Olimpiadi Parigi 2024 - Rivoluzione Italia! Julio Velasco sarà il nuovo CT e ritornerà Paola Egonu
PALLAVOLO, GIOCHI OLIMPICI PARIGI 2024 (F) - Italvolley, sarà rivoluzione: Julio Velasco nuovo CT e successore di Davide Mazzanti, ritorno di Paola Egonu in pianta stabile e una figura carismatica per ricompattare l'ambiente. La notizia era nell'aria da tempo, ma la conferma di Gian Luca Pasini è una sorta di ufficiosità. Si attende soltanto il prossimo Consiglio Federale di fine ottobre 2023.
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La notizia circolava già da tempo e non rappresenta alcuna novità, eppure la conferma di Gian Luca Pasini sulle colonne de La Gazzetta dello Sport ne rappresenta una sorta di ufficiosità. Julio Velasco sarà il successore di Davide Mazzanti nel ruolo di CT dell'Italvolley femminile, a prescindere dal vincolo del singolo incarico - Velasco ha infatti un accordo triennale con Busto Arsizio, ma con possibilità di "liberarsi" in caso di chiamata della Nazionale - e dalle dichiarazioni di facciata rilasciate, specie nelle ultime ore, da molte delle parti coinvolte.
Una scelta che rievoca alla mente l'epopea della "Generazione di fenomeni", senza dimenticare che Velasco ha già allenato l'Italia femminile, oltre a rappresentare forse la chiusura di un cerchio. Uno degli allenatori più iconici nella storia della pallavolo potrà difatti nuovamente cercare di vincere quell'oro olimpico che gli è sempre sfuggito per dettagli e un po' di sfortuna quando era CT della Nazionale maschile. A patto prima di qualificarsi ai Giochi di Parigi 2024, impresa non impossibile poiché agevolata, va rimarcato, dai risultati finora ottenuti dall'Italvolley.
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28/07/2025 alle 15:35
Ventisei anni dopo la prima e fugace esperienza, terminata col 5° posto agli Europei 1997 di Brno, conquistato a spese della Polonia, battuta 3-0 nella finale 5°/6° posto, ossia della nazionale che ha appena soffiato la qualificazione olimpica alle Azzurre, Velasco ritrova così una panchina Azzurra che appare come un perfetto incastro di pezzi di un puzzle. La Federazione aveva bisogno di una figura carismatica per rimettere insieme i cocci di una delle nazionali più forti della storia italiana, ma anche di un allenatore che potesse gestire l'enorme talento a disposizione e migliorarne alcuni aspetti tecnico-tattici. In tal senso, da non sottovalutare l'importanza dell'aspetto psicologico, tema molto caro al tecnico di La Plata praticamente da sempre, ma anche il "reintegro" di alcune atlete di punta, a cominciare da Paola Egonu.
Velasco le ha già parlato in occasione di una doppia amichevole giocata tra la sua Busto Arsizio e l'Allianz VV Milano; viene facile pensare che la chiacchierata riguardasse anche il futuro dell'opposta all'interno della Nazionale, perché Egonu resta una risorsa potenzialmente illimitata. Certo, bisognerà riportare ordine e serenità in un gruppo definito, ormai da tutti, come pieno di crepe e spaccature al suo interno, derivanti dalle ultime e insipide gestioni ma anche da quello che l'adagio popolare napoletano riassume benissimo in poche parole: a chi figli, a chi figliastri. Velasco dovrà cioè fare tabula rasa dei privilegi concessi - a quanto pare - ad alcune ma non ad altre pallavoliste, oltre a risultare una sorta di parafulmine verso le Azzurre, vista l'incessante pressione, anche e soprattutto mediatica, che rischia di schiacciare ancor più la Nazionale.
Per l'ufficialità della successione tra Mazzanti e Velasco si dovrà attendere il prossimo Consiglio Federale, che non si riunirà prima di metà o fine ottobre 2023, ovvero al termine del torneo di qualificazione olimpica maschile. Salvo clamorosi ma, a questo punto, improbabili ripensamenti, è davvero ormai tutto fatto. Velasco rientrerà in Federvolley dopo aver terminato l'esperienza di responsabile tecnico delle nazionali giovanili maschili, ruolo che è attualmente ricoperto invece da Fefè De Giorgi, per tentare di ridare brio e spensieratezza a un gruppo che, negli ultimi anni, ci ha regalato tantissime soddisfazioni. Anche per merito di Davide Mazzanti, il quale continua a essere messo su un'ideale graticola di san Lorenzo quale unico capro espiatorio di colpe pure altrui, come abbiamo già scritto da tempo.
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