 2018 (3-2 alla Cina, con 45 punti di Paola Egonu) e quella persa nel 2022 (1-3 contro il Brasile). Insomma, un'Italvolley in missione, quella allenata da Julio Velasco.
Da diverse settimane, il clamore destato dai risultati della Nazionale ha generato diverse analisi su questa striscia da record. Indubbiamente un record per la stessa Italia, che mai aveva vinto 34 partite ufficiali di fila: tra il 2006 e il 2007, quando in panchina, come CT, siedeva Massimo Barbolini, si era difatti fermata a 26 trionfi consecutivi. Un risultato allora ritenuto ineguagliabile. E invece non soltanto pareggiato, bensì perfino ampliato, migliorato e quindi superato dalle "ragazze terribili" allenate da Julio Velasco. 34 vittorie consecutive. Allora qualcuno, giustamente, sostiene sia un record mondiale.
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Bisogna però premettere diversi aspetti e far rilevare una cosa: se per alcuni sport, come quelli prettamente statunitensi (anche e soprattutto collegiali) la collezione di statistiche e record è quasi una mania - in senso completamente positivo - per la pallavolo il discorso è quasi opposto. Difficilissimo trovare fonti affidabili, ancor più almanacchi che possano fungere da libri sacri, in termini sportivi sia chiaro. Scorrendo indietro nel tempo e avvalendoci di quel magico strumento chiamato internet, la ricerca può però essere semplificata, portandoci a scoprire altre strisce vincenti. Ad esempio, i 36 successi consecutivi ottenuti dal Brasile tra il 2008 e il 2009. Oppure le 46 vittorie filate che l'URSS conquistò tra il 1967 e il 1974.
*Nel recuperare queste statistiche, devo ringraziare lo stimato collega Luca Muzzioli di Volleyball.it, il quale ha confrontato la mia sommaria e semplicistica ricostruzione via internet con l'archivio storico in suo possesso. Convergendo sul numero di 46 vittorie consecutive ottenute dall'URSS nel periodo 1967-1974.
Due esempi che meritano comunque spiegazioni ulteriori. Perché bisogna anche chiarire quali sono, alla fine, i tornei ufficiali e rilevare le differenze imposte - in termini di competizioni organizzate - da ognuna delle cinque federazioni continentali. Prendendo l'incredibile striscia sovietica, ci si limita soltanto a competizioni quali Europei, Mondiali e Giochi Olimpici. Escludendo eventuali gare di qualificazione, peraltro all'epoca non previste dai format dei vari eventi. In breve, dal 27 ottobre 1967 - data d'esordio per l'URSS agli Europei - al 27 ottobre 1974 - giorno della finale mondiale persa contro il Giappone - l'Unione Sovietica vinse sempre. Mettendo in bacheca due titoli olimpici, tre ori europei e uno mondiale.
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Altri tempi, altra (e diversa pallavolo). E un record con asterisco, visto che le fonti presentano troppe lacune e quelle esistenti, per lo più, derivano dalla memoria umana. Per sua natura fallace, tanto da essere relegata all'ultimo posto nella gerarchia delle fonti storiche. Insomma, la ricerca del record è un po' come quella del Santo Graal: destinata a essere eterna. E, di riflesso, ci insegna una cosa. Raramente, nello sport, il sensazionalismo è un bene. Ogni tanto aiuta ed è forse perfino propedeutico a una maggiore mediaticità della pallavolo stessa. Per l'Italia di Julio Velasco, non ce n'è quasi bisogno. Non sarà infatti un altro oro a portare questa squadra nella leggenda: semplicemente perché le "ragazze terribili" ci sono già.
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