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L'Irlanda stritola la Francia ed evita la Nuova Zelanda nei quarti

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DaEurosport

Aggiornato 11/10/2015 alle 23:41 GMT+2

Lo scontro diretto al vertice del Pool D sorride ai Verdi (24-9) che nel turno successivo se la vedranno con l'Argentina in una parte di tabellone sulla carta più agevole rispetto a quella in cui capitano i transalpini, prossimi avversari degli All Blacks (come nel 2007, quando a spuntarla fu la Francia): sarà la rivincita della finale dell'ultimo Mondiale

France's scrum half Sebastien Tillous-Borde (C) and Ireland's wing Dave Kearney (R) and Ireland's full-back Rob Kearney (L) go up for the ball during the Pool D match of the 2015 Rugby World Cup between France and Ireland at the Millennium Stadium

Credit Foto AFP

Argentina-Namibia 64-19

L'Argentina chiude con una netta vittoria contro la Namibia la sua brillante prima fase a gironi della Coppa del Mondo. Con il successo per 64-19, i Pumas chiudono al secondo posto nella Pool C alle spalle della Nuova Zelanda e si qualificano per i quarti di finale. Gara senza storia, Argentina in meta con Martin Hernandez, Moroni, Aguila, Isa, Noguera, Alemanno, Senatore, Montoya e Cubelli. Iglesias mette a segno 4 trasformazioni e un piazzato, Socino altre 4 trasformazioni. Per la Namibia mete di Tromp e Greyling, entrambe trasformate da Kotze. Nel finale meta anche ai Jantjies.

Il tabellino:

Argentina: 15 Lucas Gonzalez Amorosino, 14 Matias Moroni, 13 Santiago Gonzalez Iglesias, 12 Juan Pablo Socino, 11 Horacio Agulla, 10 Juan Martin Hernandez, 9 Martin Landajo (c), 8 Facundo Isa, 7 Javier Ortega Desio, 6 Pablo Matera, 5 Matias Alemanno, 4 Guido Petti, 3 Juan Pablo Orlandi, 2 Julian Montoya, 1. Lucas Noguera.
Marcatori Mete: Juan Martin Hernandez(6), Matias Moroni(18), Horacio Agulla(23), Facundo Isa(35), Lucas Noguera Paz(39), Matias Alemanno(48), Leonardo Senatore(63), Julian Montoya(68), Tomas Cubelli(73) Conversioni: Santiago Gonzalez Iglesias(7, 19, 25, 40), Juan Pablo Socino(49, 64, 69, 74) Punizioni: Santiago Gonzalez Iglesias(11).
Namibia: 15 Chrysander Botha, 14 Johan Tromp, 13 JC Greyling, 12 Johan Deysel, 11 Conrad Marais, 10 Theuns Kotze, 9 Eneill Buitendag, 8 Leneve Damens, 7 Wian Conradie, 6 Rohan Kitsoff (captain), 5 Tijuee Uanivi, 4 Janco Venter, 3 Johannes Coetzee, 2 Torsten Van Jaarsveld, 1 Jaco Engels.
Marcatori Mete: Johan Tromp(12), JC Greyling(45), Jantjies (80+) Conversioni: Theuns Kotze(13, 46)

Francia-Irlanda 9-24

Spettacolo impressionante a Cardiff, dove Francia e Irlanda si affrontavano per decidere la capolista del Pool D e la sfidante della Nuova Zelanda nei quarti di finale. La Francia parte bene, ma Michalak sbaglia il primo calcio e Spedding fa altrettanto colpendo il palo. Sexton non fallisce i primi due (12’ e 19’), ma poi si infortuna lasciando il posto a Madigan. Poco male, perché nonostante gli infortuni (va ko anche O'Connell) l’Irlanda chiude avanti 9-6 il primo tempo e nel secondo va all’assalto che si concretizza con la meta di Kearney (50’). La Francia reagisce in modo sterile, finendo per subire anche la mete di Conor Murray (71’). Vince meritatamente l’Irlanda, che ora affronterà l’Argentina nei quarti e viene inserita nella parte di tabellone con Australia-Scozia. Decisamente meno roseo il discorso per la Francia, obbligata ad affrontare da subito la Nuova Zelanda in quella che sarà la rivincita dell’ultimo Mondiale. Nel 2007, sempre ai quarti, la spuntò la Francia. La storia si ripeterà? Certo è che quella parte di tabellone, con Sudafrica-Galles, non è delle più confortanti.

Il tabellino:

Francia: 15 Scott Spedding, 14 Noa Nakaitaci, 13 Mathieu Bastareaud, 12 Wesley Fofana, 11 Brice Dulin, 10 Frederic Michalak, 9 Sebastien Tillous-Borde, 8 Louis Picamoles, 7 Damien Chouly, 6 Thierry Dusautoir (c), 5 Yoann Maestri, 4 Pascal Pape, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado, 1 Eddy Ben Arous.
Marcatori: Punizioni: Spedding (15, 22), Parra (63)
Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Tommy Bowe, 13 Keith Earls, 12 Robbie Henshaw, 11 Dave Kearney, 10 Jonathan Sexton, 9 Conor Murray, 8 Jamie Heaslip, 7 Sean O’Brien, 6 Peter O’Mahony, 5 Paul O’Connell (c), 4 Devin Toner, 3 Mike Ross, 2 Rory Best, 1 Cian Healy.
Marcatori: Mete: Kearney (50), Conor Murray (71) Conversioni: Madigan (72) Punizioni: Sexton (12, 19), Madigan (28, 76)

USA-Giappone 18-28

Il Giappone ha battuto gli Stati Uniti 28-18 nell'ultima partita della fase a gironi della Coppa del Mondo. Un successo dal sapore agrodolce, visto che i nipponici diventano la prima squadra nella storia del Mondiale a non qualificarsi per i quarti di finale pur vincendo tre partite nel girone. Il Giappone, protagonista della storica vittoria contro il Sudafrica, chiude infatti al terzo posto nella Pool B alle spalle di Springboks e Scozia, rispettivamente primi e seconda grazie a bonus e scontri diretti favorevoli. Per il Giappone, mete di Matsushima, Fujita e Mafi. Goromaru mette a segno due trasformazioni e tre piazzati. Per gli Usa, mete di Ngwenya e Wyles. MacGinty firma due piazzati e una trasformazione.

Il quadro dei quarti di finale:

Sudafrica-Galles, sabato 17 ottobre, ore 17
Nuova Zelanda-Francia, sabato 17 ottobre, ore 21
Irlanda-Argentina, domenica 18 ottobre, ore 14
Australia-Scozia, domenica 18 ottobre, ore 17
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