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Pallavolo, Supercoppa Italiana - Perugia è un dream team e vola in finale, ma Trentino si arrende con onore

Marco Arcari

Aggiornato 31/10/2022 alle 23:51 GMT+1

PALLAVOLO, SUPERCOPPA ITALIANA - Sfida epica tra Perugia e Trentino, risolta soltanto al tie-break (15-7) in favore dei Block Devils, rivitalizzati dall'ingresso di Herrera Jaime. Una partita bellissima, il massimo livello di Pallavolo per club, con prestazioni individuali sublimi: dalla regia del duo Giannelli-Sbertoli, passando per i voli in difesa di Laurenzano e lo show di Kaziyski e Semeniuk.

L'esultanza della Sir Safety Susa Perugia dopo un successo nel girone d'andata della Superlega 2022-23

Credit Foto Getty Images

Sebbene la stagione 2022-23 sia appena cominciata, la domanda sorge già spontanea: quale squadra potrà fermare quel dream team chiamato Sir Safety Susa Perugia? La squadra allenata da Andrea Anastasi raggiunge infatti la Cucine Lube Civitanova in finale della Del Monte Supercoppa Italiana 2022, superando 3-2 una Itas Trentino comunque mai doma e quasi sempre capace di gettare il cuore oltre l'evidente ostacolo di un roster che, a oggi, non può vantare la qualità di ricambi di cui dispongono invece i sirmaniaci. Una delle partite più belle degli ultimi anni - come tutte le sfide tra questi due fortissimi club nella storia recente del gioco, per essere onesti - decisa sostanzialmente dai cambi o, meglio, dall'ingresso dell'opposto Jesús Herrera Jaime nel 4° set.
Il cubano martella infatti con una qualità impressionante dai nove metri ed è inarrestabile in attacco (75%), svoltando così una sfida che i gialloblù di coach Angelo Lorenzetti sembravano avere in mano dopo il 22-25 di un 4° set in cui, grazie allo show dell'intramontabile Matey Kazijski (23 punti), erano volati avanti anche di 10 lunghezze (5-15) prima di pagare un po' la rimonta dei Block Devils. Una partita caratterizzata da super prestazioni individuali di diversi giocatori: dalle irreali difese di un tarantolato Gabriele Laurenzano, nuovo libero classe 2003 dell'Itas, ai colpi devastanti di Kamil Semeniuk, passando per la regia di titolare e vice della Nazionale che ha appena vinto l'oro mondiale. Attualmente, la sfida tra Perugia e Trentino è il massimo che possa offrire la Pallavolo per club. Vi sfidiamo a sostenere il contrario.
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La partita

Semplicemente, una delle gare più belle nella storia recente di questo sport. A scriverlo si rischia di risultare ridondanti, ma ormai quando Perugia e Trentino si affrontano maturano sempre sfide epiche, destinate a rimanere impresse per sempre nei libri di storia della Pallavolo. Anche in questa semifinale non mancano blackout e cali di tensione, da una parte e dall'altra della rete del PalaPirastu di Cagliari, ma la qualità espressa sul taraflex sardo è semplicemente spaziale, a cominciare dal duello in regia tra Simone Giannelli e Riccardo Sbertoli. Il primo, palla in mano o meno, resta un giocatore senza senso logico, capace di inventare per i compagni ma anche per sé stesso, nonché decisivo in qualsiasi fondamentale. Oggi riesce a esserlo anche a muro (5), pagando soltanto un po' di appannamento - condiviso coi compagni - nel 4° set, prima di tornare a incantare i fortunati presenti in un tie-break dominato dalla Sir Safety Susa. Il secondo è invece costretto a giocare spesso con ricezione staccata da rete, ma non per questo rinuncia a osare quando c'è da variare tra posto 2 e 4, confermando al contempo un feeling praticamente innato con la coppia di centrali Lisinac-Podrascanin. Oltre ai due palleggiatori e all'impatto, già citato, di un fenomenale Herrera Jaime, la sfida si decide nel diverso rendimento dei posti 4 e nella qualità della ricezione.
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Nel primo caso, a mancare è soprattutto l'apporto di Daniele Lavia, il quale comincia questa semifinale come aveva concluso i Mondiali ma cala alla distanza in tutti i fondamentali (29% in attacco, 4 ace subiti), costringendo coach Lorenzetti a una staffetta con Donovan Dzavoronok che non paga però i dividendi sperati. Dall'altra parte della rete, Semeniuk è invece inarrestabile e, pur soffrendo su qualche turno in battuta dei gialloblù, contribuisce alla causa dei sirmaniaci con 20 punti (4 ace e il 50% in attacco) e tantissime giocate importanti nei momenti chiave della gara. Nei momenti in cui il polacco non riesce a incedere, ci pensa peraltro il rientrante connazionale Wilfredo Leon (19), autore di una sfida che non spicca certo per costanza di rendimento - ecco il perché del cambio con Oleh Plotnytskyi durante 3° e 4° set, con l'ucraino che convince molto in battuta, come suo solito - ma conferma quanto il talento dello schiacciatore possa essere debordante anche con un livello di condizione pari al 50-60%. Quanto alla ricezione, entrambe le formazioni sono altalenanti ma l'Itas, dopo un 1° set giocato su livelli incredibili di eccellenza offensiva (63%), paga la qualità del secondo tocco, spesso effettuato in emergenza e non da Sbertoli, mentre Perugia riesce molto di più a giocare veloce al centro, sfruttando una serata in cui Roberto Russo (13 punti, 6 muri) dimostra di valere la titolarità anche nei confronti di un grandissimo centrale, quale Sebastian Solé. La Sir Safety Susa centra così la quinta finale nella sua storia, la quarta nelle ultime sei edizioni della Supercoppa Italiana, e martedì 1° novembre, alle ore 17:00 sempre sul taraflex del PalaPirastu, cercherà di conquistare il 4° trofeo in quella che, ormai, è la classicissima della Pallavolo italiana. L'Itas non potrà difendere il titolo di campionessa in carica, ma non per questo esce ridimensionata da questa semifinale: sicuramente, la profondità del roster a disposizione di coach Lorenzetti non può eguagliare quella della squadra perugina, ma su gara secca Trentino resta una squadra formidabile e la stagione è davvero lunghissima.

Il tabellino

Sir Safety Susa Perugia - Itas Trentino 3-2 (23-25; 25-17; 25-22; 22-25; 15-7)
  • Perugia: Giannelli 7, Jaime Herrera 7, Rychlicki 8, Leon 19, Piccinelli (L) n.e., Solé, Russo 13, Colaci (L), Flavio Resende 10, Semeniuk 20, Plotnytskyi 4, Ropret, Cardenas Morales n.e., Mengozzi n.e. All. Anastasi.
  • Trentino: Kaziyski 23, Nelli 1, D'Heer, Dzavoronok 2, Michieletto 18, Sbertoli 6, Cavuto n.e., Pace (L), Berger n.e., Depalma n.e., Laurenzano (L), Lavia 9, Podrascanin 7, Lisinac 7. All. Lorenzetti.
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