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Paralimpiadi Tokyo 2020 - Jessica Long entra nella storia: ben 29 le sue medaglie ai Giochi. Boki e Krypak re del nuoto

Marco Arcari

Aggiornato 03/09/2021 alle 17:08 GMT+2

PARALIMPIADI TOKYO 2020 - Meravigliosa Jessica Long! La nuotatrice statunitense arriva a 29 medaglie paralimpiche (16 ori) e diventa la seconda atleta di sempre per numero di medaglie a cinque cerchi in un singolo sport. Ihar Boki (Bielorussia) e Maksym Krypak (Ucraina), sono invece i re indiscussi della vasca dell'Aquatics Centre di Tokyo.

Jessica Long con una medaglia d'oro, la sedicesima paralimpica della sua carriera, conquistata ai Giochi di Tokyo 2020

Credit Foto Getty Images

Jessica Long riscrive la storia del nuoto paralimpico. La statunitense arriva a quota 29 medaglie - 16 d'oro - nella vasca a cinque cerchi e diventa la seconda atleta di sempre per numero di medaglie in un singolo sport, dietro all'irraggiungibile Trischa Zorn. Quest'ultima, tra Arnhem 1980 e Atene 2004, fu capace di mettersi al collo la spaziale cifra di 55 medaglie (41 ori) e rimane una leggenda impareggiabile, anche a diciassette anni di distanza dalla sua ultima affermazione. Long supera però la francese Béatrice Hess, "distanziandola" ora di ben 4 medaglie, e a Parigi 2024 punterà ai 18 ori di Michael Edgson, se non ai 20 della stessa Hess. La statunitense diventerebbe così la seconda di sempre anche per numero di metalli più preziosi. Nella capitale francese saranno 32 le primavere per una splendida leggenda dello sport paralimpico, ma neppure l'età anagrafica sembra poterle precludere altri record.
L'unica disabilità nella vita è un cattivo atteggiamento
Abbandonata praticamente da neonata in un istituto in Siberia, adottata a poco più di un anno d'età e portata a esordire ai Giochi Paralimpici a soli 12 anni. In breve, questa è la parabola tutta d'oro di una delle più iconiche atlete dello sport mondiale, riassunta molto bene nello spot di una nota casa automobilistica giapponese, che ci sta accompagnando durante questa avventura paralimpica sulle reti Rai. Per arrivare a essere Jessica Long, le sono però servite anche 25 operazioni alle gambe: "la sua vita potrebbe non essere facile, ma sarà fantastica". Questa la frase che la madre risponde via telefono all'operatrice dell'istituto, accettando sostanzialmente di adottare Jessica, nel già citato video pubblicitario. Aquawoman punta ora alla sesta Paralimpiade della sua carriera, dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di puntare tutto su di lei in questa rassegna a cinque cerchi di Tokyo. Rio de Janeiro 2016 è stata solo un piccolissimo passaggio a vuoto in una carriera stellare. Vederla a Parigi 2024, sarebbe ancor più incredibile e, al contempo, emozionante.
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Jessica Long nella vasca dell'Aquatics Centre, durante i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020

Credit Foto Getty Images

Questi Giochi Paralimpici, oltre alla Long, ci offrono anche un altro, meraviglioso, plurimedagliato del nuoto. Maksym Krypak replica i 5 ori di Rio de Janeiro 2016, centrandone altrettanti nel Paese del Sol Levante. A soli 26 anni, il nuotatore ucraino vanta già dieci affermazioni paralimpiche, con una impressionante superiorità in qualsiasi specialità e distanza, rana esclusa. Krypak non conosce avversari, se non Stefano Raimondi, nei 100 e 400 stile S10, nei 100 dorso e farfalla S10 e, infine, nei 200 misti S10. Oltre ai cinque ori, c'è anche l'argento nei 50 stile libero e il bronzo conquistato con la staffetta ucraina nella 4x100 stile libero maschile ai 34 punti. Con davanti ancora tanta, tanta distanza in vasca, Krypak potrebbe aver però concluso la sua carriera agonistica, come confermato da Stefano Raimondi ai microfoni di RaiSport.
Cinque sono anche le medaglie d'oro che hanno cinto il collo di Ihar Boki. Altro mostro sacro della vasca, il bieloursso fa 5/5 nelle discipline di classe S13 cui prende parte e si conferma re del nuoto al maschile, arrivando a quota 16 ori in tre edizioni paralimpiche consecutive: oltre ai cinque di Tokyo, ci sono i sei di Rio de Janeiro 2016 e i cinque di Londra 2012. A Parigi 2024 avrà 30 anni e sembra essere intenzionato a puntare i 20 ori della francese Béatrice Hess: dietro a Trischa Zorn è proprio la nuotatrice transalpina a detenere il maggior numero di allori paralimpici nel nuoto. Peraltro, Boki è finora l'unico atleta della Bielorussia capace di aver apportato ori nel medagliere della propria nazione.
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