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Povero volley

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Pubblicato 26/06/2009 alle 18:01 GMT+2

Tiene banco il caso di Pineto che, pur insolvente, vuole l'A1. Un'avventura, quella del team abruzzese, nata sotto i peggiori auspici e che rischia di finire ancora peggio. Lega e Fipav hanno la grande responsabilità di decidere se il club di D'Orazio avrà diritto a restare nella massima serie

La pallavolo italiana è destinata a non trovare equilibrio, almeno non finché non si prenderanno delle misure drastiche volte ad arginare pericolosi fenomeni che già da anni stanno minando questo sport dalle fondamenta.
Non c'è solo la polemica tra Fipav e Lega sulla questione degli Under 23; ora la patata bollente è rappresentata dal caso della Pallavolo Pineto.
Un breve tuffo nella storia per capire che cosa è accaduto, limitandoci a riportare i fatti venuti alla luce e senza esprimere giudizi: al termine della stagione 2007-2008, il club abruzzese retrocesse dalla serie A2 alla B1, ma nel contempo si smaterializzò la Sparkling Milano, squadra di A1 che all'inizio della stagione del 2006 aveva comprato i diritti dell'A2 da Arezzo ed era stata poi promossa nella massima serie; Pineto ne comprò a sua volta il titolo sportivo, ritrovandosi così catapultata nel campionato maggiore. Conclusa la stagione 2008-2009, Pineto sulla carta si è salvata, ma la sua iscrizione in A1 è attualmente a rischio.
Perché?
Perché per poter partecipare al campionato 2008-2009, Pineto aveva ricevuto le liberatorie dai giocatori ex Sparkling, nei confronti dei quali la società si impegnava a saldare tutti gli oneri economici inevasi e accumulati dall'indebitatissima società meneghina. Attualmente, però, il sodalizio di Benigno D'Orazio risulta ancora insolvente (da quanto emerso tramite media nei giorni scorsi e anche dalle dichiarazioni di alcuni rappresentati sia della Lega, sia della Fipav), a distanza di un anno, perciò la Lega sostiene che ci siano le condizioni perché Pineto non possa essere iscritta in serie A1.
Nella giornata di giovedì 25 giugno, la Fipav ha però emesso un comunicato riguardante autorità e competenze. Eccone uno stralcio: "In relazione al concluso campionato 2008/2009, la Giunta Esecutiva ritiene che la legittimazione ad assumere decisioni in merito all'eventuale esclusione di un sodalizio da un campionato rientra, esclusivamente, nella potestà degli Organi Giurisdizionali della FIPAV. La Giunta Esecutiva, inoltre, fa notare come la Lega Nazionale di serie A maschile abbia interessato la FIPAV della vicenda riguardante la Pallavolo Pineto, solo dopo la conclusione della Regular season del campionato di serie A1 maschile, a risultati sportivi già omologati. Gli Organi di Giustizia federali hanno già sentenziato sulla responsabilità disciplinare del Pineto e del suo Presidente pro tempore per violazione dei principi statutari di lealtà e probità sportiva, pur allo stato pendendo gravame avverso la decisione della Commissione nazionale giudicante FIPAV".
Il venerdì arriva la pronta risposta della Legavolley, con un altro comunicato: "La Lega Pallavolo [...] concorda che l'eventuale legittimazione ad assumere decisioni in merito alleventuale esclusione di un sodalizio da un campionato rientra, esclusivamente, nella potestà degli Organi Giurisdizionali della FIPAV. Ed infatti ha proceduto ad una segnalazione alla FIPAV sulla base del predetto assunto. Occorre inoltre chiarire che la Lega ha trasmesso gli atti alla FIPAV non appena scaduto il termine di messa in mora della Pallavolo Pineto, cioè il 23 marzo 2009. [...] Prende atto che è stato interposto appello avverso la decisione della Commissione Giudicante Nazionale sulla sanzione inflitta alla Pallavolo Pineto e al suo Presidente. Precisa infine che la Commissione Ammissione ai Campionati di Serie A valuterà unicamente la richiesta di iscrizione di tutte le società di Serie A, sulla base della classifica della Regular Season 2008/09, così come omologata dalla FIPAV".
E questo è un punto nodale, perché di fatto non è chiaro tra i due enti chi debba essere quello preposto a deliberare e la società Pallavolo Pineto, in un altro comunicato della Lega, risulta tra le richiedenti l'iscrizione al campionato di serie A1.
In tutto questo, anche la società scende in campo con un comunicato: "[...] La Pallavolo Pineto attende con serenità la decisione della CAF già convocata per il prossimo 2 luglio, fiduciosa del fatto che la decisione detta non possa essere peggiorativa rispetto alle sanzioni già irrogate ed impugnate. Stupiscono ed amareggiano, pertanto, alcuni commenti apparsi oggi sugli organi di stampa, commenti che smentiscono precedenti ed inequivoche prese di posizione anche dei soggetti direttamente coinvolti nella vicenda. Quanto al linciaggio morale cui è stata sottoposta la Pallavolo Pineto ed il suo Presidente (linciaggio che prosegue imperterrito anche in dispregio delle decisioni degli Organi Istituzionali), nei prossimi giorni verranno ufficializzate le iniziative già intraprese a tutela dei diritti dei soggetti lesi".
Che accadrà dunque? La situazione è più nebulosa che mai e la C.A.C. di Lega dovrà consegnare l'elenco dei campionati entro il 13 luglio.
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