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Pallavolo - Civitanova e Perugia si giocheranno lo Scudetto: Modena e Trentino si arrendono in gara-5

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DaEurosport

Aggiornato 27/04/2022 alle 23:25 GMT+2

PALLAVOLO, PLAYOFF SUPERLEGA - La finale Scudetto se la giocheranno, per la 4ª volta di fila, Cucine Lube Civitanova e Sir Safety Conad Perugia. I cucinieri ribaltano la serie con Trento, al 3-2 di gara-5, trascinati dai 20 punti di Simon; ai gialloblù non bastano i 22 di Kaziyski. I Block Devils rimontano fino al 3-1 Modena, con gli show del trio formato da Anderson (21), Leon e Rychlicki (19).

La Cucine Lube Civitanova festeggia un punto nel successo (3-2) di gara-5 della semifinale Playoff contro l'Itas Trentino. Per i cucinieri arriva così la quinta finale Scudetto consecutiva, ancora contro la Sir Safety Conad Perugia

Credit Foto Legavolley

Per il 4° anno consecutivo, la finale Scudetto di Superlega sarà tra Civitanova e Perugia. I Block Devils superano infatti 3-1, in rimonta la Leo Shoes PerkinElmer Modena, trascinati da un sontuoso Matt Anderson (20 punti) ma anche dalla potenza di Wilfredo Leon (19 con 6 ace) e da un Kamil Rychlicki semplicemente cattedratico nel 4° set, nonché autore di 19 punti (con anche 3 muri). Ai Canarini non bastano un avvio sprint e il buon lavoro dei centrali, con Dragan Stankovic (11) onnipresente in rally importanti, dal momento che Modena incassa ben 17 muri-punto e non riesce a essere continua dai nove metri, col primo fondamentale della pallavolo moderna che le è favorevole nei primi due set e basta.
Sarà così sfida alla Cucine Lube nella ormai “solita" finale scudetto. La squadra di coach Blengini supera 3-2 l'Itas Trentino e scrive la storia del volley italiano, riuscendo per la quinta volta in assoluto a rimontare la serie partendo da due sconfitte consecutive. Nel magico mercoledì dell'Eurosole Forum, spicca come sempre il devastante impatto di Robertlandy Simon (20 punti, con 5 muri), oltre a un Gabi Garcia capace di spaccare la partita dal 4° set, con un ingresso preponderante sul taraflex amico e una prova dal 67% di eccellenza in attacco. All'Itas non bastano il solito, eterno, Matey Kaziyski (22, col 50%) e neppure uno Srecko Lisinac da 6 muri-punto.
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Primo tempo di Simon su alzata in bagher di De Cecco: che spettacolo!

Cucine Lube Civitanova - Itas Trentino 3-2 (27-29; 25-21; 21-25; 25-15; 15-11)

Di Iacopo Erba. Il livello del match è fin dal primo set altissimo, in alcune circostanze stellare. A spuntarla è proprio Trento, che chiude in un turbinio di emozioni il parziale sul 27-29: protagonista assoluto Kaziyski, semplicemente perfetto su tutti i palloni decisivi e autore di 12 punti nel solo primo set. Gli ospiti ripartono da dove avevano lasciato ad inizio secondo set, trovando soluzioni offensive con Lavia e soprattutto la classe di un Michieletto sontuoso quando chiamato in causa. E’ però l’imprecisione a servizio di Trento a tenere ancora una volta ben più che in vita Civitanova: Zaytsev, in difficoltà in attacco, ci mette il cuore e scende in prima linea a muro per il primo vantaggio Lube sul 6-5. Chiaro l’intento di Blengini di forzare a servizio: per gli uomini in nero, spinti dalla lucidità di De Cecco e dalla super serata di Yant, arriva sul 15-12 il primo mini-break del set. Il cubano è in totale stato di grazia (80% in attacco con due muri punto) e costringe al time-out Lorenzettti sul 19-14 Lube dopo aver chiuso a muro un attacco non troppo ben assestato di Lavia. Non si scuote Trento, in difficoltà in ricezione e incapace di essere incisiva anche sul cambio palla: Civitanova respinge la sfuriata avversaria nel finale di set e chiude il secondo parziale 25-21.
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La notte magica di Michieletto contro Perugia: i colpi più belli

Trento si scuote ad inizio terzo set e mette in imbarazzo il grande protagonista del secondo set Yant: due errori grossolani del cubano e troppe difficoltà in ricezione disegnano il 5-2 ospite. Super, per i finalisti di Champions League, il lavoro su entrambe le metà campo di Lisinac, MVP del set. Cartina di tornasole del parziale il punto di Sbertoli del 16-10, nato da un’incomprensione grossolana in ricezione a servizio della coppia Yant-Lucarelli. Per la Lube arriva però in soccorso il braccio bionico di Simon, che mette giù due ace pazzeschi e riporta i suoi a -4 sul 14-18. Il terzo parziale non regala altri squilli particolari, con Michieletto e compagni che attraccano in porto 21-25 con la solita mattonata di Kaziyski. Blengini e i suoi non hanno però alcuna intenzione di mollare e mettono in imbarazzo proprio Kaziyski murandolo per ben tre volte consecutive con tre giocatori diversi. Un grande ace di Gabi, con la ricezione di Lavia nella circostanza poco efficace, inchioda il parziale sull’8-3 Lube. E' proprio l’opposto portoricano il grande protagonista del parziale: numeri da marziano che fanno volare i marchigiani, dominanti in lungo e in largo grazie anche alla saracinesca chiusa a doppia mandata in difesa: 4° set chiuso 25-15, il passaggio in finale scudetto si gioca tutto nel tie-break.
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La chiude Zaytsev: muro a tre e vittoria Lube

Trento non riesce letteralmente più a superare il muro Lube: il gigante Simon imita Garcia e sigilla l’inizio dell’ultimo parziale sul 3-0 per i padroni di casa. E’ proprio l’esperto centrale cubano a prendersi la scena, con classe ed esperienza; a tenere in partita gi ospiti soltanto gli errori a servizio, ancora volutamente spinto come da indicazioni di Blengini. Sontuosa la finta di De Cecco a scolpire il 9-6 Lube sul cambio campo, ancor più straordinario Michieletto che con due punti consecutivi riporta Trento a contatto, trascendentale infine Simon che prima inchioda Kaziyski sul muro, poi si batte il petto trascinando i suoi sul 13-9 e infine la chiude da campione assoluto con l’ace che suggella il 15-11. Si scrive Serie A, si legge Perugia-Civitanova: per Trento, ora, l’impresa all’orizzonte si chiama Champoions League.
  • Civitanova: Gabi Garcia 12, Kovar 4, Sottile n.e., Marchisio (L) n.e., Juantorena n.e., Jeroncic n.e., Balaso (L), Lucarelli 18, Zaytsev 9, Diamantini, Simon 20, De Cecco 4, Anzani 6, Yant Herrera 16. All. Blengini.
  • Trentino: Kaziyski 22, D'Heer, Michieletto 11, Sbertoli 2, Cavuto 4, Pinali 1, Albergati, Lavia 3, Zenger (L), Podrascanin 6, Lisinac 19, Sperotto n.e., De Angelis (L). All. Lorenzetti.
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Sir Safety Conad Perugia - Leo Shoes PerkinElmer Modena 3-1 (19-25; 25-20; 27-25; 25-15)

Di Marco Arcari. Al termine di uno spettacolo incredibile sul taraflex del Pala Barton, i Block Devils centrano la quarta finale Scudetto consecutiva, superando con una grande rimonta i Canarini. Nonostante l'assenza forzata di Yoandy Leal, out per infortunio, Modena comincia infatti meglio questa gara-5, sfruttando turni in battuta molto potenti e precisi, che impediscono a Simone Giannelli di giocare coi suoi centrali e di innescare, come vorrebbe, le bande in posto 2 e 4. N'Gapeth mette in piedi il solito show a 360°, alternando colpi spaziali in attacco a difese incredibili, ma è al centro che Bruninho trova le risposte migliori, visto che la coppia Mazzone-Stankovic è protagonista nel 19-25 del 1° set. Da quel momento, comincia però quasi un'altra partita, in cui Anderson sale in cattedra, con diagonali profonde e imprendibili, mentre Leon inizia a incamerare ace su ace.
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Spaziale Wilfredo Leon: 3 ace di fila contro l'Itas!

La Leo Shoes PerkinElmer comincia invece a innervosirsi, sbagliando tanto e soffrendo l'ottima correlazione muro-difesa dei Sirmaniaci. Anche oggi, Perugia riesce infatti a dominare a muro, mandando spesso fuorigiri anche Abdel-Aziz e lo stesso N'Gapeth. Il 25-20 del 2° set è così bissato dal 27-25 della frazione successiva, caratterizzata peraltro da un video-check in cui Modena richiede quattro tocchi degli avversari ma vede la tecnologia confermare la spizzata a muro di N'Gapeth. Per la Sir Safety Conad c'è anche una proficua staffetta a livello di libero, con Alessandro Piccinelli sfruttato spesso in ricezione e Max Colaci a prendersi la scena quando c'è da difendere anche l'impossibile. La squadra di coach Giani si disunisce ulteriormente e, nell'ultimo periodo di gioco, assiste quasi impotente allo show di Rychlicki. L'opposto lussemburghese è semplicemente dominante in qualsiasi fondamentale, trascinando un pubblico di casa sempre caldissimo e firmando le giocate che valgono il 25-15 nonché il 3-1 finale.
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Meraviglia di Simone Giannelli! Alzata a una mano per Ter Horst

  • Perugia: Anderson 20, Ricci , Dardzans n.e., Travica, Ter Horst n.e., Giannelli 3, Rychlicki 19, Leon 19, Piccinelli (L), Solé 7, Russo n.e., Colaci (L), Plotnytskyi, Mengozzi 3. All. Grbic.
  • Modena: Bruno, Van Garderen 8, Gollini (L), Sanguinetti, Stankovic 11, S. N'Gapeth n.e., E. N'Gapeth 15, Sala, Abdel-Aziz 18, Salsi n.e., Leal n.e., Mazzone 6, Rossini (L). All. Giani.
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