Perugia, è tutto vero: 2° Scudetto, a sei anni dal primo! Monza si arrende in gara-4, Leon e Giannelli clamorosi

Sei anni dopo il primo, storico, Scudetto, Perugia torna sul trono d'Italia e lo fa con enorme merito, al termine di gara-4 di finale vinta 3-1 contro la Mint Vero Volley Monza. Sul taraflex dell'Opiquad Arena, i Block Devils di coach Angelo Lorenzetti si impongono con autorità, trascinati dal talento di Simone Giannelli (MVP) e, soprattutto, Wilfredo Leon. Il capitano bianconero subentra ad Oleh Plotnytskyi a fine 1° set, per sparigliare poi le carte in tavola e lanciare i sirmaniaci al secondo Tricolore della loro storia con ben 25 punti e un innegabile dominio offensivo.

Complimenti immensi alla Monza di coach Massimo Eccheli, sempre capace di minare le certezze della corazzata Perugia e arrivare a un quarto atto di finale Scudetto in cui il sold-out dell'impianto monzese è semplicemente stupendo. Alla fine, vince però la squadra più attesa, chiamata al riscatto dopo un 2022-23 da incubo e capace di non lasciare neppure le briciole alle avversarie in questa stagione, con quattro trofei conquistati su altrettante finali disputate: oltre allo Scudetto, in bacheca anche Supercoppa Italiana, Coppa Italia e Mondiale per club.

Come nella finale dei Mondiali 2022, stravinta 3-1 dalla Nazionale contro la Polonia, Giannelli decide di mettersi in proprio e firmare ben 8 punti con sei attacchi. Non si può non partire da qui per analizzare questa gara-4, anche perché l'alzatore azzurro infila un'altra prestazione da assoluto fenomeno di questo sport, trascinando ovviamente i compagni al successo. Senza dimenticare l'impatto di un sublime Leon, atleta capace di conquistare l'agognato primo Scudetto personale alla sesta stagione con Perugia. Un club che a breve saluterà, per cercare nuove sfide personali (probabilmente in Polonia), e che gli ha consentito di prolungare la carriera dandogli il tempo necessario per ovviare a problemi fisici che avrebbero potuto diventare anche molto gravi. Merito, questo, anzitutto di coach Lorenzetti, il quale mette in bacheca un altro Tricolore, il quinto con quattro club diversi - impresa mai riuscita ad altri allenatori nella storia del massimo campionato italiano - ed è stato capace di esaltare un ambiente molto esigente ma altrettanto passionale. Sarebbe facile ridurre tutto a questi tre nomi, ma la realtà ci dice che, nel trionfo perugino, c'è una progettualità societaria in grado finalmente di riscuotere successi commisurati agli investimenti. Con ciò non si vuole sostenere che investire tanto (non solo in termini economici) sia sempre sinonimo di vittoria sportiva; quanto, semmai, che perseverare non sia sempre diabolico.